Inside Out (2015): l’importanza delle emozioni

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Trailer di Inside Out

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Inside Out, il 15º lungometraggio d’animazione della Pixar, è stato portato alla vita grazie all’eclettica genialità di Pete Docter, noto per il suo coinvolgimento in successi quali A Bug’s Life – Megaminimondo, i trattamenti iniziali di Toy Story 2 e di WALL•E, e il suo ruolo di produttore esecutivo per opere iconiche come Ribelle – The Brave e Monsters University. Nella sua veste di direttore creativo della Pixar, Docter ha dato vita a Inside Out, assumendo il ruolo di sceneggiatore insieme a Meg LeFauve e Josh Cooley.

Questo straordinario film, musicato magistralmente da Michael Giacchino, ha ricevuto non solo l’Oscar al miglior film d’animazione, ma anche il prestigioso Golden Globe e un Bafta nella stessa categoria. Inside Out è una pietra miliare nel panorama dell’animazione, trasportando gli spettatori in un viaggio emotivo che esplora il mondo interiore delle emozioni umane. Grazie alla maestria narrativa e visiva, il film offre una visione sorprendente e toccante del modo in cui le emozioni interagiscono e influenzano la vita di ognuno di noi, attraverso il personale e delicato viaggio di una giovane ragazza di nome Riley e le sue emozioni antropomorfizzate: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto.

Trama di Inside Out

Alla nascita di una bambina, insieme alle prime gioie della vita, nascono anche le prime emozioni, incarnate in strampalati personaggi. La prima a fare capolino è Gioia, con il suo controller che sprigiona felicità a profusione, ma ben presto fa il suo ingresso Tristezza, accompagnata da Rabbia, Paura con i suoi incubi e Disgusto con il suo senso del gusto ben definito. Questo singolare squadrone ha l’arduo compito di guidare la neonata attraverso il mondo, ma gli angoli della mente nascondono innumerevoli pericoli. Per Gioia, tutte queste emozioni hanno la loro importanza, tranne una: Tristezza. Si chiede quale sia il senso della sua esistenza. Determinata a mantenere sempre il controllo e a evitare il dolore, Gioia farà di tutto per tenere a bada la portatrice di lacrime e afflizione, causando però non pochi problemi.

Recensione di Inside Out

Inside Out

Vi capita mai di guardare qualcuno e chiedervi che cosa gli passa per la testa? Be’, io lo so. So cosa passa nella testa di Riley.

In un mondo che ci è totalmente sconosciuto, un luogo al di là della nostra comprensione, esiste un regno magico in cui fluiscono innumerevoli ricordi, radicandosi profondamente in noi. È una macchina perfetta in cui ogni ingranaggio deve funzionare all’unisono, come un orologio in cui ogni parte meccanica ha un ruolo essenziale per raggiungere l’obiettivo. Questo è il nostro Cervello, una regione così vitale per la nostra esistenza che spesso ci sfugge la comprensione.

La Pixar Animation Studios, sotto l’egida della The Walt Disney Company, porta sul grande schermo un racconto di inestimabile valore, una storia che si distingue completamente dal canonico schema dell’animazione focalizzata sull’eroe e il cattivo. Tutto ciò è assente in Inside Out, il capolavoro creato da Pete Docter. Questa pellicola si presenta come un’immersione totale nelle emozioni e nelle percezioni, un viaggio nei meandri della mente umana che celebra l’amicizia e gli affetti. È un’avventura incredibile all’interno di noi stessi.

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Riley, la protagonista di Inside Out

Riley e il rapporto tra gioa e tristezza

Tutto sembra procedere a meraviglia: Riley è una bambina incredibilmente felice e i suoi ricordi fondamentali, quelli che plasmano la sua personalità, sono tutti gioiosi. Gioia, soddisfatta del suo lavoro nel rendere luminosa l’esistenza della bambina, si sente orgogliosa. Tuttavia, tutto cambia quando la famiglia di Riley si trasferisce dal Minnesota a San Francisco. L’adolescente non è entusiasta né felice di questa nuova situazione, e il suo umore ne risente. Benché Riley non possa essere felice, Gioia, riluttante a vederla provare turbamento, prende il controllo della mente emotiva per regalarle gioia e spensieratezza. In un momento inaspettato e senza apparente motivo, Tristezza inizia a influenzare i ricordi fondamentali dell’adolescente, rischiando di renderli tristi. Fortunatamente, Gioia riesce a fermarla appena in tempo.

Tutto va storto durante il primo giorno di scuola di Riley. La bambina è chiamata a presentarsi di fronte alla classe, ma quando le viene richiesto di parlare del suo paese natale, è Tristezza a prendere il controllo delle sue emozioni. Riley scoppia in lacrime, visibilmente scossa, mentre tutti la osservano. Inizia a elencare tutto ciò che le manca: gli amici, la squadra di hockey e luoghi a lei cari. In quel preciso istante, nasce un nuovo ricordo fondamentale di colore blu, legato alla tristezza, rappresentato da una grande sfera. Gioia cerca di afferrarlo, temendo che l’ingresso di questo ricordo negativo possa influenzare negativamente il futuro della giovane. Durante la lotta con Tristezza, entrambe, insieme a tutti i ricordi fondamentali, vengono accidentalmente espulsi dal controller delle emozioni. Ora Riley non ha più i ricordi costitutivi della sua personalità e si ritrova incapace di provare emozioni, né gioia né tristezza. È un vero disastro!

