I magnifici 7 (2016): Il prezzo del sacrificio e la forza della giustizia per guadagnarsi la libertà

Magnifici 7:

Titolo originale: The Magnificent Seven

Anno: 2016

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: western, azione

Produzione: Columbia pictures

Distribuzione: Warner Bros.

Durata: 132 minuti

Regia: Antoine Fuqua

Sceneggiatura: Richard Wenk, Nic Pizzolato

Fotografia: Mauro Fiore

Montaggio: John Refoua

Musiche: James Horner

Attori: Denzel Washington, Haley Bennett, Vincent D’Onofrio, Chris Pratt, Peter Sarsgaard, Ethan Hawke

Trailer de I Magnifici 7

Trama i Magnifici 7

Nel periodo di fine ottocento, il paesino del West di nome Rose Creek, viene perseguitato dai sicari dell’affarista senza scrupoli Bartholomew Bogue, allo scopo di cacciare tutti gli abitanti per poter ricavare dalla cittadina, il potenziale oro presente nel sottosuolo. Un giorno Bogue, arrivato sul posto, per dare una lezione ai cittadini inermi, decide di dar fuoco alla chiesa, ultimo baluardo di speranza per gli innocenti e di massacrare alcuni abitanti per dare la lezione al resto delle persone, ricordando ai sopravvissuti, che se non venderanno per pochi soldi i loro appezzamenti di terreno, verrano trucidati tutti senza pietà. Da quel momento in poi, gli abitanti stanchi dell’oppressione continua, decidono di ribellarsi. A capo di questa rivolta c è Emma Cullen (Haley Bennet), una giovane e coraggiosa donna rimasta vedova degli attacchi barbari, che prende coraggio e decide di avventurarsi negli altri villaggi limitrofi, alla ricerca di cowboy da reclutare per difendere la propria cittadina dalle avvisaglie nemiche. Un giorno Emma incontra Sam Chilsom ( Denzel Washington), un delegato di giustizia, implorandolo tramite una lauda ricompensa, di reclutare per la causa, più mercenari possibili. Inizialmente poco restio, capendo la gravità della situazione Chilsom decide di partecipare alla causa. Grazie ad una ricerca fortunata nel vecchio West, Sam ed Emma riescono a reclutare 6 volontari, di cui tra essi un veterano di guerra e il suo alleato cinese, l’esploratore, il messicano, il Comanche e il giocatore d’azzardo. Arrivati tutti insieme a Rose Creek, i sette mercenari si scontrano con un gruppo di sceriffi di Bogue, annientandoli e liberando momentaneamente la città. Durante il breve periodo di pace cittadina, i sette mercenari fiancheggiati da Emma, addestreranno a difendersi e a combattere, gli abitanti rimasti, in vista del giorno fatidico dello scontro. Quando giunge il momento della battaglia, gli abitanti, Emma, Sam insieme ai sei cowboy, sono pronti a combattere epicamente e con coraggio contro Bogue e i suoi banditi, per riprendersi la libertà che meritano come umani e come popolo.

Una scena del film

Recensione I Magnifici 7

Vallate e distese che non trovano mai fine, in quelle lande desolate del selvaggio West, vediamo prendere vita questa nuova versione remake del famigerato film del 1960 I Magnifici sette diretto da John Sturges. Una novità interessante al riguardo, vede queste due pellicole omologhe, aver preso spunto nella loro idea, dall’opera magna che fu di Akira Kurosawa nel lontano 1954 nota come “I Sette Samurai“, uno dei primi film nel cinema a utilizzare una trama, dove al suo centro vedeva come espediente narrativo, quello del reclutamento di un gruppo di persone, al fine di raggiungere un determinato scopo. Riuscire a emulare o meglio superare un film come I Magnifici Sette che all’epoca ebbe cosi tanta acclamazione, per Antoine Fuqua con la sua pellicola, non è stato certo facile. Ma grazie alla sua bravura e alla sapiente gestione dell’azione, il regista di Pittsburgh riesce a reinventare il classico Western che tutti conosciamo, improntando la scena su di un intrattenimento carismatico e spassoso, riuscendo così a non sfociare mai nel chiassoso banalismo.

