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Extraordinary
Titolo originale: Extraordinary
Anno: 2023
Paese: Regno Unito
Genere: commedia
Casa di Produzione: Sid Gentle Films
Distribuzione italiana: Disney Plus
Ideatore: Emma Moran
Stagione: 1
Puntate: 8
Regia: Toby MacDonald, Jennifer Sheridan, Nadira Amrani
Sceneggiatura: Emma Moran
Fotografia: Carlos Catalán, Daniel Stafford-Clark, Álvaro Gutiérrez
Montaggio: Dan Crinnion, Adam Moss, Carly Brown
Musica: Will Gregory
Attori: Máiréad Tyers, Siobhán McSweeney, Robbie Gee, Sofia Oxenham, Bilal Hasna, Reis Daniel, Edward Wolstenholme
Disney+ sta guardando con sempre maggiore interesse verso il Regno Unito come fonte d’ispirazione per la creazione di nuove storie originali, così dopo aver rilasciato sulla piattaforma due serie britanniche come Weeding Season (2022) e David Beckham: Squadre da Salvare (2022), e dopo aver acquisito i diritti di distribuzione di Doctor Who della BBC, ecco che arriva il 25 gennaio 2023, la sit-com anglosassone Extraordinary, composta da un cast di attori britannici emergenti tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord). Alla guida della serie, nel ruolo di creatrice e sceneggiatrice abbiamo l’esordiente Emma Moran, mentre alla regia troviamo Toby McDonald (Ragdoll), Jennifer Sheridan (Rules of the Game) e Nadira Amrani (On the Edge). Sally Woodward Gentle, Lee Morris e Charles Dawson sono gli executive producer di Extraordinary per Sid Gentle Films, la casa di produzione vincitrice di BAFTA, Golden Globe, Emmy e Peabody Award che ha realizzato Killing Eve. La serie è prodotta da Charlie Palmer, mentre Johanna Devereaux, Vice Presidente, Scripted Content, è executive producer per Disney+.
Trama di Extraordinary
Tutti, nel momento in cui compiono diciotto anni, sviluppano un loro superpotere, ma non Jean. La ragazza è ormai arrivata sulla soglia dei venticinque anni e il potere non sembra star comparendo, anzi, sembra proprio che il destino le abbia negato questa possibilità. All’interno di un mondo in cui tutti mostrano e si vantano dei loro splendidi poteri causali come la superforza, la supervelocità o la possibilità di cambiare il colore dei propri capelli, Jen né è priva e questa sua condizione la porta a crogiolarsi in una profonda e malsana autocommiserazione. La sua vita però non spicca neppure a livello lavorativo, essendo bloccata in un lavoro senza prospettive in un negozio di articoli per le feste, e nemmeno a livello sentimentale dove frequenta in maniera occasionale Jean, un ragazzo che può volare, in una relazione priva di un futuro di coppia autentico.
Fortunatamente la ragazza ha un ottima amica dai tempi della scuola, Carrie, con cui condividono un appartamento nell’East London con Kash, il fidanzato storico di Carrie. Quest’ultima possiede l’abilità di mettersi in contatto con i morti, ma questo suo potere non la rende felice, anzi. La giovane ritiene che nessuno voglia parlare con lei ma che tutti la chiamano solo per poter comunicare con qualche deceduto. Kash invece non sa cosa fare della sua vita sognando di usare i suoi poteri come un vero supereroe dei fumetti. Lui ha la possibilità di tornare indietro nel tempo, non disdegnando di usarlo per rimediare a piccoli imbarazzi o a momenti in cui dice esattamente la cosa sbagliata a Carrie, da tempo sofferente. Il quarto membro dell’appartamento è un gatto randagio, rinominato Jizzlord dal gruppo, che nasconde un segreto sorprendente: a quanto pare anche i gatti hanno più potere di Jen.

