Diamanti grezzi: la tragedia di un uomo ridicolo

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diamanti grezzi locandina recensione

Diamanti grezzi

Anno2019

Paese: Stati Uniti d’America

Lingua: inglese

Genere: thrillerpoliziescodrammatico

rodotto da: Sebastian Bear-McClard, Scott Rudin, Eli Bush, Anthony Katagas, David Koplan, Oscar Boyson, Martin Scorsese, Emma Tillinger Koskoff, Elara Pictures

Distribuzione: Netflix

Durata: 135 min

Regia: Josh SafdieBenny Safdie

Sceneggiatura: Ronald Bronstein, Josh SafdieBenny Safdie

Montaggio: Ronald Bronstein, Benny Safdie

Dop: Darius Khondji

Musica: Oneohtrix Point Never

Attori: Adam SandlerLakeith StanfieldJulia FoxKevin GarnettIdina Menzel, Eric Bogosian, Judd Hirsch, The Weeknd

Trailer italiano di Diamanti Grezzi

Dopo i successi di critica Heaven Knows What e Good Time, i fratelli Josh e Benny Safdie conquistano il grande pubblico con il film Diamanti grezzi (Uncut Gems).

Diamanti grezzi è un viaggio adrenalinico nel mondo dei gioiellieri ebrei di New York. Nel cast troviamo gli attori Adam Sandler e Lakeith Stanfield, ma anche il cestista Kevin Garnett e il cantante The Weeknd nel ruolo di se stessi. Il film è disponibile su Netflix dal 31 gennaio. 

Trama di Diamanti Grezzi

Scommettitore incallito in procinto di divorziare dalla moglie per andare a convivere con l’amante, il gioielliere ebreo newyorkese Howard Ratner mette le mani su un opale nero contrabbandato dall’Etiopia con l’intenzione di rivenderlo all’asta. In questo modo, salderebbe il debito di 100 mila dollari con il cognato, Arno, che per intimidirlo gli ha messo alle costole due malavitosi. Ma, qualche giorno prima dell’asta, Howard si fa convincere dal giocatore di basket Kevin Garnett, venuto in visita al suo negozio, a prestargli la pietra per una partita. Ha inizio così una serie infinita di traffici e inseguimenti per il Diamond District di Manhattan.

Recensione di Diamanti Grezzi

Dicono che si può vedere tutto l’universo nell’opale.

Cit. Diamanti grezzi

Fin dai titoli d’inizio di Diamanti grezzi viene stabilito un legame viscerale tra Howard e l’opale nero. Infatti, mentre i nomi del cast artistico e tecnico del film scorrono sullo schermo, vediamo l’interno immaginario della pietra preziosa, i cui colori fluorescenti ricordano quelli della sequenza “Giove e oltre l’infinito” di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Poi, in continuità, passiamo all’interno dell’intestino di Howard, che, scopriremo sul finire dei titoli di testa, si sta sottoponendo a una colonscopia per un controllo medico di routine.

In effetti, la pietra è l’oggetto del desiderio di questa odissea metropolitana. Per Howard è l’ancora di salvezza, ciò che gli permetterà di estinguere il debito con il cognato, nonché di guadagnare qualcosa. Quando l’opale arriva dall’Etiopia, impacchettato nelle viscere di un pesce, Howard non sta nella pelle e la mostra a Kevin Garnett, in visita nella sua gioielleria per comprare un orologio. Una volta vista la pietra, Garnett la vuole per sé a tutti i costi, poiché sente che gli porterà fortuna e lo farà vincere nella partita di quella sera contro i Sixers di Philadelphia. Howard non può vendergliela, ma accetta di prestargliela fino alla mattina successiva, pensando di poter guadagnare qualcosa scommettendo sulla vittoria della sua squadra. Così avviene, ma l’indomani mattina la pietra non torna al suo legittimo proprietario, e ha inizio la sua ricerca frenetica.

Non è la prima volta che i registi Josh e Benny Safdie ambientano la loro vicenda nel contesto metropolitano, dando luogo a un film di fughe e inseguimenti. Anche il film precedente, Good Time, era così caratterizzato, ma in quel caso la corsa contro il tempo del protagonista, interpretato da Robert Pattinson, era volta a far uscire di prigione il fratello disabile.

Penso che tu sia la persona più fastidiosa che abbia conosciuto mai.

Cit. Diamanti grezzi

I personaggi con cui Howard entra in contatto nell’ambiente lavorativo sono sgradevoli. Dai frequentatori della gioielleria, ai proprietari del banco dei pegni, passando per i creditori minacciosi e i clienti Kevin Garnett e The Weeknd. Anche la sfera affettiva non è da meno. I figli di Howard e sua moglie (interpretata da Idina Menzel, la doppiatrice di Elsa in Frozen), lo tollerano a malapena; la dipendente della gioielleria, Julia (l’esordiente Julia Fox), approfitta della relazione con Howard per non presentarsi a lavoro e organizzare feste nell’appartamento di proprietà del suo amante. Solo verso la fine del film, Julia ha modo di riabilitarsi e di mostrare le sue vere qualità, giocando un ruolo fondamentale nella vicenda.

Bisogna ammettere però che lo stesso Howard non sia il massimo della simpatia. Scommettitore incallito, imbroglione e bugiardo, Howard cerca di fare il furbo ma non ottiene mai ciò che vuole. Per questo, è un personaggio ridicolo, grottesco, che progressivamente diventa sempre più tragico. Nonostante i suoi numerosi difetti, alla fine lo spettatore non può fare a meno di tifare per lui. Merito anche dell’interpretazione tragicomica di Adam Sandler, perfettamente calato nella parte.

Diamanti grezzi ha un ritmo narrativo frenetico, adrenalinico. I dialoghi sono concitati, i personaggi parlano spesso uno sopra all’altro. Lo spettatore segue le peripezie del protagonista con apprensione. Soltanto nella parte centrale del film si avverte un calo di tensione, ma verso l’ultima mezz’ora l’adrenalina riprende a volare alto.

Nonostante lo spettatore si appassioni alla vicenda raccontata, non gli resta molto una volta finito il film. Diamanti grezzi è un tipo di film che si guarda con piacere nel suo svolgersi, ma che lascia poco a visione terminata. Josh e Benny Safdie devono ancora girare il loro capolavoro, ma sono sulla buona strada.

Note positive

  • Quello dei gioiellieri ebrei di New York non è un mondo particolarmente rappresentato al cinema
  • La vicenda raccontata è appassionante
  • Il cast è valido, dal veterano Adam Sandler all’esordiente Julia Fox

Note negative

  • Il calo di tensione nella parte centrale del film
  • Non lascia molto su cui riflettere
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Un commento

  1. Mi incuriosisce soprattutto l’interpretazione di Adam Sandler in un ruolo diverso dal suo solito.
    Ma devo dire che il film non rispecchia propriamente il mio genere!

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