Genere cinematografico: Animazione

Condividi su

Fantasticare, sognare, immaginare, ridere e piangere; perderci dentro un nuovo mondo in cui tutto può magicamente accadere senza limiti. L’irreale e l’impossibile non esistono. Questa è la magia del cinema.

Il cinema ha il dovere di realizzare opere per tutti e per tutte le fasce d’età, dai più piccoli ai più grandi ed è per questo motivo che nasce l’animazione: un modo per creare uno spettacolo differente e che catturi l’attenzione dei più piccoli e che sia allo stesso modo di arrivare al cuore degli adulti, poiché in ognuno di noi resta un po del fanciullo che eravamo un tempo. 

Mentre l’arte cinematografica del “vero” con i fratelli Lumière si ispira al catturare il mondo così com’è sotto forma di documentario ( almeno ai suoi primordi) il cinema d’animazione si ispira al mondo della pittura animando ciò che è raffigurato su un semplice pezzo di carta o tela. 

Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o ‘dal vero’, per il fatto che l’effetto del movimento è ottenuto attraverso il proiettore e non la macchina da presa. In altre parole, il principio teorico e tecnico su cui si basa il cinematografo è la possibilità di riprendere la realtà in movimento per mezzo di un apparecchio (la cinecamera) che scompone il movimento reale in un certo numero di momenti statici (i fotogrammi), di norma 24 al secondo; e di ricomporlo, illusoriamente, per mezzo di un altro apparecchio (il proiettore), che proietta su uno schermo, in continuità, le immagini registrate sulla pellicola. 

cit. Enciclopedia Treccani

Creare l’animazione non è cosa facile e la sua nascita si deve a Émile Reynaud inventore del Teatro ottico (1988) che è definibile come il primo macchinario in grado di mostrare delle immagini in movimento, basti pensare che il cinematografo dei Lumière è nato tre anni dopo. 

Il funzionamento del théâtre optique consiste in piastre di vetro con sopra una raffigurazione montate su bande di pelle. Ogni banda era collegata alle altre tramite dei nastri metallici che, agganciati ad un ingranaggio a forma di tamburo rotante, venivano allineati all’interno del proiettore. 

Nel mondo commerciale fu però Walt Disney a dare notorietà e spessore cinematografico all’animazione, inizialmente con dei cortometraggi animati e alla sua invenzione animata “Topolino” che in seguito divenne il marchio di fabbrica della Walt Disney Company ma il vero successo di Walt fu “Bianca neve e i sette nani” il primo lungometraggio animato. 

Nel mondo d’oggi c’è una certa discriminazione cinematografica: l’Animazione viene vista come genere d’intrattenimento per famiglie e bambini e molto spesso ci viene asserito ” Ma che guardi sempre i cartoni?”

La risposta è ” Perché esiste un età per vederli?”

Nel pensiero sociale però funziona proprio in questo modo: inizialmente il bambino guarda solo cartoni e con il passare degli anni (12- 13)  incomincia a vedere  i primi horror, lungometraggi comici e drammatici tendendo a dimenticarsi del “mondo disegnato”.

Guardare, con il passare del tempo, opere cinematografiche sempre più compresse nel gioco della trama è giustissimo ma è errato considerare che il film d’animazione ( La sposa cadavereCoraline e la porta magica) siano opere di serie B, che per un periodo vanno bene e poi fine del racconto.

Il cinema d’animazione, quello valido si intende, è per tutte le età. Per un semplice motivo:il cinema animato possiede moltissime chiavi di lettura

  • Il bambino piccolo seguirà solo la trama principale. La storia d’amore e soffrirà nella sfida del suo eroe contro l’antagonista, i quali sono sempre facili da individuare in ogni film di questo genere
  • Il giovane/ adulto oltre che sognare, come faceva da fanciullo, può comprendere l’intera storia, analizzare tutte le chiavi di lettura e i simboli e metafore racchiuse in ogni momento del film.

Ricordatevi, il Piccolo Principe è una favola per bambini ma se viene riletta da adulti.. beh è tutta un altra storia e possiede tutti altri valori e sensi.

Nel 2015 è uscito il cartone animato diretto da Mark Osborne ( se non l’avete visto guardatevelo): qui è presente una storia “avventurosa” ma anche moltissimi e interessantissimi valori che farebbe  bene ricordarsi ogni tanto e che molti di noi hanno perduto.

Un buon film d’animazione può solo far del bene in un mondo sempre più grigio!

Condividi su

5 commenti

  1. Io adoro i film d’animazione 🙂 sono pienamente d’accordo con te su tutto 🙂 tra l’altro molti film d’animazione, per i temi trattati non necessariamente sono destinati ai bambini (penso ad esempio a film come valzer con Bashir o Anomalisa), inoltre anche molti film disney guardandoli con un occhio più attento da adulti toccano tematiche serie e importanti non di immediata comprensione x dei bambini. La tua classifica mi piace molto, ma mi domandavo se fossero in ordine sparso o proprio in ordine di gradimento, ad ogni modo tutti bellissimi, non ho visto xo persepolis, ponyo e una tomba per le lucciole 🙂 ciao buona serata e complimenti x la splendida recensione e x il blog 🙂

    • Grazie mille del commento. La classifica è messa in ordine di preferenza e non a caso. Si parte dalla posizione 16 per giungere alla 01. Ti consiglio assolutamente di guardarti La tomba per le lucciole, un piccolo capolavoro 🙂

      • Immagino mi incuriosiva molto lo spezzone che c’era nel video che hai caricato, tra l’altro ho scoperto i film dello studio ghibli da poco e sto cercando di recuperarli ma questo non lo conoscevo grazie x il consiglio comunque di bei film d’animazione c’è pieno, a me piace tanto anche gli aristogatti che mi fa sempre morire dal ridere tutte le volte che lo guardo 🙂

Rispondi a occhiodelcineastaCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.