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Cobra Kai 5
Titolo originale: Cobra Kai
Anno: 2022
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: arti marziali, dramma adolescenziale
Casa di Produzione: Overbrook Entertainment, Hurwitz & Schlossberg Productions, Sony Pictures Television
Distribuzione: Netflix
Ideatori: Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg, Josh Heald
Stagione: 5
Puntate: 10
Durata delle puntate: 30 – 48 min
Regia: Jennifer Celotta, Joel Novoa, Steven K. Tsuchida, Marielle Woods, Steve Pink
Fotografia: Cameron Duncan
Montaggio: Nicholas Monsour, Jeff Seibenick, Ivan Victor
Musica: Leo Birenberg, Zach Robinson
Attori: Ralph Macchio, William Zabka, Miguel Diaz, Mary Mouser, Xolo Maridueña, Tanner Buchanan, Martin Kove, Thomas Ian Griffith, Jacob Bertrand, Courtney Henggeler, Gianni Decenzo, Peyton List, Vanessa Rubio.
Cobra Kai è una serie di arti marziali/teen drama del 2018 che è stata partecipe di una difficile distribuzione. Inizialmente le prime due stagioni sono state trasmesse sulla piattaforma streaming YouTube Premium, un servizio che però non ottenne un successo mettendo a rischio la distribuzione della terza stagione. Per fortuna dei fan intervenne Netflix che siglò un accordo con i produttori per poter dare una casa al prodotto audiovisivo. La quinta stagione esce così, per dieci episodi, il 9 settembre 2022 su Netflix.
L’opera è il seguito della tetralogia di film “The Karate Kid” di cui riprende le vicende quasi trent’anni dopo, con parte del cast originale. In ogni stagione si mescolano le vicende di Daniel LaRusso e Jonny Laurence, ormai adulti e più che cinquantenni, con quelle dei ragazzi della nuova generazione di combattenti tra cui spiccano Miguel Diaz allievo di Laurence, Samantha LaRusso ovvero la figlia di Daniel e il ribelle Robby Keene, figlio di Jonny con cui ha un pessimo rapporto. Questo mix di combattimenti, cotte adolescenziali e drammi più adulti è arrivato alla quinta stagione, in un susseguirsi di situazioni sempre più esagerate al limite dell’improbabile, pur riuscendo sempre a divertire e intrattenere. Questa stagione riuscirà nel suo obbiettivo, oppure siamo giunti al capolinea?

La trama di Cobra Kai 5
Le vicende della stagione 5 riprendono direttamente da dove eravamo rimasti. Silver con l’inganno ha preso il controllo del Cobra Kai causando l’incarcerazione di John Kreese ed è deciso a espandere il suo Dojo in tutta la Valley, anzi in tutto il mondo. Nel frattempo Daniel LaRusso è costretto a chiudere il suo Dojo, il Miyagi-Do, cercandosi di dimenticare il karate e provando a dedicarsi di più alla propria famiglia. Jonny Laurence invece è alla ricerca del suo allievo Miguel, scappato in Messico alla ricerca del suo vero padre, un pericoloso narcotrafficante, in quanto stufo delle pressioni del suo Sensei e alla ricerca delle sue origini. Nel suo viaggio lo accompagnerà un riluttante Robby con cui sta cercando di creare una relazione padre/figlio. Riusciranno i nostri eroi a contrastare i piani di Silver? Se siete giunti fino alla quinta stagione la risposta è piuttosto prevedibile ma per arrivare all’agognato scontro finale bisognerà affrontare sfide a colpi di karate, drammi adolescenziali e crisi di mezza età. Il tutto condito da colpi di scena più o meno prevedibili, l’introduzione di nuovi personaggi e il ritorno di vecchie conoscenze.

Recensione di Cobra Kai 5
La formula di questa stagione resta invariata rispetto alle altre: i protagonisti principali devono affrontare dei momenti di crisi esistenziale e poi grazie al supporto degli altri riusciranno a ritrovare sé stessi e la forza di sconfiggere gli avversari. Per rendere il canovaccio più interessante è necessario alzare la posta in gioco: quindi più personaggi, più colpi di scena, più sentimento. E questa volta non si combatte solo per la salvezza della Valley, ma addirittura il mondo intero.
Il problema principale di questa stagione è la gestione dei personaggi. Quasi tutte le storyline, anche quelle più intense dal punto di vista emozionale, vengono risolte in maniera sbrigativa. Inoltre personaggi come Chozen oppure Mike Barnes, che in passato erano stati dei villain carismatici vengono trasformati in macchiette comiche. Fortunatamente tutto ciò viene compensato dalle vicende dei giovani Kenny Payne e Devon Lee, introdotti nella stagione precedente, infatti sono tra i pochi ad avere uno sviluppo semplice ma soddisfacente. Inoltre il carisma di Silver, il suo nuovo braccio destro Kim Da-Eun e tutti gli altri Sensei del nuovo Cobra Kai sono innegabili.
La regia resta sempre piuttosto televisiva a parte qualche spunto interessante nel finale. Fortunatamente la colonna sonora, un mix di classici anni 80′ e hit moderne riesce a risollevare la situazione in più frangenti. Nonostante la regia traballante e la sospensione dell’incredulità richiesta anche questa volta l’intrattenimento è garantito. Le dieci puntate scorrono velocemente senza annoiare e alla fine si resta soddisfatti della visione con la voglia di sapere come continuerà la vicenda. Tutto ciò è dovuto non tanto alla tecnica o alla capacità di scrittura, in quanto piuttosto incerte e piene d’ingenuità ma grazie alla passione trasmessa dall’intero team che lavorato al progetto. Gli Showrunner e il cast danno l’impressione di credere nella loro opera e sopratutto nei film originari e questo entusiasmo contagia anche lo spettatore. Non si ha l’impressione di assistere all’ennesima “operazione nostalgia” creata a tavolino solo per approfittare dei fan di un determinato franchise, ma di un prodotto fatto con passione.

In conclusione
La stagione 5 non riserva grandi sorprese, infatti riesce ad assolvere lo scopo d’intrattenere nonostante il proporre situazioni sempre più esagerate e improbabili. Questo avviene non grazie a particolari doti di scrittura o regia, che anzi risultano essere colmi d’incertezze e ingenuità, ma per merito della passione infusa da parte dell’intero cast e al rispetto dello spirito della tetralogia originaria. Se avete gradito le stagioni precedenti non rimarrete delusi, se invece non vi avevano convinto, non sarà questa a farvi cambiare idea. E’ lecito chiedersi quanto in là potrà spingersi questo spettacolo prima di diventare definitivamente noioso o ridicolo. Sarà la stagione 6 a decretarlo.
Note positive
- Intrattenimento assicurato
- Rispetto dell’opera originaria
- Villain carismatici
- Colonna sonora coinvolgente
Note negative
- Regia traballante
- Storyline poco approfondite
- Personaggi non sempre sfruttati a dovere
- Maggiore sospensione dell’incredulità richiesta