Hanged Man’s Revenge (2021): un richiamo all’horror letterario alla 21° edizione del Trieste Science+Fiction Festival

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Hanged Man’s Revenge

Titolo originale: Hanged Man’s Revenge

Anno: 2021

Paese: Italia

Genere: Animazione, horror

Durata: 3 min

Regia: Fabio Catalano, Alex Cattabriga, Matteo Ferrari

Sceneggiatura: Fabio Catalano, Alex Cattabriga, Matteo Ferrari

Musiche: Ruben Doda, Claudia Faenzi

Cortometraggio animato di genere horror, Hanged Man’s Revenge, per la regia di tre artisti italiani, è stato presentato alla 21° edizione del Trieste Science+Fiction Festival del 2021, il festival cinematografico italiano sul mondo della fantascienza.

Trama del corto Hanged Man’s Revenge

Cape Cod 1698. In una notte buia, il marinaio Edward vaga alla ricerca di una misteriosa nave abbandonata, oggetto di numerose leggende e storie riguardanti un immenso tesoro appartenuto al capitano Thomas Morgan e a una maledizione caduta su di esso.

Recensione del corto Hanged Man’s Revenge

Cortometraggio del 2021, realizzato in stop – motion (tecnica passo uno) dai giovanissimi registi Fabio Catalano, Alex Cattabriga e Matteo Ferrari, nonostante la sua breve durata, di soli tre minuti, cerca d’imprimersi nella mente dello spettatore cercando di coinvolgerlo e di suscitare orrore ai suoi occhi. In parte l’opera riesce nel suo intento, grazie a una tensione palpabile all’interno della narrazione, soprattutto da quando il protagonista Edward sale sulla nave. La regia, forse in maniera troppo didascalica, fa capire fin da subito che qualche evento nefasto accadrà al giovane marinaio, ma nonostante ciò il corto si lascia guardare con molto interesse. Hanged Man’s Revenge racchiude in se molti elementi dell’horror classico, in particolare sono ben visibili i riferimenti ai grandi maestri della letteratura dell’orrore dell’ottocento e novecento quali Edgar Allan Poe e H. P. Lovecraft.

Per quanto riguarda la tecnica non si può che apprezzare il modo in cui viene messo in scena il mostro marina con un ottimo design caratteristico, il quale richiama alla mente Cthulhu, creatura immaginaria nata dalla penna di H. P. Lovecraft. Ben fatta risulta anche la regia e soprattutto la colonna sonora di Ruben Doda e Claudia Faenzi in grado di donare il giusto tono all’opera in questione. Ben fatta è anche la tecnica d’animazione anche se in alcuni momenti si notano gli scarsi mezzi produttivi a disposizione per realizzare il cortometraggio.

Note positive

  • Ritmo
  • Colonna sonora
  • Design del mostro marino

Note negative

  • Anche se buona, in alcuni momenti l’animazione è un po’ calante
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