I segreti di Twin Peaks 2: Come distruggere un capolavoro

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I segreti di Twin Peaks 2 locandina

I segreti di Twin Peaks 2

Titolo originale: Twin Peaks

Anno: 1991

Paese: Stati Uniti

Genere: poliziesco

Casa di Produzione: ABC

Ideatore: David LynchMark Frost

Soggetto: David Lynch, Mark Frost

Stagione: 2

Episodi: 22

Attori: Kyle MacLachlan, Sheryl LeeMichael Ontkean, Ray WiseLara Flynn BoyleJames Marshall, Dana Ashbrook, Eric DaRe, Sherilyn Fenn, Richard Beymer, Piper Laurie, Jack Nance, Joan Chen, David Lynch

Riassunto di Twin Peaks prima 1×08

Trama de I Segreti di Twin Peaks 2

Nell’ultima scena della prima stagione abbiamo assistito al tentato omicidio di Dale Cooper, a cui è stato sparato all’interno della sua stanza d’albergo. La prima puntata Che il Gigante sia con te (di durata 94 minuti, esattamente come il pilot della serie) va ad assumere una connotazione spirituale con l’uomo semi – dissanguato e ferito che ha una strana visione. L’agente dell’FBI vede un gigante all’interno della camera che gli va a fornire tre indizi su cui poter indagare:

Gigante: Sono qui per dirti tre cose. Se io te le dico e queste si avverano, allora mi crederai?

Cooper:  Tu chi sei?

Gigante: Considerami un tuo amico.

Cooper: Da dove sei venuto?

Gigante: La domanda giusta è: “Dove sei giunto tu fino ad ora?”. La prima cosa che ti devo dire è: c’è un uomo chiuso in un sacco che sorride.

Cooper: Un uomo in un sacco che sorride…

Gigante: La seconda cosa è: i gufi non sono quello che sembrano. La terza cosa è: senza medicine lui è perduto.

Cooper: Ma che significa tutto questo?

Gigante: Non mi è permesso di dire altro adesso? Dammi il tuo anello. Te lo renderò solo quando queste tre cose si saranno avverate. [gli sfila l’anello dal mignolo sinistro] Noi vogliamo aiutarti.

Cooper: “Noi” chi?

Gigante: Un’ultima cosa: Leo è stato chiuso dentro un cavallo affamato. C’è un indizio nella casa di Leo. Hai urgente bisogno delle cure di un dottore.

I Segreti di Twin Peaks 2×01

In seguito Ronette Pulasky si risveglia dal coma e Cooper gli va a mostrare l’identikit dell’uomo dai capelli lunghi che sia lui che la madre di Laura hanno visto. La giovane alla vista di quell’immagine ha un attacco di panico che la porta a urlare di terrore. L’immagine in seguito verrà mostrata a Leland Palmer che asserirà di conoscere quell’individuo e di averlo visto varie volte, quando ancora era un bambino. In tutto ciò il passato di Dale Cooper incomincia a venire a galla: il suo compagnio di FBI, Windom Earle, rinchiuso in manicomio, è scappato e di lui ci sono perse ogni traccia.

Nel frattempo Donna sostituisce nella consegna di pasti a domicilio l’amica defunta facendo la conoscenza di Mrs. Tremond una strana anziana che vive insieme al nipotino dotato di strani poteri. Nel frattempo Audrey scopre delle informazioni sulla doppia vita di Laura nell’One Eyes Jacks, ma nella ricerca della verità andrà incontro al pericolo e solo la sua fiamma Cooper potrà salvarla.

Recensione de I segreti di Twin Peaks 2

L’ABC presentò per due stagioni una serie televisiva ideata da David Lynch e Mark Frost dal 1990 al 1991, composta rispettivamente da 8 e da 22 puntate. L’ABC voleva mantenere la sua supremazia nella televisione mondiale così, il suo direttore Brandon Stoddard, trovandosi davanti un materiale rivoluzionario per l’epoca, accettò la sfida. L’opera che veniva alla luce era una sorta di poliziesco, una parodia della soap opera con sfumature sul genere horror tendente al sovrannaturale. La prima stagione ebbe un attimo successo di pubblico e le persone si domandavano  continuamente “Chi ha ucciso Laura Palmer?”.

