Hunger Games: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente (2023). Un prequel sottotono

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Trailer di Hunger Games – La Ballata dell’Usignolo e del Serpente

Trailer del film

Informzioni sul film e dove vederlo in streaming

Il film Hunger Games: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo pubblicato da Suzanne Collins nel 2020. La storia si presenta come un prequel degli avvenimenti che caratterizzano la saga principale della scrittrice, con protagonista un giovane Coriolanus Snow, figura misteriosa che diventerà nella vecchiaia il Presidente di Capitol City, nonché principale antagonista di Katniss Everdeen. 

Come per tre dei film precedenti della saga torna alla regia Francis Lawrence, portando di nuovo con sé il compositore americano James Newton Howard. Il film vanta un cast con attori di calibro elevato tra i quali Viola Davis, nei panni dell’inquietante personaggio della dottoressa Volumnia Gail, Peter Dinklage nel ruolo di Casca Highbottom e Jason Schwartzman, visto da poco in Asteroid City (Wes Anderson) che qui si trasforma in una prima versione di Lucretious Flickerman. Anche la giovane Rachel Zegler, co-protagonista del racconto nelle vesti del tributo Lucy Gray Baird, è un volto già conosciuto nel cinema degli ultimi anni: nel 2021 infatti era stata notata per la sua performance nel film West Side Story. Altra giovane attrice già conosciuta nel panorama hollywoodiano è Hunter Schafer, divenuta famosa per il suo ruolo nell’ acclamata serie americana Euphoria, che qui veste i panni di Tigris Snow, cugina di Coriolanus. A guidare il racconto con il suo personaggio è Tom Blyth, attore inglese ancora poco conosciuto ma che sembra già riservare ottime promesse.

Presentato in anteprima al Lucca Comics and Games il 5 novembre 2023, il film uscirà in sala il 15 novembre.

Trama di Hunger Games – La ballata dell’Usignolo e del Serpente

Hunger Games – La ballata dell’Usignolo e del Serpente racconta la storia di un giovane Coriolanus Snow e di cosa – e chi – lo ha portato a diventare il famoso tiranno di Panem nella vecchiaia. In occasione dei decimi Hunger Games le regole vengono cambiate e i giovani cadetti di Capitol City sono costretti a svolgere il ruolo di mentori per i tributi di ogni distretto. Coriolanus, indotto a una vita di miseria a causa della disgrazia vissuta in famiglia nel dopoguerra di Capitol City, vede l’occasione come il modo per poter rialzare il nome della sua casata e farla tornare a splendere come un tempo. Quando Snow scopre di essere il mentore del tributo femminile Lucy Gray Baird, del Distretto 12, tra i due comincia un rapporto di squadra e complicità con l’obiettivo di ottenere la sopravvivenza nel gioco per una e la fama a Capitol City per l’altro; a qualsiasi costo.

Coriolanus Snow e Lucy Grey Baird - Hunger Games La Ballata dell’Usignolo e del Serpente (2023)
Coriolanus Snow e Lucy Grey Baird – Hunger Games: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente (2023)

Recensione di Hunger Games – La ballata dell’Usignolo e del Serpente

Dopo l’annuncio del ritorno nei cinema del mondo immaginato da Suzanne Collins, l’anticipazione per la visione del nuovo film ha innalzato le aspettative al riguardo, tanto più avendo come protagonista una delle figure più controverse e misteriose dell’intera saga, ovvero il Presidente Snow. Quello che però Hunger Games – La ballata dell’Usignolo e del Serpente mostra allo spettatore è solo una pallida ripresa di una trilogia troppo forte per essere replicata allo stesso modo a otto anni di distanza, e in cui il senso di nostalgia per quel mondo distopico non basta a reggere l’intera pellicola.

