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Inferno dantesco animato
Anno: 2013
Paese: Italia, Stati Uniti d’America
Genere: Animazione, Fantasy
Durata: 39 min
Casa di produzione: Gotimna Productions
Prodotto da: Boris Acosta, Franco Nero
Regia: Boris Acosta
Montaggio: Angelo Acosta
Musiche: Aldo De Tata
Voci: Franco Nero, Vittorio Gassman, Arnoldo Foà
Trama di Inferno Dantesco Animato
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!”
CIT. DANTE ALIGHIERI (VITTORIO GASSMAN)
Il poeta fiorentino Dante Alighieri smarrisce la via in una selva oscura, allegoria del peccato, e la sua ricerca della salvezza viene bruscamente interrotta da tre fiere sanguinarie (un leone, una lince e una lupa) che gli bloccano la strada. Beatrice scende sino al Limbo dalla Candida Rosa del Paradiso per chiedere al poeta Virgilio di andare in soccorso di Dante, e guidarlo attraverso Inferno e Purgatorio. Il film descrive la discesa agli inferi di Dante e Virgilio sino all’uscita nel Purgatorio.

Recensione di Inferno Dantesco Animato
“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.”
CIT. LA PORTA DELL’INFERNO
La passione di Boris Acosta per La Divina Commedia ha origini antiche. Il primo film del regista sul tema fu Dante’s Inferno – Abandon All Hopes, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2010 e in molte altre rassegne dedicate al cinema fantastico, dove ha riscosso un grande plauso. Questo corto di 42 minuti mescolava frammenti del film muto Inferno (1911) con le celeberrime illustrazioni di Gustav Dorè, e il suo successo internazionale non solo ha ispirato dichiaratamente l’uso del bianco e nero di The Artist, ma ha stimolato Acosta a tornare sull’argomento dantesco in più occasioni.
Inferno dantesco animato nasce quasi per caso, con un budget esiguo e l’intenzione del regista di allenarsi con l’animazione a colori in vista del più ampio documentario Dante’s Hell. Se nel film precedente a prendere vita erano gli impressionanti disegni di Dorè, in questo caso Boris Acosta guarda al lavoro artistico di Dino Di Durante, una collezione di circa 70 dipinti animati e montati sino a raggiungere la durata di trentanove minuti, con la voce di Vittorio Gassman (Eric Roberts in lingua inglese) nel ruolo di Dante e Franco Nero a fare da narratore.

Analisi di Inferno Dantesco Animato
“Salimmo sù, el primo e io secondo, tanto ch’i’ vidi de le cose belle che porta ’l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle.“
CIT. DANTE ALIGHIERI (VITTORIO GASSMAN)
Ispirato come da titolo alla prima cantica del più celebre poema in lingua italiana di sempre (composto tra il 1304 e il 1321), Inferno dantesco animato è una trasposizione in tecnica mista che trasuda tutta la passione del suo regista per l’opera fiorentina, ma non riesce a celare la sua natura di prodotto a basso costo, realizzato in gran fretta. Sorvolando sugli innumerevoli personaggi ed eventi significativi tagliati via dalla narrazione (la cui mancanza svilisce la potenza del verso dantesco, annullandone anche la sua marcata dimensione politica), è un pessimo film d’animazione che intacca appena lo sfaccettato immaginario medievale di partenza senza approfondirlo, annoiando così sia gli studenti di letteratura che tutti quegli spettatori ignari di chi sia Alighieri.
Stendiamo un velo pietoso sul comparto visivo, privo di studio alcuno sulla prospettiva e basato su tecniche di disegno e animazioni rozze e prive di fascino, in un fiacco scimmiottamento della pittura d’epoca che su schermo non può che risultare ridicolo.

NOTE POTISIVE
- Nessuna.
NOTE NEGATIVE
- La mediocrità del comparto estetico.
- L’assenza di ritmo.
- L’assoluta mancanza di contesto storico e politico tipico del verso di Dante.