Diabolik – Ginko all’attacco! (2022): un secondo capitolo meno riuscito

Condividi su

Diabolik – Ginko all’attacco!

Titolo originale: Diabolik – Ginko all’attacco!

Anno: 2022

Nazione: Italia

Genere: azione, giallo

Casa di produzione: Mompracem, Rai Cinema

Distribuzione italiana: 01 Distribution

Durata: 111 minuti

Regia: Manetti Bros.

Sceneggiatura: Manetti Bros., Michelangelo La Neve

Fotografia: Angelo Sorrentino

Montaggio: Federico Maria Maneschi

Musiche: Pivio De Scalzi, Aldo De Scalzi

Attori: Giacomo Gianniotti, Valerio Mastandrea, Miriam Leone, Monica Bellucci

trailer italiano ufficiale

Dopo il successo del primo film, Diabolik, del 2021 i Manetti Bros ritornano alla regia con il secondo capitolo dedicato al ladro più famoso dei fumetti, nato dalla penna di Angela e Luciana Giussani negli anni sessanta, specificando che non si tratta di un sequel, bensì di una nuova storia a sé stante. “Diabolik: Ginko all’attacco!” è tratto dal fumetto omonimo numero 14, uscito nel 1964, e uscirà nelle sale italiane il 17 novembre 2022, distribuito da 01 Distribution.

Trama del film Diabolik: Ginko all’attacco!

Dopo l’ennesimo colpo in cui Diabolik ed Eva Kant sono riusciti a rubare una preziosissima corona, l’ispettore Ginko mette in atto una trappola per riuscire finalmente a catturarli, “invitandoli” a rubare un’intera collezione di gioielli. I due ladri non resistono alla tentazione del bottino e cadono nella trappola di Ginko. Tentano di scappare, ma nella fuga Eva Kant rimane indietro e viene tradita dal compagno. In cerca di vendetta, quest’ultima inizierà a collaborare con l’ispettore Ginko per consegnargli finalmente Diabolik.

Giacomo Gianniotti nei panni di Diabolik
Giacomo Gianniotti nei panni di Diabolik

Scopri le dichiarazioni del cast e del regista durante la conferenza stampa di Diabolik – Ginko all’attacco

Recensione del film Diabolik – Ginko all’attacco

Se il focus del primo film era doppia vita del ladro Diabolik, in questo secondo capitolo i Manetti scelgono di concentrarsi di più sulla figura dell’ispettore Ginko, interpretato dal grande Valerio Mastandrea, e sulla sua missione di catturare il ladro. Questa diversa prospettiva rende il film meno interessante e molto più prevedibile. Si sente la mancanza dell’affascinante personaggio di Diabolik come vero protagonista, cosa che invece era perfettamente riuscita nel primo capitolo, anche grazie all’intensa interpretazione di Luca Marinelli.

In questo secondo film Diabolik è interpretato dall’attore Giacomo Gianniotti, conosciuto dal grande pubblico per aver interpretato Andrew DeLuca nella serie televisiva “Grey’s anatomy”. Per quanto Gianniotti si sia calato nel personaggio, non regge il confronto con Marinelli e la sua interpretazione rimane abbastanza piatta durante tutto il film, facendo perdere al personaggio di Diabolik tutta una serie di sfaccettature che Marinelli era riuscito a rendere. Di tutt’altro spessore sono invece le altre interpretazioni del film, in particolare quella di Valerio Mastandrea nel ruolo di Ginko, che traina indiscutibilmente tutta la pellicola, e il suo personaggio viene meglio delineato dal punto di vista psicologico, mostrandoci anche il suo privato e le sue fragilità. Una conferma è anche l’apprezzabile l’interpretazione di Miriam Leone, che ritorna nel ruolo di Eva Kant, così come Monica Bellucci nel ruolo minore di Altea di Vallemberg, la nobildonna innamorata di Ginko.

Ancora di più rispetto al primo capitolo, i Manetti portano in questo film un’estetica vintage e di altri tempi, che si rifà molto anni sessanta. Fin dalla sequenza che apre il film dove, come nel precedente, assistiamo alla riuscita di un colpo di Diabolik, veniamo immersi in atmosfere che ricordano i primi film di 007. In particolare la riuscitissima sequenza dei titoli di apertura, che si susseguono con grafiche retrò sulle note di una canzone originale di Diodato, dal titolo “Se mi vuoi” cantata da lui stesso nel film. La colonna sonora è uno dei punti di forza della pellicola e ricorda le sonorità delle canzoni originali di James Bond, come la famosa “Goldfinger”. Questo aspetto, così come i costumi, le ambientazioni o gli strani marchingegni utilizzati da Diabolik, in particolare le sue famose maschere, ci riportano indietro nel tempo e sono una trasposizione fedelissima del fumetto.

Se per certi versi questa atmosfera vintage funziona, per altri rende il film estremamente lento e, a tratti, noioso. Dopo le prime sequenze molto riuscite, il ritmo si perde e il film non riesce a mantenere vivo l’interesse dello spettatore, in una storia che risulta un pò piatta e dove anche i colpi di scena sono quasi prevedibili. Il tutto non è aiutato dalla volontà di rendere la sceneggiatura molto simile ai dialoghi originali dei fumetti, mantenendo una struttura che risulta pesante e obsoleta. Va tuttavia apprezzata la regia dei Manetti, che riescono comunque con bravura a trasportare lo spettatore nel mondo del fumetto.

Monica Bellucci in una scena del film
Monica Bellucci in una scena del film

In conclusione

“Diabolik- Ginko all’attacco!” è un film che non risponde alle grandi aspettative, infatti, pur mantenendo la stessa atmosfera suggestiva, viene penalizzato da una storia senza guizzi che rende il film piatto.

Note positive

  • Atmosfera
  • Colonna sonora
  • Alcune interpretazioni

Note negative

  • Sceneggiatura
Condividi su

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.