Ghosts (2020): Istanbul e i suoi fantasmi

I contenuti dell'articolo:

Ghosts

Genere: Dramma
Anno: 2020

Paese: Turchia, Francia, Qatar

Produzione: Heimatlos Films, MPM Film

Distribuzione: Con Un Pack Distribución

Durata: 90 min
Regia: Azra Deniz Okyay
Sceneggiatura: Azra Deniz Okyay
Fotografia: Baris Özbiçer
Montaggio: Ayris Alptekin
Musiche: Ekin Uzeltuzenci

Attori: Dilayda Günes, Beril Kayar, Nalan Kuruçim, Emrah Ozdemir

Trailer di Ghosts

Trama di Ghosts

A Istanbul, nel corso di una giornata in cui un sovraccarico di corrente minaccia l’intero paese, quattro personaggi incrociano le loro strade in un quartiere in fase di gentrificazione per la costruzione della “Nuova Turchia”: una madre il cui figlio è in carcere, una giovane ballerina, un’artista-attivista e un astuto e ambiguo intermediario. Le loro storie s’intrecciano durante un affare di droga. Un’opera prima affascinante, che offre un ritratto scomodo e impietoso della Turchia contemporanea.

Recensione di Ghosts

Confesso che ho dovuto cercare il significato di gentrificazione trovando la seguente definizione: sostantivo femminile – Trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni. Di tale definizione mi hanno colpito due aspetti riferibili al film: è un sostantivo femminile, come lo sguardo della regista, la giovane Azra Deniz Okyay, al suo lungometraggio d’esordio, già autrice di numerosi cortometraggi, che è tornata in Turchia dove ha sviluppato il suo percorso da cineasta dopo gli studi parigini. Un’ancora breve carriera che vanta già la vittoria, proprio quest’anno e con questo film, del premio alla settimana della critica del Festival di Venezia. Il secondo aspetto della definizione che mi ha colpito è come questa possa essere applicata all’interna nazione turca in conseguenza delle politiche di questi ultimi anni: un tentativo di trasformazione e di maquillage a uso e consumo di possibili acquirenti che copre e nasconde problematiche irrisolte e potenzialmente deflagranti.

Il film della Okyay si muove nella direzione di portare allo scoperto di ciò che si muove nell’oscurità, un sottobosco vivace, per lo più animato da donne che con tenacia, determinazione e un pizzico d’incoscienza si ostinano a contrastare il corso delle cose. Sono loro i fantasmi, le grandi protagoniste di questa storia, il vero motore dell’azione, che devono affrontare una lotta su due fronti: per il superamento della propria condizione sociale verso la realizzazione dei propri talenti e per il contro la cultura patriarcale che, nonostante tutto, rimane attaccata addosso e traspare in alcuni, significativi dialoghi. Esemplificativa in questo senso è una delle prime scene in cui il direttore d’albergo licenza in malo modo Didem (una delle protagoniste del film) e, allo stesso tempo, si aspetta che lei finisca il proprio lavoro prima di andarsene.

Dal punto di vista estetico Ghosts concede molto spazio e importanza all’ambiente periferico urbano nel quale è ambientata la storia, attraverso panoramiche circolari e split-screen che ne sottolineano il degrado e la fatiscenza soprattutto nelle scene con protagonista Rasit, un trafficante al servizio d’imprenditori senza scrupoli. Interessante è l’utilizzo di formati diversi, come le riprese con il telefonino che hanno la duplice funzione di fare da cerniera tra le storie dei diversi protagonisti e, allo stesso tempo, rendere il clima di continua repressione restituendo la sensazione di essere continuamente spiati. Dove il film rischia di perdere un po’ di efficacia è nell’utilizzo insistito della camera a mano e nella riproposizione di scene riprese da diversi punti di vista che, se da un lato accentua l’incrociarsi delle storie, non aggiunge nulla alla narrazione.

Il blackout imminente che fa da sfondo alla storia, infine, è una metafora perfetta dell’oscurantismo politico che il paese sta vivendo, una visione pessimistica della condizione del paese solo parzialmente riscattata dalla tenacia e la forza delle protagoniste, un messaggio di speranza per tutti quei fantasmi che si muovono nell’oscurità. Concludendo posso dire che Ghosts è un film coraggioso che affronta tematiche difficili combinando tecnica e originalità.

Note Positive

  • Tecnica efficace
  • Storia originale

Note Negative

  • Alcune riprese disorientanti
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