Genere cinematografico: la fantascienza

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La Fantascienza: il sogno chiamato futuro

Il mondo si catapulta nello spazio cosmico, la terra è invasa da straordinari alieni e i robot vivono accanto a noi come esseri normali. La Fantascienza è il futuro e la tecnologia, oltre le nostre stesse paure per il domani

Dal quando siamo venuti al mondo abbiamo guardato le stelle sognando, un giorno, di comprenderle, di poterle viverle e comprenderle. Con il passare dei secoli l’umanità ha fatto dei notevoli passi da gigante nell’astronomia riuscendo a mandare satelliti in orbita, macchinari in grado di andare  migliaia anni luce da noi per poter studiare dei pianeti inospitali alla vita umana, oppure della possibilità di vivere entro delle astronavi per dei mesi senza problemi.  Anche nel campo dell’ingegneria l’umanità si è evoluta riuscendo a creare dei piccoli robot che, ogni anno, assomigliano sempre di più all’uomo stesso, come accade anche nei film.

La fantascienza sono i nostri sogni, le nostre stesse speranze per il futuro come la conquista dello spazio o nel dare a cavi, costrutti artificiali un sentimento umano e non di macchina. Tale genere però racchiude anche le nostre paure e ansie per il nostro pianeta Terra, per l’eccesso d’inquinamento o per la comparsa dei temuti alieni per niente ospitali.

Noi però amiamo questo genere perché ci catapulta in mondi che noi non vedremmo mai ma che prima o poi potranno tramutarsi in realtà. Nel 1900 pensare di fare chiamate a lunga distanza oppure usare un computer che permettesse a tutto il mondo ci collegarsi sembrava fantascienza, come lo è per noi oggi il teletrasporto, ma chissà forse un giorno potremmo spostarsi nel mondo in un secondo.

Tipo di narrativa sorto nella seconda metà del sec. 19°, essenzialmente come genere avventuroso, che, a partire da ipotesi di carattere più o meno plausibilmente tecnico-scientifico e fingendone uno sviluppo lineare, descrive un presunto futuro prossimo o remoto della Terra; sviluppatasi anche nella cinematografia e nel fumetto, la fantascienza si è poi caratterizzata come evocazione ed elaborazione di idee ingegnose e inquietanti, spesso con riferimento agli assetti e ai rapporti sociali contemporanei, in scenarî in cui compaiono mondi extraterrestri, robot, catastrofi atomiche e naturali, mutazioni genetiche, viaggi in altre dimensioni, poteri paranormali 

cit. Vocaboloario Treccani 

Siamo dei sognatori, ed non è un caso che già nel 1902 nel mondo del cinema compare il primo cortometraggio fantascientifico: Le voyage dans la Lune di Georges Méliès. I primi esperimenti di questo genere hanno un carattere più avventuroso con elementi futuristici ed risultano indubbiamente opere interessanti ma la Fantascienza per lungo tempo ha avuto un grosso handicap: gli effetti speciali sono stati i suo tallone d’Achille che solo dal 2010 ha trovato una computer grafica realmente in grado di dare reale potenza alle storie e la possibilità agli sceneggiatori e registi di osare di più.

Con ciò non si vuole dire che la fantascienza pre-anni duemila non fosse ben fatta, anzi ci sono stati degli incredibili film che però oggi avrebbero avuto un sopporto maggiore dal punto di vista grafico e scenografico, benché opere come 2001:Odissea nello spazio sia perfetta così com’è.

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3 commenti

  1. Ciao! Come sempre complimenti x la recensione!! Non ho visto proprio tutti i film della lista, però avatar è un capolavoro!! Anche gattaca mi è piaciuto tantissimo e anche la vendetta dei Sith!!! Ma se devo essere sincera anche l’ultimo capitolo di star wars non mi è affatto dispiaciuto :-)! A.i. anche è un film molto bello! 2001 invece non sono ancora riuscita a vederlo tutto quindi sospendo il giudizio 🙂 ciao a presto!

  2. … in “1984” 2+2 non fa 4.

    Della tua lista non ho visto il numero 16. Womb per il resto visto tutto.
    Io inserirei ALIEN (il primo), “La donna nella luna” di Fritz Lang (che ti invito a vederlo per gli effetti speciali data 1929, fantastici), Prometheu, Arrival (tra gli ultimi), Contact e Humandroid, e l’ultimissimo visto, che non presenta difetti, “Rouge One” della saga Star Wars, e Star trek il futuro ha inizio … .
    E aggiungerei – appunto – anche, per l’inquietudine e la bravura dell’attore protagonista, “1984”.
    E “bagliori nel buio” dove gli incontri ravvicinati diventano diversi da quelli che hanno fatto sempre vedere.
    Avatar non riesco a considerarlo fantascienza lo metterei nei Fantasy.

    Bel posto da frequentare questo occhio del cineasta.

