Cafè – Storia di una ribalta napoletana (2021): come il caffè è diventato molto più di una semplice bevanda

Cafè – Storia di una ribalta napoletana

Titolo originale: Cafè – Storia di una ribalta napoletana

Anno: 2021

Nazione: Italia

Genere: Documentario

Casa di produzione: Nano Film

Distribuzione italiana: Chili

Durata: 70 minuti

Regia: Vincenzo Lamagna

Sceneggiatura: Vincenzo Lamagna, Gelsomina Prositto

Fotografia: Geremia Iodice

Animazione: Barbara Carbone

Montaggio: Vincenzo Lamagna

Cast: Paolo Cresta e vari esperti

“Cafè – Storia di una ribalta napoletana” sarà disponibile sulla piattaforma Chili dal 18 aprile 2023. Il documentario, prodotto dalla NaNo Film, vuole raccontare Napoli
attraverso il caffè, il quale si fa portavoce di una storia che sviscera la cultura
partenopea, mostrando come questo popolo abbia adattato la popolare bevanda
trasformandola in un vero e proprio rito. Il caffè, quindi, diventa espressione di
convivialità, per esplorare un mondo pieno di storie da raccontare e per mettersi a
stretto contatto con una terra cha sa regalare sensazioni uniche.

Cafè – Storia di una ribalta napoletana” mi ha donato tanto. Era la prima volta che mi cimentavo in un prodotto di questo tipo e devo dire che la strada è stata tortuosa ma ha saputo regalarmi delle forti gratificazioni. Come quasi tutti i napoletani, amo la mia città ed esplorarne questo rito così radicato nel tempo e nell’animo partenopeo è stato per me un onore. Ho compreso concretamente che Napoli e i napoletani hanno una capacità unica: amare e far amare come pochi al mondo. Sappiamo far innamorare le persone anche di una tazza di caffè… Anche quando non è il migliore del mondo. È l’esperienza che costruiamo a essere inimitabile. Il documentario mi ha aiutato a capirlo e ad apprezzarlo

Vincenzo Lamagna, regista del documentario

Il film documentaristico si serve di voci autorevoli, come: Lejla Mancusi Sorrentino, Mauro Illiano, Massimiliano Rosati, Michele Sergio, Nando Cirella, Paola Campana, Mariafrancesca Natale, Francesco Costanzo, Claudio Sciaraffa, Alfonso Caputo e Giovanni Fummo, barista napoletano che ci ha lasciato da qualche tempo.

Trama di Cafè – Storia di una ribalta napoletana

Questo documentario porta in un viaggio attraverso la storia della famosa bevanda dal gusto amaro e dal colore tenebroso, elementi che le hanno attribuito una brutta fama per lunghi anni. A oggi, il caffè è parte inscindibile della cultura napoletana e i suoi usi sono svariati: dalla cucina, alla pittura. Tenetevi pronti a esplorare il caffè come non lo avete mai pensato prima.

Recensione di Fotogramma di Cafè – Storia di una ribalta napoletana (2021)

Il caffè è parte integrante della cultura italiana, ma lo è ancora di più per quella partenopea. A Napoli il caffè è un momento di condivisione e di amicizia, proprio come dice la tradizione del caffè sospeso. Il cuore di questo progetto è mostrare quanto questa bevanda abbia influenzato la vita dei napoletani e quanto la caratterizzi in positivo.

Cuccuma, Moka e Leva

Il presteto per raccontare la sua storia sono le tre macchine del caffè più conosciute al mondo, ognuna domina un atto della narrazione. Dal punto di vista storico, si scegli di fare un viaggio nel passato attraverso testimonianze e racconti di esperti e lavoratori. Una scelta coinvolgente quella di intervistare i lavoratori del famoso caffè Gambrinus che riportano aneddoti personali che hanno caratterizzato in qualche modo la storia di Napoli e, di conseguenza, del caffè. Si racconta di momenti storici importanti, come il primo euro speso per un caffè dall’allora presidente della Repubblica Italiana.

Non può mancare la spiegazione del funzionamento di ciascuna macchina per la bevanda, tratto che ho trovato estremamente interessante perchè si affianca la tecnica dello strumento al suo uso più poetico. Un segmento molto curioso è quello che analizza il potenziale del chicco di caffè in cucina, abbinandolo a ingredienti diversi tra loro. Questo è un’ulteriore evoluzione della bevanda e della sua presenza nella cultura di massa, una cultura, questa volta, un po’ più ricercata.

La nota molto carina di questo documentario sono le brevi animazioni a fine di ciascun blocco: si tratta di stop-motion ben realizzate e in tema come il topic di ciascuna sezione. Cambia il materiale dell’immagine, lo stile e le azioni, e sono tutte funzionali alla storia. Un tocco che si apprezza.

Uno stile un po’ mancato

Nulla si può dire sulla scrittura del prodotto: chiaro, ordinato, con un filo rosso ben preciso e una linearità nella storia che non fa perdere nessuna informazione a chi guarda. Non si può dire altrettanto della regia. Ci sono vari modi di ripresa messi un po’ confusi uno dietro l’altro, senza seguire una logica precisa o uno stile. A volte è sembrato di assistere a un esercizio di stile: le riprese sono tutte molto belle, a tratti virtuose, ma sarebbe stato meglio scegliere un modo singolo di raccontare per immagini la storia, piuttosto che far susseguire una serie di immagini che sono spesso solo belle. Pecca anche un po’ la fotografia, spettacolare quando si raffigura la città di Napoli, un po’ meno coerente nelle interviste, dove si alternano totali omogenei con primi piani molto accesi, troppo “smarmellati”.

In conclusione

Certamente si tratta di una pellicola che racchiude a pieno la tradizione del caffè e la sua evoluzione, catturando perfettamente l’anima di questa bevanda e il suo significato per il popolo napoletano. È piacevole da guardare e da ascoltare, nonostante le pecche registiche, salvate però da una scrittura veramente coinvolgente.