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Inseparabili
Titolo originale: Dead Ringers
Anno: 1988
Nazione: Canada, Stati Uniti d’America
Genere: Drammatico, Thriller
Casa di produzione: Rank Organisation
Distribuzione italiana: Medusa Distribuzione
Durata: 1h 56min
Regia: David Cronenberg
Sceneggiatura: David Cronenberg, Norman Snider, Bari Wood
Fotografia: Peter Suschitzky
Montaggio: Ronald Sanders
Musiche: Howard Shore
Attori: Jeremy Irons, Geneviève Bujold, Heidi Von Palleske
Il film “Inseparabili” diretto da David Cronenberg, è tratto da un romanzo di Bari Wood e vede come assoluto protagonista Jeremy Irons, nei panni di due gemelli monozigoti. Sono i primi esperimenti per il controllo computerizzato della fotografia, così da far comparire nella stessa inquadratura lo stesso attore nelle sembianze di due persone differenti ma identiche. Costato 13 milioni di dollari, non ottiene un gran successo di pubblico e tra la sua immensa filmografia risulta essere uno dei minori, ma comunque imprescindibile per capire la poetica di un autore crudo e intenso.
Trama di Inseparabili
Due gemelli monozigoti di nome Beverly ed Elliot, sono due affermati ginecologi nel campo della medicina che fin da bambini amano scambiarsi di tutto. Da adulti arrivano perfino a dividersi le avventure sessuali con l’altro sesso. L’incontro con un’attrice di nome Claire mette in dubbio la relazione fra fratelli. L’amore che Beverly nutre per la donna mina la sua stabilità mentale e fisica, coinvolgendo sempre di più il fratello Elliot, il quale si sente profondamente legato al suo gemello.

Recensione di “Inseparabili”
Il regista è interessato a esplorare il concetto di corpo, e in questo particolare caso il corpo femminile, come metafora di un corpo che genera corpo e crea un corpo nuovo. Viene ripercorsa la vita di due gemelli e di come siano legati tra loro, non tanto a livello mentale, i quali si rivelano essere alquanto diversi con due caratteri opposti, uno più dolce e calmo e l’altro più furbo e meschino. Il legame, dice Cronenberg, è dato maggiormente dal corpo, parlando più a un livello materiale, nati dallo stesso grembo, per questa ragione i protagonisti sentono quasi la necessità di vivere eternamente uniti fino alla fine. Come se l’unione dei corpi fosse la scusa del loro rapporto costante, comunque vada la vita.
Il film sviscera una tecnologia avanzata che pretende di mutare l’essere umano a proprio piacimento, e di comandarlo. Una tecnologia che tenta di modificare il presente e di modellarlo come si vuole. Ciò porta l’uomo a una catastrofe annunciata, che con tutti i suoi limiti cade di fronte a una macchina che avanza. Nulla è sicuro nei film di Cronenberg, il pericolo è sempre dietro l’angolo, le cose non vanno mai bene ma sussiste un pessimismo cosmico che aleggia per tutta la visione. Personaggi deboli, incapaci di dominare una tecnica superiore, di cui il corpo subisce la più grande mutazione.

Il sesso è un altro aspetto che padroneggia in questo film, attraverso i rapporti sessuali, che avvengono con la protagonista femminile. Un sesso sempre molto forte e pulsionale, mai romantico nei film del regista ma portato a un livello estremo, per delineare una società altamente esaltata, che dal sesso parte per costruire le sue fondamenta. Un’esaltazione in tutto e per tutto in cui i momenti di serenità emotiva e di benessere mentale vengono trascurati a favore di un’esaltazione tecnologica che modifica gli animi delle persone, le quali puntano a esaltare ogni emozione e a estremizzare i loro comportamenti. Comportamenti asserviti a un mondo tecnologico non interessato al progredire dei sentimenti umani ma solo a un suo sviluppo continuo. L’uomo viene assorbito completamente da una tecnica che lo trasforma in un automa, distaccato dalle emozioni e attratto solo da una produzione incessante. Quello che più spaventa nei film di Cronenberg è appunto una trasformazione corporale, primo oggetto di cambiamento visibile nell’uomo, di cui gli effetti peggiori si rivedono nella testa e infatti molto spesso i suoi personaggi impazziscono e danno completamente di matto. Partono in una data maniera e cambiano forma e aspetto nel corso della storia, dovute a tutte le influenze negative che esistono nella società.

In conclusione
Il film è ben realizzato e racchiude al suo interno le tematiche care al regista. L’unico punto debole, se vogliamo essere pignoli, rimane una storia che in alcuni momenti si trascina più del dovuto e questo fa in modo che l’opera perda la sua direzione. A livello estetico e visivo è comunque perfetto, confermando il talento di Cronenberg. La fotografia e la scenografia sono eccellenti così come la recitazione risulta essere unica, grazie all’attore Jeremy Irons, il quale riesce a interpretare ben due ruoli differenti nello stesso momento.
Note Positive
- Ottima Recitazione
- Regia e fotografia perfetta
- Buon messaggio di fondo
- Buona tensione
Note Negative
- In alcuni momenti la storia cede