Black Robot Entertainment: Intervista a Stefano Labbia

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Signor Stefano Labbia, come è nata l’idea di fondare una casa di produzione cinematografica? E a cosa si è ispirato per la scelta del nome Black Robot Enterteinment?

Black robot Entertainment, come si può leggere dal manifesto, è nata per dare spazio a giovani esordienti della nona arte. Spesso e volentieri il mondo del cinema a esigenze commerciali che sono molto complicate. Per questo motivo alcuni puntano il dito gridando al “circolo esclusivo” o al “circuito chiuso”. Il nocciolo della questione è che scegliamo noi cosa produrre e scegliamo noi cosa ha successo. Spiegando il prodotto in cui crediamo. Veicolando quel progetto nel modo giusto. E puntando su giovani talenti emergenti che hanno tanta voglia di dire e di fare. Siamo noi (produttori e addetti ai lavori) a lanciare mode, cinematograficamente parlando. La scelta è solo nostra. Prima di essere produttori, registi e sceneggiatori bisogna essere spettatori però… l’autoironia ha sempre fatto parte del mio essere autore e uomo: alcuni registi e autori a me vicini si divertivano a paragonarmi per scherno a j.j. Abrams. Quando c’è stato da scegliere il nome della compagnia Black robot Entertainment che richiama foneticamente alla Bad robot di Abrams è venuto con sé. Il logo l’ho disegnato personalmente.

Cosa vi distingue dalle altre case di produzione cinematografica?

Involontariamente credo di aver risposto già a questa domanda dettagliando gli ideali che ci contraddistinguono. Sicuramente quello che posso dire è che nelle nostre opere di qualunque genere siano si trovano tante domande. A noi piace porle e piace meno fornire risposte perché crediamo che le domande siano quasi sempre oggettive mentre le risposte sono quasi sempre soggettive. Questo ci spinge a spaziare con i generi cinematografici che vanno dalla serie TV, al lungometraggio, passando per il lungometraggio animato per arrivare a format.

Avete in programma le produzioni di Fear e Super Madness, entrambe di tipo supereroistico. Qual’è la particolarità rispetto alle altre opere del loro genere?

Fear ha catturato l’attenzione di alcuni network proprio per la sua unicità è un mix di genere sinora mai visto in TV che dentro di sé ha generi come il paranormal, il teen drama, il crime, l’action e tanto altro ancora. Super marnes the movie è un progetto che fa parte del mondo dei cinecomic o meglio delle graphic novel trasportate in live-action su grande schermo. E’ lontano anni luce rispetto ai kolossal Marvel e DC e si prende decisamente meno sul serio. Narra le gesta di una bambina che scopre di avere dei superpoteri in un mondo in cui supercriminali e vigilantes fanno il
bello e il cattivo tempo. Richiama forse le atmosfere dei guardiani della galassia della Marvel e di alcuni dei film dedicati a Iron Man per ironia ma senza la violenza di prodotti come Kick ass, ad esempio. Vogliamo creare qualcosa di unico, diverso dal solito. Speciale, perché ha dei personaggi presenti ma anche per l’atmosfera che è decisamente più scanzonata rispetto ai classici film con protagonisti supereroi in tute aderenti. Entrambi si rivolgono ha un target di 18-40 anni come tutti i
prodotti della nostra casa di produzione.

Si è affidato ad un autore od è lei stesso l’autore delle opere in questione? A cosa si è ispirato per la loro realizzazione?

Fear l’ho ideato nel 2003. Super Madness invece è più recente ed è l’adattamento di una graphic novel che ho messo in lavorazione e che sarà pubblicata il prossimo anno. Altri progetti in cantiere hanno autori diversi ad esempio uno dei nostri primi progetti e la serie comica che ci è stata commissionata da un regista italiano chiamata “The Offsite”. Per quanto riguarda l’ispirazione… Onestamente non c’è nulla che non mi ispiri. Libri, fumetti, serie TV, film… Magari accolgo una battuta di un lungometraggio e secondo il mio background mi dico: Dov’è il così equivale alla battuta in questione rielaborata / riformulata. Da lì parte spesso e volentieri il processo creativo: A quale dei personaggi che ho ideato per serie TV o fumetti si accosta di più? Se non riesco a trovarne uno semplicemente creo una storia partendo da una situazione che, a contesto, mi garantisce un buon effetto a livello di dialogo.

Per quando è prevista la loro realizzazione e dove sarà possibile vederle?

Abbiamo continuato a lavorare anche durante l’emergenza sanitaria globale, tentando di programmare i nostri prodotti per il 2021, spostando di fatto il nostro calendario. La maggior parte dei prodotti saranno disponibili in video on demand mentre per i film vorremmo affiancare lo streaming con la distribuzione nei cinema.

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