Il cinema diviene sovversivo: Il Cinema d’avanguardia

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Con un cinema narrativo appena nato e al suo inizio di sviluppo creativo ecco che il mondo del cinema viene scosso dà una rinnovata verve anticonformista europea in cui molti artisti, pittori, letterati, musicisti e attori divennero dei pionieri nel trasportare la settima arte entro nuovi aspetti visivi riprendendo la filosofia stessa di Méliès in cui è il visivo che conta e non la drammaturgia, distanziandosi dunque dal modello americano industriale. Questi artisti avevano la concezione che il cinema non fosse uno spettacolo ma un arte e in essa la fotografia fosse l’elemento più importante di tutto, ricollegandola al concetto stesso di dipinto. Il cinema venne prediletto come forma di sperimentazione artistica esclusivamente per la sua giovanissima età e la sua forza di poter racchiudere in sé tutte le altre arti esistenti, dalla musica al teatro passando per la poesia e la pittura.

Le avanguardie europee fanno loro la cultura del loro tempo in cui la società stava diventando una macchina vivente piena di nuovi lussi e tecnologie sconosciute fino ad allora come i mezzi meccanici di trasporto e l’elettricità che andarono a trasformare il mondo circostante. Questi filosofi autori videro un rinnovamento sociale e sperimentarono su di loro il sogno della macchina, in cui lo stesso corpo e perfino gli occhi potevano essere considerati come delle macchine stesse. È giusto asserire che questi artisti possiedono un nuovo sguardo sul mondo esterno mutato anche dà una maggior velocità di trasporto nella vita e di possibilità di osservare gli ambienti da posti completamente divergenti ottenendo esperienze diverse: così poterono osservare il panorama da una montagna oppure scrutarlo da un aereo e da un treno e l’esperienza vissuta risulta totalmente divergente come lo diverrà lo sguardo della macchina che si andrà a concentrare su elementi divergenti dal cinema classico americano. In questo cambiamento visivo importanti risultano: Filippo Tommaso Marinetti, fondatore in italia del movimento futurista, oppure Anton Giulio Bragaglia e Balla, mentre al di fuori dell’Italia troviamo come massimi esponenti di questa nuova corrente poetica Viktor Šklovskij, Vertov, Eizenštein, Pudovkin, Dovženko, FBéla Balázs, Carl Theodor Dreyer oppure in Germania troviamo i grandi esponenti Fritz Lang e Friedrich Wilhelm Murnau, seppur andarono ad unire il racconto allo stile avanguardistico.

Questi filoni cinematografici sviluppatosi maggiormente in Italia, Francia e nella Russia socialista e successivamente in Germania andavano contro la nascente industria cinematografia e alla commercialità filmica, preferendo distruggere e frantumare tutti i modelli e le regole basilari del cinema stesso a favore di una frammentazione narrativa priva di qualsiasi diegesi coerente ma dove la macchina da presa può andare a spostarsi nello spazio e nel tempo come preferisce lasciando lo stesso pubblico spiazzato su ciò che vede; il tutto è orientato verso una rottura totale della sequenza narrativa classica in cui si denota come non sia il racconto al centro del tutto ma l’aspetto visuale d’esperienza, di poesia e d’emozione. I movimenti presero il nome di Futurismo, in Italia, Il cinema russo d’avanguardia, ovviamente in Russia, mentre in Francia nacquero varie correnti cinematografiche com il Cinema cubista, il Cinema dadaista e il Cinema surrealista, come in Germania dove prese piede il  Cinema astratto e quello espressionista

I nuovi registi risultano totalmente liberi da ogni pressione sociale andando a mostrare tutto ciò che desiderano e vogliono, in questa ottica trovano all’interno di questi filmati un’aspetto erotico – corporeo e di brutalità spaventosa andando a impressionare il pubblico con le loro visioni proibiti e censurate nel cinema tradizionale. Il tutto viene ottenuto attraverso un’importante ricerca tecnica collegata all’idea di macchina andando a sperimentare nuovi modi narrativi per poter giungere all’inconscio stesso dello spettatore e per fare ciò hanno condotto il montaggio visivo su nuovi lidi fin qui inesplorati e che hanno avuto un importante peso nella carriera cinematografica di molti registi moderni, uno dei quali David Lynch.

Dal punto di vista prettamente storico il cinema muto d’avanguardia giunge dal 1909 fino al 1929, ed è situato esclusivamente in Europa e in Giappone e in Scandinavia. Il Giappone riuscì a mostrare un cinema simile a quello europeo grazie alla sua forza e potenza industriale che risultava simile dal punto di vista evolutivo a quella degli altri paesi industrializzati, non a caso grazie ad autori come Yasunari Kawabata e Riichi Yokomits rintracciamo molti lungometraggi interessanti interni a questa nazione. La nascita però della corrente d’avanguardia si deve al cinema italiano che attraverso il movimento futurista e con il manifesto futurista del 1909 decretò i nuovi lidi artistici da seguire e venne ripresa e sviluppato nei migliori dei mondi dagli alti paesi dando vita a Metropolis (1926) in Germania oppure Il Gabinetto del Dottor Caligari (1919).

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