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Tristezza in Inside Out

Inside Out di Pete Docter è un gioiello che mette in luce l’importanza di tutte le emozioni nella formazione della personalità, mostrando che se una di esse viene repressa, possono sorgere problemi. Inizialmente, Gioia non comprende né accetta il ruolo di Tristezza, ma nel corso del film realizzerà il suo errore, intraprendendo un percorso di crescita interiore. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, è Gioia la vera protagonista della storia, non Riley.

La pellicola mette in risalto come i momenti di tristezza e solitudine siano fondamentali per l’essere umano, offrendo un’opportunità di sfogo e conforto che aiuta a superare gli ostacoli. Questi periodi bui sono essenziali poiché rafforzano le persone, contribuendo alla loro crescita. Gioia, in questo viaggio travagliato, dovrà capire che la felicità costante non è possibile e che per raggiungerla bisogna attraversare momenti contrastanti, essenziali per la formazione individuale e la costruzione della personalità. È vitale che tutte le emozioni collaborino: ci sono momenti in cui è sano piangere, ridere, essere arrabbiati, disgustati o avere paura. Questa varietà rende ognuno di noi unico.

Inside Out è un film adatto sia ai bambini che agli adulti, offrendo due livelli di lettura: uno più superficiale, che coinvolge i più piccoli con la trama avventurosa e i simpatici personaggi, e uno più profondo e intellettuale, adatto agli adulti. Non mancano momenti di comicità, tipici dei film d’animazione post 2008, ma il film ha anche una dimensione educativa, mostrando in modo fiabesco la complessità del nostro mondo emotivo e di pensiero.

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Inside Out: La mente

L’importanza dei ricordi nella formazione di personalità


Ogni individuo custodisce ricordi che giocano un ruolo fondamentale nella formazione della propria identità. Questi ricordi, definiti fondamentali, plasmano la nostra personalità e rappresentano l’essenza stessa di chi siamo. Essi riflettono ciò che è importante per noi, le nostre preferenze e le nostre inclinazioni. È importante sottolineare che questi ricordi non sono statici: possono cambiare emotività nel tempo e non necessariamente devono essere sempre positivi o felici. Anche esperienze tristi o spaventose possono diventare pilastri nella nostra crescita e formazione.

La nostra memoria a lungo termine è una complessa architettura di ricordi che definiscono ciò che sappiamo e conosciamo. Tuttavia, questa memoria non è immutabile. Nel corso della nostra vita, alcuni ricordi svaniscono per fare spazio ad altri, permettendo così la crescita e l’evoluzione della nostra mente. Questo processo non è solo il frutto del passare del tempo ma è anche influenzato dalle nostre esperienze sociali. Ciò che era rilevante in gioventù può gradualmente perdere importanza, lasciando spazio a nuovi ricordi più adatti alla nostra attuale fase della vita. È un ciclo di cambiamento continuo, un processo di maturazione del nostro cervello che si adatta costantemente alle esperienze e alle fasi della nostra esistenza.

In conclusione

La struttura di “Inside Out” è notevole, caratterizzata da una sceneggiatura solida e fluida. Tuttavia, l’aspetto più scientifico che enfatizza il processo delle esperienze nel plasmare la nostra esistenza potrebbe trascurare un elemento più sottile: l’anima, o quel substrato metafisico che può esistere in ciascuno di noi.

È vero che le nostre esperienze modellano gran parte di chi siamo, determinando le nostre prospettive e il modo in cui percepiamo il mondo. Tuttavia, credo ci sia anche una componente intrinseca, una sorta di bagaglio innato che ci spinge verso certe tendenze caratteriali o ci porta a interpretare il mondo da una particolare prospettiva. Questo nucleo interno sembra preesistere alle esperienze, rappresentando una parte di noi stessi distinta e separata dalle nostre vite e dalle esperienze che vi si accumulano. Le esperienze sono comunque essenziali per la formazione della personalità, ma esiste anche una componente più profonda, una sorta di identità primordiale che persiste al di là di esse.

Note positive

  • Sia per bambini che adulti, grazie al fatto di avere due trame in sé
  • Buona sceneggiatura
  • Non sentiamo la mancanza di un villan

Note Negative

  • Benché si tratti di un cartone si poteva analizzare meglio il cervello umano, diventando anche un minimo istruttivo.
  • Mancano momenti musicali d’interesse. 
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3 commenti

  1. Interessante il discorso sull’assenza dell’anima, il film è fatto talmente bene che non ne avevo notato o sentito esigenza di vederla rappresentata sullo schermo.

    Per il resto, bella recensione, salvo incredibili sorprese, come ne ho scritto sul mio blog, questo è il serio vincitore dei prossimi Oscar nel settore animazione

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