Intervista al regista e produttore e sceneggiatore del film Ostaggi

Ostaggi di Eleonora Ivone, tratto dall’omonima pièce teatrale di successo di Angelo Longoni e scritto dalla regista insieme allo stesso Longoni. Protagonisti sono Gianmarco TognazziVanessa IncontradaElena Cotta, Francesco Pannofino, Alessandro Haber, Jonis Bascir, Eleonora Ivone. Ostaggi è prodotto da Fenix Entertainment Spa con Wake Up Produzioni, società di Eleonora Ivone e Angelo Longoni, con il contributo della Film Commission Calabria. Il direttore della fotografia è Patrizio Patrizi, la scenografia è di Fabio Vitale, i costumi sono di Grazia Matera, il montaggio di Mauro Bonanni, le musiche originali del vincitore di un Golden Globe e candidato all’Oscar Niccolò Agliardi.

Ostaggi di Eleonora Ivone
Ostaggi di Eleonora Ivone

Antonio Adinolfi, direttore area cinema di Fenix Entertainment, come mia hai deciso di puntare e produrre questa pellicola?

Antonio Adinolfi: Fenix Entertainment insieme a Wake up produzioni hanno dato vita a questo film che si chiama ostaggi che sarà su Sky Primafila dal 15 maggio. Abbiamo ricevuto un po di tempo fa la sceneggiatura da Leonora e Angelo, tratta inoltre da una loro piece teatrale di cui Angelo ha fatto sia la sceneggiatura che la regia e noi ci siamo subito innamorati di questa storia inserita in un contesto un po’ di commedia italiana e commedia sociale. La storia mi ha subito divertito, ma allo stesso tempo ho visto la necessità di raccontare una difficoltà sociale ( che non vi svelerò per non rovinarvi la visione). Noi siamo molto contenti di come è venuto Ostaggi e di aver tenuto a battesimo una regista donna al suo esordio cinematografico come Eleonora Ivone, che è stato brava anche grazie a un cast molto coeso. La pellicola è impreziosita dalla colonna sonora di Agliardi che ha scritto l’intera colonna sonora e la canzone tematica del film. Tra le altre cose volevo anche ringraziare la Film Commission Calabria perché il film è stato interamente girato a Rende con il sostegno della Film Commission.

E’ stato difficile trasportare la piece teatrale in lungometraggio?

Angelo Longoni: Quando ho fatto lo spettacolo Eleonora Ivone non era presente quindi ha visto l’opera teatrale già conclusa e appena la vista ha detto subito che andava modificata così si siamo messi al lavoro per scrivere una sceneggiatura che mantenesse l’impianto di unità di tempo e di luogo della piece teatrale, introducendo in questo altri personaggi e un altra cornice visiva. Per fare ciò abbiamo trovato nel comune di Rende Cosenza una location perfetta, in grado di poter ospitare narrativamente sia la parte degli Ostaggi che quella della Polizia.

La storia di Ostaggi che cosa racconta?

Angelo Longoni: Nella storia si va a raccontare il disagio sociale di ognuno di questi personaggi e del loro rapporto con l’istituzione, che è metaforicamente impersonificata dal personaggio di Alessandro Haber e dal personaggio di Eleonora che sono anche le due facce dell’istituzione delle stato, una aggressiva e cieca alle esigenze dei nostri ostaggi e l’altra invece è l’animale più gentile dello Stato e che tende alla comprensione e alla mediazione.

Eleonora non solo eri alla regia ma recitavi anche, un grande carico di responsabilità?

Eleonora Ivone: Devo dire che bisogna mantenere una lucidità e un distacco totale quando si passa da dietro la macchina da presa a davanti, la fortuna infinita che ho avuto è quella di essermi preparata prima perché vivendo e stando vicino a una persona che lo faceva già prima mi ha permesso d’interagire con il mezzo sia dietro che davanti comprendendo maggiormente i rischi e quindi mi preparavo già prima la scelta delle inquadrature e le modalità di ripresa. Sicuramente lavorare davanti alla macchina da presa mi ha dato la possibilità di lavorare sulla psicologia del personaggio e devo dire che mi ha rapita tantissimo.  Ognuno dei personaggi personaggio ha ascoltato le mie esigenze e ognuno di loro mi ha regalato la possibilità di trovare la strada, quindi sono soddisfatta.

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