Conferenza stampa Claudia Cardinale – L’indomabile

Da Rocco e I Suoi Fratelli a 8 1/2, da Il Gattopardo a C’era una volta il West, la storia del cinema italiano è indissolubilmente legata al nome di Claudia Cardinale, attrice eclettica e diva senza tempo. A lei è stato dedicato l’evento tenutosi il 20 gennaio al Cinema Barberini di Roma in cui è stato presentato il volume Claudia Cardinale – L’indomabile edito da Cinecittà-Electa e curato dalla figlia dell’attrice Claudia Squitieri. Il libro fa parte di un tributo dedicato alla diva, nell’ambito di una retrospettiva di suoi film iconici che verranno proiettati in versione restaurata al MOMA di New York dal 3 all’21 febbraio.

Durante l’evento al cinema Barberini si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto moderata da Laura Delli Colli in cui sono intervenuti Claudia Squitieri, il curatore della sezione cinema del MOMA Joshua Siegell e la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. Nell’ambito della retrospettiva è stato proiettato il cortometraggio Un Cardinale Donna di Manuel Perrone. L’evento si è infine concluso con la proiezione della versione restaurata del film del 1963 di Luigi Comencini La Ragazza di Bube.

Chiara Sbarigia e Claudia Squitieri - Conferenza stampa Claudia Cardinale - L'indomabile
Chiara Sbarigia e Claudia Squitieri – Conferenza stampa Claudia Cardinale – L’indomabile

La conferenza stampa

Joshua Siegell – Senior Curator sezione cinema MOMA: Siamo molto onorati di presentare questo tributo a Claudia Cardinale, che fa parte della nostra collaborazione con Cinecittà. Il MOMA raramente presenta tributi ad attori viventi, gli esempi si possono contare sulle dita di una mano. L’ultima volta che ne ho presentato uno era il 1992 con un tributo a Jeanne Moreau. Quindi questo è un momento raro e straordinario per noi come penso lo sia anche per l’Italia. Siamo molto grati che l’intera carriera di Claudia Cardinale possa essere rappresentata in questa serie di restauri resi possibili da Cinecittà e dalla Cineteca di Bologna e, oltre alle più famose collaborazioni con Fellini e Visconti, possiamo presentare dei lavori meno conosciuti come le collaborazioni con Mauro Bolognini, Marco Ferreri, Luigi Comencini e anche altri film che ha realizzato fuori dall’Italia. Le belle attrici vanno e vengono ma di solito non restano per un periodo di 65 anni e questo non è dovuto alla sua ovvia bellezza ma all’intelligenza che ha portato alla sua carriera e all’unicità che ha portato ad ognuna delle sue performance, riuscendo ad adattare i suoi personaggi alle collaborazioni che ha avuto con i registi.

Chiara Sbarigia – Presidente Cinecittà: Stiamo cercando di fare un ragionamento organico con le cineteche in merito ai restauri, che di solito avvengono solo in relazione a ricorrenze o anniversari. In questo caso abbiamo restaurato tre film che sono La ragazza di Bube di Comencini, L’udienza di Ferreri e Atto di Dolore di Squitieri che sono tre film molto importanti che fanno parte di questa retrospettiva più ampia che verrà presentata al MOMA. Sono importanti anche perché rappresentano dei passaggi concettuali da un tipo di cinema a un altro. Sono restauri in 4K partiti dal negativo ed eseguiti con estremo rigore, nell’ambito di un accordo con New York sulla promozione del cinema classico che va avanti da vent’anni.

Claudia Squitieri: Per me curare un libro su mia madre è stato un lavoro su tantissimi livelli perché c’è una parte intima e una parte da spettatore. Questa versatilità mi ha aiutato a comprendere meglio mia madre anche attraverso i vari contributi che hanno portato conoscenza e approfondimento su mamma. L’indomabilità è stata un’intuizione che parte dai racconti dell’infanzia di mamma in Tunisia, in cui era una giovane libera in un paese baciato da un vento di cambiamento. Oggi mamma è ancora una donna indomabile e io sono la figlia di un incontro che è stato un atto di grandissima indomabilità. Per me l’indomabilità non è una cosa solo sua ma è una parte che non si può spegnere dell’animo umano e che trova sempre un modo di esprimersi. Quando mamma inizia la sua carriera e dunque viene portata da Franco Cristaldi che accompagna la sua costruzione, c’è stato un momento di sacrificio della sua indomabilità perché doveva lavorare tantissimo ed essere all’interno di una struttura particolare. In quel momento mi sono accorta che attraverso i ruoli nei quali lei veniva chiamata, i registi avvertivano questa sua indomabilità e la chiamavano ad esprimere questa sua parte più selvaggia e inafferrabile attraverso i ruoli.

Conferenza stampa Claudia Cardinale – L’indomabile

Claudia Squitieri: Mio padre (Pasquale Squitieri) nelle ultime ore di vita, in un momento di piccole forze, mi ha voluto consegnare questa cosa per mamma e mi disse “Dì a Claudia che noi veniamo dal sud”. Ci ho messo un pò a capire cosa volesse dire e quando abbiamo iniziato l’avventura de L’Indomabile questa cosa mi è tornata e in qualche modo l’ho anche più capito. Per lui il sud era questo senso di libertà nella strada perché nel sud la strada appartiene alla gente.

Manuel PerroneRegista: ringrazio Claudia per questo atto di fiducia estremo di aver avuto il diritto di giocare con questa attrice che è qualcosa di molto grande. Un Cardinale Donna è un film che in realtà è fatto di pasta asciutta, di cantare O’ Saracino la sera… quindi anche se eravamo al nord è stato un momento di sud. Avere a che fare con un’icona così forte è qualcosa di difficile perché lei lo fa da tutta la vita e quindi si porta addosso questa icona come un lavoro e lo fa in modo molto preciso.

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