In un immenso caos di intrighi e di sogni stravaganti di Cooper, come quello del nano che danza nella red room, il pubblico viene sia catturato che smarrito non trovando nessuna risposta, ma soltanto maggior mistero e complicazione nel corso degli eventi narrati (caratteristiche riscontrabili in gran parte dei lavori di Lynch), ma il giocattolo creato dal duo Frost Lynch così perfetto ed equilibrato nelle sue atmosfere innovative durò poco, andando, pian piano, a perdersi e a smarrirsi nella seconda stagione, divenendo una mera ombra di quello che avevamo conosciuto nei primi otto episodi.

La seconda stagione si contrappone in momenti di pura genialità visiva e di grande sceneggiatura a grossolani errori di scrittura e di percorsi narrattivi che sono andati a distruggere lo show, causando una perdita costante di pubblico e, infine, a certificare la cancellazione della serie da parte dell’emittente ABC nonostante la stagione possedesse un terrificante finale apertissimo e inconcludente per la completezza narrativa. Questa recensione andrà a osservare i veri problemi che si nascondono sulla rovina stessa di una delle serie tv più amate di sempre.

La serie riprende nel 2017 con un revival sempre realizzato dagli ideatori dello show, questa volta creato per Showtime.

Analisi de I Segreti di Twin Peaks 2

La seconda stagione come abbiamo visto riparte esattamente dove eravamo rimasti rimettendo lo spettatore all’interno del mistero su Laura Palmer. Fin dal primo episodio e man mano che lo show continuerà nella sua drammaturgia il duo, Lynch e Frost, ci conduce all’interno di un viaggio introspettivo e spirituale, in cui i fenomeni mistici saranno sempre più presenti, sia con i sogni di Cooper ma anche attraverso il personaggio di Miker, di Bob e infine dal Maggiore Briggs, interpretato magistralmente da  Don S. Davis, che si occupa di ricerche ufologiche. La seconda stagione, nelle prime puntate, ricerca propriamente l’elemento mistico e spirituale cosmico che diviene qui un elemento fondamentale all’interno de I segreti di Twin Peaks, come possiamo sentire già dall’incipit di questa stagione:

Salve ancora. Puoi vedere attraverso un muro? Puoi vedere attraverso la pelle umana? I raggi X vedono attraverso oggetti solidi, o cosiddetti solidi. Ci sono cose nella vita che esistono, ma i nostri occhi non possono vederle. Hai mai visto qualcosa di sorprendente che altri non possono vedere? Perché certe cose si celano a noi? La vita è un puzzle? Sono piena di domande. 

Signora Ceppo – I segreti di Twin Peaks

La storia del resto si mantiene, come visionario e stile, identica alla prima ma cade nella costruzione degli eventi e, probabilmente, in un eccessivo numero di puntate visto che già a metà stagione scopriamo l’identità del killer. Le vicende trattate dopo questo svelamento si dimostrano noiose e controproducenti per il percorso di formazione dei personaggi che inizieranno a possedere timeline non interessanti, dimostrando scarsità di idee creative, ad esempio evidente che Donna e James Hurley non hanno più niente da raccontare ma, nonostante ciò, divengono il perno centrale della serie come la stessa Audrey Horne, che nonostante l’ottima interpretazione di Sherilyn Fenn, man mano, la narrazione procede, perde spessore e interesse. In tutto ciò però abbiamo alcuni elementi geniali come la creazione di due mondi: la loggia nera e la loggia bianca e della mitologia dietro a questa.

Solo nel finale, pur con tutti i problemi del caso la serie si risolleva con uno dei migliori finali di sempre, che immette nello spettatore una enorme curiosità nel continuare a scoprire gli eventi.

