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Army of the Dead
Anno: 2021
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: Azione, fantascienza, thriller, commedia
Produzione: The Stone Quarry
Distribuzione: Netflix
Durata: 148 minuti (2h 46 min)
Regia: Zack Snyder
Sceneggiatura: Zack Snyder
Fotografia: Zack Snyder
Montaggio: Dody Dorn
Musiche: Tom Holkenborg
Attori: Dave Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Ana de la Reguera, Theo Rossi, Matthias Schweighöfer, Nora Arnezeder, Hiroyuki Sanada, Garret Dillahunt, Tig Notaro, Raúl Castillo, Huma Qureshi, Samantha Win.
“E se per una volta, una volta sola, facessimo qualcosa per noi?”.
cit. Scott Ward
Trama Army of the Dead
La storia tratta di un gruppo di mercenari capitanato da Scott Ward (Dave Bautista) che viene assoldato per derubare un casinò all’interno di una Las Vegas in quarantena a causa di un’epidemia zombie, realizzando così, la rapina più grande che la storia abbia mai visto.
Lilly (Nora Arnezeder), Chambers (Samantha Win), Cruz (Ana De La Reguera), Scott Ward (Dave Bautista) e Vanderohe (Omari Hardwick) in Army of the Dead. Scott Ward (Dave Bautista) in Army of the Dead.
Recensione Army of the Dead
Il progetto aveva preso vita già nel lontano 2007 e doveva essere una co-produzione tra Universal Pictures e Warner Bros, ma non se ne fece più nulla. Così nel 2019, Netflix acquistò i diritti di distribuzione affidando la regia a Zack Snyder. La storia alla base non risulta essere una novità e rimanda a film e avvenimenti visti e rivisti, ma con la mano di Snyder, il tutto prende un’altra piega.
Attualmente Zack Snyder è al centro di quasi ogni conversazione, grazie alla recente uscita della sua versione di Justice League e così Netflix ne ha approfittato per rilasciare il suo nuovo film, in lavorazione ormai da diverso tempo.
Il prodotto diretto dal regista de L’uomo d’acciaio ha tutto ciò che un fan di questo genere apprezza. Nonostante la storia degli zombie sia stata continuamente abusata nel corso degli anni e proposta in quasi tutte le salse, grazie a un ottimo cast e una buona base tecnica, il film intrattiene al punto giusto, caricando di adrenalina lo spettatore.
Le vicende narrate non sono nulla di particolarmente complesso, ma la messa in scena e la cura del regista rendono questo film scorrevole e di buona fattura. La fotografia risulta ben curata, così come i vari passaggi di macchina e il montaggio. L’ironia che caratterizza le dinamiche proposte alleggerisce alcune scene più macchinose, spezzando il ritmo eccitante che segue tutto il film.
Il cast riesce a mettere del proprio in ogni scena, guidati da un Dave Bautista in splendida forma che nel corso del film si lascia andare anche a qualche riflessione più profonda e romantica a cui non siamo del tutto abituati (fatta eccezione per qualche spezzone in Guardiani della Galassia) e se inizialmente ciò può far storcere il naso agli spettatori in cerca di un prodotto esclusivamente action e ricco di violenza, con il passare del tempo permette di legare con il suo personaggio e la storia che nasconde alle spalle della sua corazza da uomo tutto d’un pezzo.
Non tutti i personaggi vengono caratterizzati benissimo però, e con alcuni si lega molto meno rispetto ad altri, ma in un film che fa dell’azione il suo punto forte e pone circa dieci diversi personaggi sullo stesso piano, non ci si poteva aspettare certamente altro.
Zack Snyder dietro le quinte di Army of the Dead. Dave Bautista e Zack Snyder dietro le quinte di Army of the Dead.
Una pellicola che rappresenta la rivalsa del regista, a lungo criticato e screditato, che riesce a mettere in scena tutto il suo repertorio, dagli slow-motion (molto ridotti rispetto ad altri suoi film) alle varie inquadrature che portano lo spettatore al centro dell’azione, quasi come se fosse un membro della banda capitanata da Ward.
Com’è giusto che sia e come ci si aspetta da un film targato Snyder, l’action non manca e viene realizzato in modo ottimale. Sono infinite le scene di lotta contro zombie assetati e in cerca di vendetta e per una volta questi, non vengono rappresentati come esseri senza un cervello, che attaccano totalmente senza una ragione, ma tutt’altro. Gli zombie Alpha (così vengono definiti da Coyote) sono più intelligenti degli altri e soprattutto hanno creato un proprio territorio, pronti a difenderlo a ogni costo.
Infine, la colonna sonora non si concentra su un genere in particolare, ma lascia spazio a diversi panorami musicali, creando un mix perfetto che si amalgama con le scene proposte, i ritmi veloci e quelli un po’ più delicati, chiudendo con una chicca che farà sorridere i più attenti.
Un film che non si prende mai sul serio, che spazia tra diversi generi trattandoli tutti in modo adeguato e senza cercare di strafare perdendosi in dinamiche deleterie. Un ottimo prodotto per staccare la spina e godersi quasi tre ore di puro action e adrenalina, stando però attenti a non essere morsi, perché altrimenti poi bisognerebbe uccidervi.
“Una c***o di tigre zombie? Mi sembra esagerato”.
cit. Martin
Note Positive
- Giusto mix di ironia e azione
- La mano di Snyder è presente in ogni dettaglio del film
- Ambientazioni e fotografia
Note Negative
- Non tutti i personaggi sono ben caratterizzati