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Dollface
Titolo originale: Dollface
Anno: 2019
Paese: USA
Genere: Commedia
Produzione: ABC Signature Studios
Ideatore: Jordan Weiss
Stagione: 1
Puntate: 10
Attori: Kat Dennings, Brenda Song, Shay Mitchell, Esther Povitsky, Beth Grant, Connor Hines, Goran Visnjic, Matthew Gray Gubler, Shelley Hennig, Margot Robbie
Dollface è una serie televisiva statunitense del 2019 di Hulu, arrivata qui in Italia grazie all’inserimento di Star su Disney +, la sezione rivolta a un pubblico più adulto della piattaforma streaming Disney. La serie conta una sola stagione composta da 10 episodi ma è stata già rinnovata per una seconda.
Nel cast di Dollface troviamo Kat Dennings (2 broke girls, Wandavion) nei panni di Jules, Brenda Song in quelli di Madison e un cameo di Margot Robbie, che è anche tra le produttrici della serie.
Trama di Dollface
Jules Wiley è la tipica ragazza che abbandona le amiche quando trova un fidanzato, ma le relazioni possono finire e le amicizie abbandonate non sempre si recuperano immediatamente. Proprio questo è ciò che capita a Jules: quando il suo ragazzo Jeremy la lascia dopo 5 anni di relazione senza neanche troppe spiegazioni, Jules si ritrova a dover riprendere in mano la sua vita. Disabituata alle uscite tra donne, alla solidarietà femminile e al coltivare le amicizie affronta tutte le difficoltà di una donna che deve lasciarsi una relazione alle spalle e cercare di recuperare i rapporti con le sue vecchie amiche. In particolare Jules deve tentare di recuperare il rapporto con la sua migliore amica Madison, ferita dal comportamento che Jules ha avuto con lei negli ultimi anni. Ad accompagnare Jules in questo percorso c’è una figura molto singolare, sospesa tra immaginazione e realtà, che sarà in grado di dare voce, e anche un volto, ai pensieri e alla coscienza di Jules.

Recensione di Dollface
Dollface è una serie adatta ad un pubblico molto trasversale, anche se il suo target di riferimento principale è sicuramento femminile, dal momento che la serie ha come protagoniste delle ragazze e la vicenda ruota tutta intorno al grande tema dell’amicizia e della solidarietà tra donne. La serie si presta bene a una serata tra amiche dato che le puntate sono brevi e attualmente tutta la prima stagione, uscita con un episodio a settimana, è disponibile.
La serie fa della messa in scena il suo punto di forza, trova soluzioni originali per dare un tocco nuovo, e soprattutto riconoscibile a una trama non particolarmente originale e neanche complessa. Vengono spesso utilizzati surrealismo e ironia; Entrambi sono ben rappresentati da un personaggio, fondamentale per quanto marginale come presenza in scena: una donna – gatto che sarà la guida di Jules e le darà la spinta per affrontare i suoi problemi. Jules è l’unica a vedere questa strana donna, frutto della sua fantasia, o meglio una voce interiore che si materializza con ironia guidandola però nel suo percorso.
Dollface parla della separazione come un avvenimento che necessita di una riabilitazione per essere di nuovo inseriti nel mondo, o meglio nella società, da single, soprattutto nel caso di Jules dove la sua relazione era stata totalizzante e l’aveva esclusa dal mondo esterno, dalla vita sociale, dalle amicizie. Una riabilitazione che diventa un percorso a ostacoli pieno di sfide da superare e problemi, anche personali, da risolvere.

Seguire Jules in questo percorso è molto divertente soprattutto grazie ai personaggi ben caratterizzati, alcune volte anche caricaturali con cui ci si immedesima facilmente, soprattutto la protagonista. Jules infatti è una ragazza che sbaglia continuamente, è goffa, si sente a disagio in un mondo fatto principalmente di socialità, ma a lei ci si affeziona e le si perdonano gli errori, proprio perché ha qualcosa in cui rivedersi e spesso non la si può biasimare. Avere una protagonista che sbaglia, commette errori ed è quasi una comica antieroina aiuta la serie: una ragazza che sbaglia continuamente ma ci prova a essere migliore, nonostante le numerose difficoltà che affronta. Jules è stata così lontana da altre donne che quasi si dimentica di esserlo, come se ora lei le osservasse dall’esterno. Questo fornisce la possibilità di avere attraverso la protagonista uno sguardo interno e allo stesso tempo esterno sul mondo femminile.
I personaggi maschili nella serie hanno un ruolo marginale ma nonostante ciò non vengono trascurati, anzi, tutti i personaggi maschili sono ben distinti e diversi tra loro, si fornisce così uno spettro ambio anche se rimanendo in superficie perché non è interesse della serie approfondire tali personaggi.

Dollface è una serie che calca lo stereotipo per abbatterlo, portandolo quindi ad un eccesso che scaturisce l’effetto comico ma allo stesso tempo elimina lo stereotipo. Questo meccanismo riesce nella maggior parte dei casi ma non sempre, quindi in alcuni momenti della serie ci si ritrova di fronte a stereotipi legati al mondo femminile. Ciò non disturba la visione in quanto si verifica in poche situazioni e quindi la problematica rimane marginale.
Merita una particolare menzione l’episodio 8, dove c’è un divertentissimo cameo di Margot Robbie, che è anche una delle produttrici della serie.
Dollface è una serie che ha tutte le carte in regola per essere una commedia da non perdere: con Dollface si ride, si passa del tempo in leggerezza ma si riflette anche tanto. È una serie che lascia qualcosa e anche grazie alla sua cifra stilistica si fa ricordare.
Note positive
- La protagonista
- I momenti comici e l’ironia
- Lo sguardo attento sul mondo femminile
Note negative
- Alcune situazioni risultano stereotipate