Recensione di Extraordinary
Emma Moran fa un pregevole lavoro donandoci a inizio 2023 una ventata di aria fresca, dando vita a una sorta sitcom in grado di giocare e reinventare il genere, per condurlo entro tematiche profonde narrate con quel tocco di leggerezza comedy come la tradizione delle sitcom vuole. Extraordinary ci parla dell’accettazione di se stessi, una tematica sempre più importante nel mondo dei social, in cui ognuno di noi cerca di donare all’altro un immagine di sé perfetta o in linea con i costumi sociali, alla ricerca di sempre un numero maggiori di like (o meglio) di approvazione. L’essere umano, per sua natura, non vuole essere di meno degli altri ma vuole essere come l’altro e per farlo è disposto a cambiare persino se stesso, per raggiungere gli standard elevati della società. Jean non riesce a essere felice, odia l’essere diversa dagli altri, odia profondamente il suo status di essere senza potere, un etichetta che la società le ha imposto e che la sta consumando lentamente. Lei vive in un mondo in cui lo sviluppo del proprio super potere è la cosa più importante in assoluto, un elemento sui cui l’intera vita sociale è strutturata, così quando deve dire agli altri che non ha nessun potere tutti la guardano tristemente, trattandola come una persona spezzata. Una situazione che Jean non sopporta e che la fa ricadere entro una status di compatimento e autocommiserazione. Jean però ha veramente diritto di piangersi addosso o di arrabbiarsi con il mondo intero per i suoi problemi? No, non ne ha il diritto. La vita di Jean non è perfetta, è complicata ma non è brutta, anzi. Lei ha un lavoro fisso che le permette di sostenersi economicamente, inoltre ha intorno a lei persone che le vogliono profondamente bene, come la sua amica Carrie o Kash, persone che la comprendono, capiscono e la sostengono. Jen però ritiene che la sua infelicità è dovuta esclusivamente dalla assenza dei poteri e non crede di poter trovare il proprio ruolo e la felicità senza di questo, elemento però non veritiero poiché alla ricerca di questo suo obiettivo, forse irrealistico, non si rende conto di tutto ciò che accanto a lei.
Il potere dentro Extraordinary non viene visto solo come elemento positivo, ma anche come strumento negativo. Non tutti hanno trovato la felicità con l’arrivo del loro potere, anzi ci sono alcune persone che hanno ricevuto poteri alquanto ridicoli, come fabbricare degli oggetti dal sedere, o altri hanno ricevuto dei poteri che hanno distrutto la loro vita, come l’esempio di un individuo (eretto a protagonista della serie) che è rimasto bloccato per tre anni nella forma di un gatto, perdendo totalmente i suoi ricordi. Anche Carrie non ha ottenuto ciò che voleva, diventando schiava della sua abilità di poter far parlare, tramite il suo corpo, i deceduti. Questa abilità se da un lato è buona, dall’altro canto la rende triste, poiché nessuno vuole parlare con lei ma solo con i morti. Questa sua situazione la porta ha ritenersi inutile e non interessante, non riuscendo però a dire le proprie emozioni agli altri.
Una rivisitazione sulle sitcom
Come scritto sopra, Extraordinary si rifà e si ispira ai modelli narrativi classici delle sitcom come Friend e How I Met Your Mother per poi allontanarsi, eliminando quella risata di sottofondo che da sempre ha fatto parte del genere. La serie erge a protagonista indiscussa Jean nonostante la narrazione sia corale vedendo come protagonisti anche Carrie, Kash e Mr. Schizzo, tutti personaggi che hanno un proprio percorso di formazione, a cui questa stagione ha dato vita. Il perno centrale di tutto è indubbiamente Jean proprio come lo è Ted in How I Met Your Mother, ma i coprotagonisti si dimostrano ugualmente come individui fondamentali della storia, come si farebbe a pensare a HIMYM senza Lily e Mashall? Qui è lo stesso non ci sarebbe Extraordinary senza Carrie, anima stessa del racconto audiovisivo. Extraordinary guarda con forza al modello narrativo Carter Bays e Craig Thomas, proprio per andare a impostare il suo protagonista a cui viene data una simil impostazione a quella di Ted, difatti anche Jean ha un obiettivo (scoprire il suo super potere) e nella prima puntata incontrerà un personaggio che diverrà sempre più importante per lei nel corso della stagione, proprio come Ted che nel pilot fa la conoscenza di Robin, la new entry del gruppo di amici, proprio come accade a Mr. Schizzo. Emma Moran guarda il genere, le sue strutture e poi le rompe, distaccandosi quasi e andando a eliminare tutte quelle gang comiche tipiche di prodotti come Friends, il tutto ricerca comunque un genere molto sopra le righe che ben si confà a questa vicenda narrata, ma scene comiche fine a se stesse in Extraordinary non sono assolutamente presenti, ma abbiamo solo situazioni a tratti esagerate. Anche riguardo alle location abbiamo dei passi avanti, non ci sono soltanto due o tre location stabili ma ci si sposta maggiormente, così l’appartamento, pur mantenendo un suo ruolo di rilievo, non ha un ruolo di epicentro narrativo.

In conclusione
Extraordinary si dimostra una serie interessante, con un cast che sa ben dare forza e carisma ai personaggi messi in scena. Il tutto condito da una sceneggiatura solida e priva di errori, il tutto inserito in un ottica da sitcom, con degli elementi d’innovazione del genere facendolo distaccare dai classici come Friends.
Note positive
- Cast
- Sceneggiatura
- Tematica
Note negative
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