Il nuovo film di Francis Lawrence cerca di unire tanti generi e storyline differenti in un unico racconto, mancando però di costruire una profondità e conoscenza dei suoi personaggi tale da far immergere lo spettatore nelle dinamiche che si susseguono nel corso del film. Diviso in tre capitoli principali il racconto si muove sotto il punto di vista del giovane Coriolanus Snow, che nel corso dei decimi Hunger Games compie una serie di scelte e azioni che saranno la base sulla quale si plasmerà la sua futura carriera politica, nonché il motivo del suo comportamento spietato.

Nonostante il primo capitolo cerchi di addentrarsi in un mondo sconosciuto per lo spettatore, ovvero quello della vita dentro Capitol City per i giovani cadetti dell’università, la costruzione del background del protagonista e dei personaggi che ruotano attorno a esso è fin troppo superficiale e data per scontato; molti dei temi che sembrano essere elementi centrali per lo sviluppo del pensiero di Snow e causa delle sue azioni discutibili (l’ottenimento del premio Plinth) si perdono nel corso della narrazione, in cui mano a mano subentrano altri aspetti prima non considerati.

Tom Blyth in un frame di HUNGER GAMES - la ballata dell'usignolo e del serpente
Tom Blyth in un frame di HUNGER GAMES – la ballata dell’usignolo e del serpente

Ne è la dimostrazione il cambio di tono nel secondo capitolo, tutto dedicato al momento dell’Arena. Invece di concentrare l’attenzione sulle strategie che Snow propone per i giochi e che rappresentano il punto di partenza di quelli che saranno i futuri Hunger Games, viene dedicato troppo screentime ai tributi e le loro strategie di sopravvivenza, personaggi sconosciuti che riproducono dinamiche di gioco fin troppo simili a quelle già viste nella saga principale.  Il film cambia nuovamente tono nell’ultimo capitolo, in cui il rapporto tra i due protagonisti sembra prendere il sopravvento, portando Snow a compiere una serie di scelte che dovrebbero essere dettate da un sentimento cresciuto nel corso della storia ma che fa fatica a emergere, sia per l’impostazione narrativa che per la recitazione più debole dei protagonisti.

Mentre quindi la prima parte del film sembra voler indagare i rapporti di potere all’interno di Capitol City, introducendo personaggi chiave del racconto come Volumnia Gail e Casca Highbottom, il tema più politico e sociale perde di importanza e viene proposto nel corso della pellicola solo attraverso brevi momenti secondari che non hanno agganci abbastanza forti con la trama principale. Questo spostamento continuo si riflette anche sul personaggio di Snow, una figura ibrida che non è mai veramente buona o cattiva, un personaggio che sembra compiere una serie di azioni in continua contraddizione tra loro e non permette allo spettatore di veder crescere in lui i semi di quello che sarà il Presidente spietato del futuro, se non negli ultimi minuti del film.

Frame di Hunger Games La Ballata dell’Usignolo e del Serpente (2023)
Frame di Hunger Games: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente (2023)

In conclusione

Hunger Games – La ballata dell’Usignolo e del Serpente si dimostra una pellicola con grande potenziale, grazie alla presenza di importanti attori e una cinematografia di qualità, supportata da una colonna sonora che accompagna bene il film. A mancare è la forza di una trama che sappia agganciare veramente lo spettatore.

Note positive:

  • Buona cinematografia;
  • Ottima recitazione dei personaggi “senior” più controversi e sfaccettati;
  • Una colonna sonora che accompagna bene i momenti più importanti della trama e crea una sinfonia che richiama le note della trilogia principale.

Note negative:

  • Un insieme di troppi generi che frammenta il racconto e fa perdere di vista il tema principale;
  • Una trama che da troppi aspetti per scontati, non riuscendo a raggiungere lo spettatore e farlo affezionare ai personaggi come dovrebbe;
  • Una lunghezza eccessiva della pellicola dovuta ad un approfondimento non necessario sul secondo capitolo dedicato all’arena;
  • Una racconto che segue uno schema troppo simile al franchise principale senza riuscire a creare la stessa atmosfera e attaccamento emotivo.
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