  3. Io metterei nella classifica:
    “Il Pianeta Proibito” (1956)
    “L’uomo bicentenario” (2000)

    Cio’ che non approvo di certa fantascienza cinematografica contemporanea e’ il troppo frequente cedere a scene truculente. Si’, lo capisco, ci sono esigenze cinematografiche, bisogna tenere lo spettatore attaccato alla poltrona fino all’ultimo….
    Ebbene, non e’ cosi’. Vorrei tanto dire basta di vedere soldati che uccidono, alieni orripilanti, la Terra continuamente minacciata e in pericolo di estinzione.

    Prendiamo invece questo romanzo: “Il villaggio dei fiori purpurei” di Clifford Simak. Gli alieni sono dei fiori intelligenti, che si diffondono nell’Universo attraverso il tempo invece che attraverso lo spazio. Sono buoni, socievoli, a volte ingenui, pronti ad aiutare e non a divorare. Ma e’ bellissimo! Non ho mai visto un regista che si sia impegnato a trasformare questo romanzo in un film. Eppure non ci sarebbe stato bisogno neanche di tanti effetti speciali. La vicenda si svolge in un tranquillo paesino.

    Ma prendiamo anche questo: “Qui si raccolgono le stelle” di Clifford Simak. C’e’ una piccola fattoria in campagna, con i vetri oscurati, impenetrabile agli agenti atmosferici e alle pallottole. Si dice che dentro vi abiti il fattore da quasi duecento anni, ma a vederlo dimostra poco piu’ di 40 anni. La fattoria e’ in realta’ una stazione di transito per il trasporto degli alieni da un mondo civilizzato all’altro. Gli alieni sono buoni, socievoli, a volte anche buffi, desiderano conoscere e sono in possesso di una civilta’ superiore che potrebbe ampiamente aiutare l’umanita’ della Terra se questa non fosse ancora troppo “giovane”. Ma ssi’ dai, e’ carino un tema del genere e non richiederebbe neanche tanti effetti speciali, si svolge quasi tutto all’interno dell’edificio della fattoria. Eppure anche questo romanzo e’ finito nel dimenticatoio.

    Infine voglio accennare agli autori di science fiction non americana. Ebbene si.
    “La Nebulosa di Andromeda” di Ivan Efremov. Un grande affresco fantascientifico sull’utopia del comunismo realizzato. Solo che la vicenda si svolge molti e molti secoli dopo il ventesimo della nostra era. Cio’ che non piacque ai dirigenti politici sovietici che ne vietarono la pubblicazione. Ritenevano infatti che il comunismo realizzato fosse il loro, e non quello di mille anni dopo. Perche’ il romanzo evidenzia assai chiaramente l’eccesso di razionalismo utilizzato dal sistema comunista nella gestione politica e sociale della popolazione. Un razionalismo asfissiante, che non lascia spazio alla creativita’ individuale. Questo romanzo costituisce tuttavia l’altra faccia della medaglia (quella positiva) del romanzo “1984” di George Orwell, dove invece il comunismo e’ diventato “Il Grande Fratello”, quella entita’ sempre presente che continuamente ti spia in ogni tua azione, tanto e’ vero che attraverso la televisione, che non si puo’ spegnere, i dirigenti spiano il comportamento privato dei cittadini. E’ vero, Orwell si riferiva al comunismo russo, ma dico io, che differenza c’e’ fra il Grande Fratello e le macchine della polizia ai nostri giorni che ti spiano mentre passi e non stanno neanche a fermarti, poi ti mandano la multa a casa: assicurazione scaduta, revisione scaduta,? …
    Di “1984” e’ stato fatto anche un film. Ma forse non ha avuto il successo sperato. Alla fine era la solita utopia negativa cui la fantascienza viene troppo spesso trascinata nella fase di conversione alla produzione cinematografica: o eccesso di truculenza e squartamenti, o eccesso di negativita’, per cui uno si alza dalla poltrona, alla fine del film, esclamando: “Ma quanto e’ bello questo nostro mondo! Bisogna che ci teniamo caro tutto quello che non abbiamo e quello che non avremo mai, perche’ l’alternativa potrebbe essere peggiore!.”

    Basta, mi fermo qui. Ovviamente ho espresso una mia opinione senza alcuna intenzione di attacchi personali a chicchessia. Questo ci tengo a precisarlo.

    Invece ho apprezzato la scelta di:
    incontri ravvicinati (tenero e commovente)
    avatar (un mondo alternativo alla nostra societa’ egoista e prepotente)
    matrix (il nostro mondo e’ una casqa di bambole, la realta’ e’ diversa)
    2001 odissea nello spazio (implicazioni filosofiche sul perche’ dell’esistenza umana)
    A.I. Intelligenza artificiale (uomini e robot. E se i robot diventassero …umani?)
    blade runner (ancora: uomini e robot. Chi e’ meno “umano”?)

    Sarebbe bello anche vedere un giorno degli approfondimenti sulla classifica da te indicata. Con commenti ed opinioni.

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