La colpa dell’AMC e poi degli sceneggiatori

La seconda serie inizialmente procedette benone e sui ritmi di quella trascorsa, ma ovviamente, contro il volere degli ideatori della serie, che lavorando ogni giorno al loro progetto sapevano benissimo cosa dovevamo fare per mantenere la storia su un buon livello, i produttori decisero che, dopo qualche puntata, si doveva subito scoprire l’omicida di Laura Palmer. L’errore fu irrimediabile, la serie dopo quella puntata ebbe un forte  calo d’Auditel fino a quando le ultime puntate vennero prima non trasmesse, e poi sparpagliate nei mesi.

Il pubblico che segui le ultime vicende della saga non era nemmeno 1/3 di quelli che avevano seguito il pilot. Un flop colossale. Lynch si pronunciò in questo modo:

È un’assurdità che questo sia potuto succedere. […] C’era spazio per tantissimi altri misteri. Ma quel mistero era sacro, teneva in piedi tutti gli altri. Era l’albero e gli altri erano i rami. È, come ho detto, una tristezza

La serie doveva avere una terza stagione (se uno vede il finale comprende che era necessaria) ma a causa proprio di questo allontanamento del pubblico dallo show, l’ABC annullò il seguito. Tutto ruota intorno al consenso del pubblico, tutto deve essere indirizzato alla massa, tutto deve essere per il business, il re Auditel comanda: se la fiction TV non ottiene seguito, anche se interessante, non troverà spazio nel palinsesto. Dunque l’AMC nella sua folla idea di svelare il colpevole ha distrutto lo show e lo stesso David Lynch ha velocizzato il processo di decadimento della storia decidendo di allontanarsi totalmente della creazione narrativa di molteplici episodi della seconda stagione dove tutto pare essere ricaduto sulla testa del povero Frost che ha cercato di portare la barca a riva senza affondare, ma in verità è stato esclusivamente il regista di Velluto Blu a creare un finale soddisfacente nonostante tutti i suoi problemi.

Il finale de I segreti di Twin Peaks

La Loggia Nera è il luogo in cui fa parte la red room, definita dal nano ballerino (uno dei personaggi più stravaganti della televisione) la stanza d’aspetto. Uno si domanda <<D’aspetto per cosa?>> la mia risposta << Verso l’inferno, ovvero la Loggia Nera>>

Cooper per motivi sentimentali, più che d’indagini, è costretto a entrare in questo luogo infernale dove incontra tutti i personaggi che ha visto nei suoi sogni e nelle sue apparizioni. Questo è un luogo che non segue regole terrene, non segue le classiche regole di tempo e di spazio, ma è un’altra dimensione, una dimensione extra-fisica. Un luogo che sta oltre la vita e oltre la morte. Qui il detective entrerà dentro un mondo folle in cui farà la comparsa il suo stesso doppione, doppelgänger, che lo inseguirà per le strade infinite della loggia in cui rivedrà anche molti personaggi da lui conosciuti come Gigante, Laura Palmer, Maddy Ferguson, Leland Palmer, Caroline, Annie, Bob.

Cooper, non sappiamo come, riuscirà a uscire dalla Loggia insieme ad Annie ( uno dei personaggi di peggior fattura dello show). Il detective alla fine si risveglierà nella sua camera e una volta andato in bagno lo spettatore, grazie allo specchio e ad una scena d’impatto, scoprirà che Cooper non è mai scappato dalla Red Rom, ma ora dentro di lui c’è Bob.

Note positive

  • Prime puntate
  • Il finale
  • Interpretazioni

Note negative

  • La struttura della stagione
  • La parte centrale
  • La storia riguardante Donna e James
  • Il personaggio di Annie e Windom Earle

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Un commento

  1. Pienamente d’accordo sulla recensione ma assicuriamoci di conoscere le basi della sintassi e della grammatica prima di improvvisarci blogger.

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