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Decision to Leave
Titolo originale: Haeojil Gyeolsim
Anno: 2022
Nazione: Corea del sud
Genere: Thriller, Drammatico
Casa di produzione: Moho Film
Distribuzione italiana: Lucky Red
Durata: 138 minuti
Regia: Park Chan-wook
Sceneggiatura: Chung Seo-kyung, Park Chan-wook
Fotografia: Kim Ji-yong
Montaggio: Kim Sang-bum
Musiche: Cho Young-wuk
Attori: Wei Tang, Go Kyung-pyo, Hae-il Park, Yong-woo Park, Lee Jung-hyun
Esce in sala il 2 febbraio 2023, Decision to leave, film di Park Chan-wook, che dopo la Trilogia della vendetta sceglie questa volta la strada di un raffinato thriller dai tratti sentimentali. La pellicola, applaudita al Festival di Cannes, dove è stata premiata per la Miglior Regia, e candidata come Miglior Film Straniero ai Golden Globes 2023, ha ottenuto il premio Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente Motivazione:
La vertigine hitchcockiana torna nelle geometrie di Park Chan-wook, la cui destrezza tecnica o artistica non si esaurisce mai in sé ma cerca traiettorie per rappresentare il mistero, e il desiderio. Qui il mélo alla Wong Kar-wai sposa il thriller, mentre la protagonista Tang Wei segna l’incrocio tra Kim Novak ed Eva Marie Saint.
Trama di “Decision to leave”
Un uomo cade misteriosamente dalla una montagna, è il nuovo caso del detective Hae Jun ed è lì che incontrerà la giovane vedova della vittima, la sfuggente Seo-rae che dà subito l’impressione di non essere per nulla sconvolta dalla tragica scomparsa del marito. Per questo motivo la giovane donna diventa subito la principale sospettata di quello che viene quindi classificato come un caso di omicidio. La donna apparentemente misteriosa e malinconica riesce così ad attirare l’attenzione del detective, in un periodo di crisi coniugale coinvolgendolo e travolgendolo in una storia intrisa di passione che lo porterà a mettere in pericolo persino la sua professione.

Recensione di Decision to leave
Dopo essersi affermato a livello internazionale con Oldboy (2003) vincitore del Grand Prix al 57° Festival di Cannes, Park Chan-wook decide di sorprenderci combinando un thriller investigativo con una storia romantica e sentimentale. Questo mix ci porta inevitabilmente a farci coinvolgere sempre di più in questa storia tra il detective Hae Jun e la giovane Sao-rae, quanto assurda quanto passionale che ci cattura minuto dopo minuto colpiti dal travolgente intreccio di sentimenti che lega i due protagonisti. L’indagine prosegue e dà vita a una suspense crescente, il film gradualmente riesce a raccogliere i sentimenti le emozioni di entrambi i personaggi che appaiono sempre più complici e amanti, dando così vita a un mix di romanticismo e tensione che non fa altro che tenerci incollati allo schermo. I comportamenti di Sao-rae iniziano a destare dei sospetti in quanto sono ambigui ed enigmatici ma è proprio questo che rende la storia accattivante e affascinante, non solo per Hae Jun ma anche per lo spettatore, scatenando così un climax crescente. La giovane donna ci prende e ci trascina portandoci per mano all’interno di questa storia facendoci quasi perdere l’orientamento.
La pellicola riesce a immetterci dentro un thriller dal tocco noir che riesce a coniugare il respiro dei grandi classici con la freschezza del cinema contemporaneo, omaggiando, attraverso alcune sequenze piene di tensione, il cinema di Alfred Hitchcock. Decision to leave si dimostra una solida detective story ricca di colpi di scena che intreccia i suoi fili con il melodramma romantico, portando sul grande schermo un mistero, che è al tempo stesso sentimentale e d’azione.
“Decision to leave è un film per adulti. Anziché raccontare la storia di una perdita come un evento tragico, ho cercato di raccontarla con leggerezza, eleganza e umorismo, rivolgendomi così ad un pubblico adulto”.
Park Chan-wook

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In conclusione
Con questo film Park Chan-wook riesce a unire il genere romanico e poliziesco in un mix letale che ci lascia interdetti ma anche affascinati e colpiti. Alterna momenti d’incredibile tensione a momenti di umorismo inatteso legati da una messa in scena dai tratti sensuali che in particolar modo caratterizza la cinematografia coreana. Una storia che inevitabilmente è destinata a lasciare un’impressione indelebile nel pubblico.
Note positive:
- Regia straordinaria
- Importanza del ruolo femminile
- Colonne sonore
Note negative:
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