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Free Guy – Eroe per gioco
Titolo originale: Free Guy
Anno: 2021
Paese: USA
Genere: commedia, fantastico, avventura
Produzione: 20th Century Studios
Distribuzione: Walt Disney Studios, 20th Century Studios
Durata: 115 minuti
Regia: Shawn Levy
Sceneggiatura: Matt Lieberman, Zack Penn
Fotografia: George Richmond
Musiche: Christophe Beck
Attori: Ryan Reynolds, Jodie Comer, Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar, Taika Waititi
Free Guy – Eroe per gioco, targato 20th Century Studios e prodotto dai Walt Disney Studios, arriva al cinema l’undici agosto dopo un paio di posticipi a causa pandemia Covid. Il film è diretto da Shawn Levy, lo stesso della saga di Una notte al Museo, che lo produce insieme a Ryan Reynolds.
Trama di Free Guy – Eroe per gioco
Guy (Ryan Reynolds) vive a Free City, è un impiegato di banca bloccato nella sua routine quotidiana che ormai gli sta stretta. Durante una rapina in banca, stanco della situazione che continua a ripetersi frequentemente, reagisce e si difende dall’aggressore salvando le persone nell’edificio. Infine ruba gli occhiali da sole del rapinatore, scoprendo così di essere un personaggio di un videogioco, parecchio brutale, che permette agli utenti ogni tipo di avventura. Dopo aver incontrato Molotov Girl (Jodie Comer) scoprirà di essere l’unico a poter salvare Free City dalla distruzione.

Recensione di Free Guy – Eroe per gioco
Tra commedia, action e fantasy, la storia prende spunto da diverse pellicole del filone di genere come Ready Player One o The Lego Movie, con vari easter egg e camei per gli appassionati e scene di puro intrattenimento per i più piccoli. Lo sviluppo narrativo segue uno schema lineare, senza grandi plot twist o guizzi registici e a tratti risulta prevedibile. Il ritmo del film nella prima parte risulta essere abbastanza lento, dovuto più a una prolissa presentazione dei personaggi che impedisce allo spettatore di entrare totalmente nel mood, problematica che si risolve da metà d film in poi dove il ritmo aumenta sempre più fino ad arrivare al gran finale.
Tra le tematiche trattate è interessante l’approccio sulla creazione del personaggio virtuale e sullo sviluppo di alcune sue caratteristiche, con varie implicazioni connesse. Ritroviamo il percorso del viaggio dell’eroe con il protagonista Guy che da personaggio non giocabile diventerà un esempio non solo per i cittadini di Free City, ma anche per le persone del mondo reale, avrà una sorta di percorso a tappe come per gli utenti del videogioco in cui vive.
Ryan Reynolds ormai ha trovato una sua confort zone riguardo l’interpretazione di un determinato tipo di personaggi e anche quello di Guy ne fa parte; trova un’ottima coprotagonista in Jodi Comer nel ruolo di Molotov Girl, un personaggio abbastanza interessante che poteva essere approfondito ulteriormente, ma che rimane comunque funzionale allo sviluppo della storia. Da citare anche il personaggio di Antoine, interpretato da un Taika Waititi eccentrico e sopra le righe.

Interessante la colonna sonora che a tratti funge da ponte e da connessione tra i due livelli narrativi: la realtà e l’ambientazione digitale. Il comparto degli effetti speciali è ben gestito, questi sono ben integrati e quasi mai eccessivi.
In conclusione Free Guy – Eroe per gioco risulta una action comedy videoludica godibile. Porta sullo schermo una storia non originalissima, ma ben equilibrata che mischia i vari generi e che intrattiene con qualche momento di riflessione, senza annoiare. Un film che non spicca nel panorama di genere, ma che comunque strappa più di una risata ed è perfetto per il periodo estivo.
Note positive
- Cast
- Effetti speciali
- Colonna sonora
- tematiche
Note negative
- Ritmo
- Elementi già visti