Jack in the Box: Un horror riuscito a metà

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Jack in the Box

Titolo originale: Jack in the box

Anno: 2020
Genere: Horror
Produzione: Fowler Media, Up A Notch Productions

Durata: 87 minuti
Regia: Lawrence Fowler
Soggetto e sceneggiatura: Lawrence Fowler
Fotografia: Cameron Bryson
Montaggio: Lawrence Fowler
Musiche: Christoph Allerstorfer
Attori: Ethan Taylor, Robert Nairne, Lucy-Jane Quinlan, Philip Ridout, Darrie Gardner, Charles Aborneli, Simon Balfour, Tom Carter

Trama di Jack in the Box

Jack in the Box è un film horror diretto da Lawrence Fowler uscito nelle sale italiane il 17 Settembre 2020. Ambientato in Inghilterra troviamo il protagonista Casey (Ethan Taylor) lavorare all’interno di un museo di antiquariato insieme ad una sua collega Lisa. Mentre stavano sistemando e organizzando le esposizioni, Casey troverà una strana scatola chiamata Jack in the box, un giocattolo per bambini contenente un clown a molla. Poco tempo dopo i membri del museo iniziano a morire senza una ragione. Casey si accorgerà che non si tratta di un giocattolo, ma che all’interno della scatola è nascosto un demone. Toccherà al protagonista fermare l’entità malvagia essendo l’unico a poterlo fare e l’unico mezzo per farlo è chiuderlo di nuovo all’interno della scatola.

Ci riuscirà il nostro protagonista? Scopritelo andando a guardare il lungometraggio

Recensione di Jack In the Box

Un film con un trama molto interessante ma lasciata a metà e con poca originalità. Il lungometraggio inizia con il risveglio del demone, rinchiuso in una Jack in the Box, che ci permette di comprendere immediatamente la potenza brutale di Jack e che una volta risvegliato nessuno lo fermerà, finché non avrà ucciso sei vittime. Fino a qui una trama veramente interessante per un film di genere horror, purtroppo però durante la visione questa narrazione viene interrotta lasciando spazio alla storia dei personaggi, poco avvincente che prova a dare uno spessore psicologico ai due protagonisti, ma lo fa in modo banale e troppo semplicistico.

Interessante e quasi innovativo risulta essere il rapporto tra il demone e il protagonista Casey colui che apre la sua scatola, che sembrano possedere in qualche modo un legame che li interconnette l’uno all’altro, poiché l’entità non è in grado di uccidere il protagonista mentre Casey è l’unico che potrebbe fermare la maledizione e rinchiudere Jack nella sua scatola. Jack in the Box oltre ad avere una trama interessante gode di effetti speciali veramente ottimi, creando un perfetto ed efficace demone ben rappresentato sullo schermo, peccato però per le sequenze degli attacchi dell’entità che sono messe in scena con molta cura ma in modo troppo scolastico, troppo semplice e senza tanta fantasia.

La parte finale del film si rianima fino ad arrivare a un finale abbastanza telefonato ma efficace. Il cast non è male, tutti quanti hanno fatto un buon lavoro, ma il personaggio che riesce a rendere di più non è il protagonista ma la sua collega di lavoro, Lisa interpretata da Lucy-Jane Quinlan, insomma quella più all’interno del proprio ruolo. Per quando riguarda l’atmosfere di un opera che si sviluppa interamente all’interno di un museo possiamo asserire che mancano di quell’elemento cupo necessario. Non male le colonne sonore, che riescono in questo caso a rendere l’atmosfera leggermente più adatta al genere horror. Il regista Lawrence produce e dirige una pellicola abbastanza semplice sia nella trama che nelle scene, ma che comunque dimostra buona volontà.

Note positive

  • Ottima qualità degli effetti speciali e del trucco per il demone Jack
  • Cast modesto

Note negative

  • Mancanza di innovazione nella trama e nelle scene
  • Produzuione delle scene a livello di scenografia un po spartani
  • poco ritmo nel film e nelle scene
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