Encanto (2021): musica colombiana in casa Disney

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Encanto

Titolo originale: Encanto

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: animazione

Casa di Produzione: Walt Disney Animation Studios, Walt Disney Pictures

Distribuzione: Walt Disney Pictures Italia

Durata: 99 minuti

Regia: Byron Howard, Jared Bush

Sceneggiatura: Charise Castro Smith, Jared Bush

Musiche: Germain Franco, Lin-Manuel Miranda

Voci originali: Stephanie Beatriz, Ravi Cabot-Conyers, Rhenzy Feliz, Mauro Castillo, Carolina Gaitan, Maria Cecilia Botero

Trama di Encanto

In un villaggio immerso nei boschi colombiani sorge un villaggio con una casa speciale: Encanto. All’interno dell’abitazione vive la famiglia Madrigal, composta da persone dotate di un talento speciale che mettono la servizio della comunità di Encanto. Tutto cambia quando la magia inizia a incrinarsi e toccherà a Mirabel, l’unica della famiglia senza talento, a salvare la situazione.

Recensione di Encanto

Dopo Raya e l’ultimo drago, i Walt Disney Studios approdano nel panorama sudamericano stabilendo la loro nuova storia nella magica Colombia per raccontare le vicende di una famiglia molto particolare: i Madrigal. Ciascuno di essi possiede un potere: dalla superforza alla trasformazione di ogni essere vivente, dal cambiare il meteo in base all’umore alla creazione di stupendi fiori colorati. Encanto è dunque questo luogo dove la magia è reale, è parte integrante di un nucleo familiare all’interno di questa abitazione, centro vitale di un villaggio che conta soprattutto su questi individui speciali che, giunti al quinto anno di età, aprono una porta speciale, durante una cerimonia, per scoprire e ricevere il talento che gli accompagneranno per la vita.

Tra tutti i membri della famiglia, come si vede dai trailer, Mirabel è colei che non ha ricevuto il tanto atteso miracolo, portandosi dietro questa mancanza senza leggerezza. Partendo da questa piccola base dove il protagonista ritorna a essere l’escluso, però in un ambito dove le aspettative sono alte, il tentativo dei registi è quello di esplorare come tutti dall’esterno vedano questa famiglia come dei grandi lavoratori, dediti alla difesa del villaggio, ma che al suo interno presenta un quadro ben diverso: la famiglia perfetta non esiste, tutti hanno i loro scheletri nell’armadio, le loro difficoltà, ansie, paure, aggiungendo anche le particolari attenzioni da parte della matriarca Alma, che cerca di tirare il carro per il bene del gruppo piuttosto che guardare agli interessi del singolo. È così che la protagonista Mirabel viene presa di mira per essere quella senza talento, ma che la ha permesso di affrontare un’avventura straordinaria all’interno di sé e nella storia della propria famiglia.

L’intreccio della storia appare a tratti prevedibile, con qualche colpo di scena che si può immaginare in base agli indizi lasciati qua e là durante i dialoghi e le canzoni. Soprattutto quest’ultime hanno una relativa importanza all’interno della crescita dei personaggi. Si ritorna così al gusto musical che aveva reso importante la Disney, considerando anche che dietro alle otto canzoni vi è la mano di Lin-Manuel Miranda, già presente dietro Oceania, mentre della colonna sonora si è occupata Germaine Franco, la stessa compositrice di alcune canzoni dello straordinario film d’animazione Coco.

Comporre questi pezzi è stata innanzitutto una sfida per l’attore statunitense, che si è recato in Colombia con la troupe per catturare l’essenza della cultura colombiana. I brani che si susseguono man mano all’interno della storia sono fondamentali per la comprensione della storia: il primo brano cantato da Mirabel si pone in maniera didascalica per presentare allo spettatore la famiglia Madrigal in maniera simpatica, così da evitare quei soliti spiegoni che ai più piccoli può presentarsi noioso. È però certo che il didascalismo prenda un po’ troppo spazio laddove delle semplici informazioni potevano essere fornite con dei dialoghi efficaci. Nonostante ciò le canzoni si configurano dunque come parte della storia stessa, il classico Disney diventa un musical dai toni sudamericani e la visione si trasforma in un’esplosione di colori vivaci, sprigiona in tutta la sua potenza l’essenza dei precedenti lungometraggi Disney.

Il pubblico sarà pronto per il ritorno in sala dei Walt Disney Studios? Non ci resta che attendere il 24 novembre, mentre per lo streaming il 24 dicembre, pronto a scaldare i cuori delle famiglie durante le fredde serate del clima natalizio!

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