Il prodotto audiovisivo che ne vien fuori, esalta le tematiche e il concetto di mitizzazione del classico film Western, portando però dalla sua parte un racconto, che vede come forza un centrato dinamismo e uno stare al passo con i tempi. L’idea di far incontrare la tradizione con l’attualità, porta come intelligente risultato, quello di un Blockbuster leggero e moderno, che nel suo intento vuole adattarsi anche a una fascia di pubblico più invogliata dal genere. Non può mancare inoltre nel film, come già visto nelle pellicole precedenti di Fuqua, il suo forte senso di epica e giustizia, che riesce ad adattare magnificamente all’azione, portando lo spettatore a esultare quando qualche torto o il male viene sopraffatto in modo eroico dal bene.

Gli elogi e i riferimenti ai vecchi maestri del passato, non potevano di certo non essere presenti. Ne è un esempio l’inizio del film, dove con audacia e maestria, a ricordare le poetica di Sergio Leone, Fuqua riprende l’immagine dei caldi e sabbiosi deserti del West, dove i volti sporchi dei lavoratori sfruttati per pochi spiccioli, fanno da cornice a un quadro tipico di una pellicola d’altri tempi. Ma non solo, anche nelle sequenze successive possiamo notare come l’arte d’imitare non possa altro che portare, se utilizzata con efficacia e originalità, a buoni propositi. E parliamo delle inquadrature in primi piani stretti sui protagonisti Chilsom (Denzel Washington) e Faraday (Chris Pratt), con la luce denaturata che fa spazio all’ombra, rimandano alla mente un grande mito del cinema classico Western come Clint Eastwood. Ma ben presto ci accorgeremo, che entrambi, per dei loro personali motivi, si distaccheranno in modo netto dal personaggio che invece aveva creato Sergio Leone intorno a Clint Eastwood, portando lo spettatore a chiedersi perché si comportino in quel modo. Ed è proprio qui che verte il difetto del film, nei protagonisti, così diversi nelle caratteristiche non se ne erano mai visti. Ognuno ha un determinato motivo per il quale decide di partecipare alla realizzazione di questa vendetta, per difendere una popolazione inerme, senza i quali non potrebbe sopravvivere. Motivi che però non vengono ben sottolineati e specificati, tranne che nel personaggio di Chilsom, il quale essendo un esecutore giudiziario e dovendo far rispettare la legge, ha il compito morale di riportare l’ordine e l’equilibrio dove non c’è. Il personaggio di Emma (Heley Bennet), è sicuramente quello più interessante, non solo per la bellezza dell’attrice che la interpreta, ma anche per il suo ruolo energico di donna, che cerca di lottare in un mondo misogino come quello del West, per far prevalere la sua parola, spesso sopravvalutata. Quindi la ragazza grazie al lutto subito, essendo rimasta vedova del marito, per mano del nemico, non si tira giù, anzi decide di propria volontà ed a proprie spese di assoldare una squadra e di combatterci insieme, in nome del bene e della giustizia, per se stessa e per la propria gente.

Una scena de I Magnifici 7 (2016)

L’ultimo grande lavoro di James Horner

Spesso si dice che dietro un grande film, c’è solo il nome di un regista o di qualche grande attore, fortunatamente non è sempre così. E questo discorso vale per le pellicole a cui ha lavorato James Horner, un compositore di enorme talento, che ci ha lasciati per un incidente proprio pochi mesi dopo aver finito il lavoro sul film. Grazie alla propria musica, Horner ha permesso a film già importanti, di divenire leggendari e ricordati da tutti nei secoli successivi, per la maestosità e gli eroici temi, che sanno emozionare e dare uno slancio di eroismo ed epicità, elementi necessari in un mondo piatto e dove la diseguaglianza prende il sopravvento. Riprendendo alcuni temi della musica del film originale, il compositore ha saputo ridare quella tensione e potenza nei momenti in cui serviva, desandole con silenzi e musiche soavi tipiche della pace e libertà, come quando i vendicatori liberano il paesino o alla fine del film. Di grande nota le tracce ” Seven Riders” e “Seven Angels of Vengeance”, intente sempre a sottolineare la maestosità dell’azione, il coraggio del sacrificio, la paura e infine l’eroica liberazione.

Una traccia della colonna sonora del film

Note Positive

  • Il personaggio di Emma
  • La regia
  • La colonna sonora
  • L’idea e la rappresentazione della giustizia nel film

Note negative

  • La sceneggiatura nella parte centrale del film
  • Le motivazione poco comprensibili nei personaggi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.