
Jesus Rolls – Quintana è tornato!
Titolo originale: The Jesus Rolls
Anno: 2019
Paese: Usa
Genere: commedia
Case di produzione: Sidney Kimmel Entertainment
Durata: 1h 57 m
Distribuzione in italiano: Europictures
Regia: John Turturro
Sceneggiatura:John Turturro
Fotografia: Peter Menzies Jr.
Montaggio: Simona Paggi
Musiche: Émilie Simon
Attori: John Turturro, Bobby Cannavale, Audrey Tautou, Susan Sarandon, Jon Hamm, Christopher Walken, Pete Davidson, Gloria Reuben, Sonia Braga, J.B. Smoove, Michael Badalucco, Margaret Reed
Trama di Jesus Rolls – Quintana è tornato!
Jesus Quintana (John Turturro), campione di bowling, dopo un breve periodo di carcere per un’ingiusta accusa di pederastia, viene scarcerato e fuori ad attenderlo c’è il suo amico Petey (Bobby Cannavale), con il quale si metterà subito nei guai rubando una macchina d’epoca di un parrucchiere. Fatto che li farà avvicinare a Marie (Audrey Tautou), amica di vecchia data di Jesus, un po’ sbandata che vive in una falsa libertà, soprattutto dal punto di vista sessuale (infatti nonostante i suoi trecentosettantaquattro ragazzi non ha mai raggiunto l’orgasmo) e che si unirà a loro per un viaggio, che spesso diventa una vera e propria fuga, senza meta e senza scopo. Un viaggio che non sarà solo fisico ma anche spirituale che li porterà a stringere un’amicizia molto forte e a vivere la vita all’insegna del carpe diem e della vera libertà, traendo insegnamento da ogni evento e da ogni persona incontrata durante il percorso.
audrey tatou I protagonisti
Recensione di Jesus Rolls – Quintana è tornato!
Lo hai detto hermano! Non si scherza con Jesus!
Jesus Rolls – Quintana è tornato!
Jesus Quintana, personaggio creato da John Torturro e poi divenuto famoso nel capolavoro cinematografico: Il grande Lebowski (1998) dei fratelli Coen, i quali lo vollero inserire, seppur per un piccolo cammeo, nel loro film, è di nuovo al cinema in una bellissima commedia incentrata per intero su di lui: Jesus Rolls-Quintana è tornato! Film che in Italia uscirà al cinema il 17 ottobre 2019.
Un film di formazione in cui i tre protagonisti, nonostante l’età già matura, cresceranno molto: sono degli sbandati, dei vagabondi senza meta e senza scopo, persone qualunque, totalmente anonimi, che si fanno cullare dalla vita e che per sopravvivere arrivano a infrangere la legge ma non fanno mai del male a nessuno, arrangiandosi come possono, sbagliano, raggiungono dei limiti ma poi sanno sempre riprendersi mantenendo una bontà, una purezza e una generosità di fondo. Fanno di tutto per soddisfare prima di tutto i loro bisogni ma nel fare ciò l’intento è anche quello di aiutare gli altri.
Vivono ogni attimo in una libertà totale e pura di cui capiranno, a mano mano, il valore; infatti, oltre alla difficoltà di vivere in questo modo, scopriranno che non è per tutti: c’è chi nell’averla non la sa gestire e si suicida, chi una volta riacquista non rendendosi conto di possederla, si auto condanna inconsciamente a una prigionia psicologica, vivendo nel rancore e con l’idea di vendetta, e c’è chi non la conoscerà, addirittura, mai.
La libertà, attraente e spaventosa, è prima di tutto uno stato d’animo, è una sensazione e poi un atto e bisogna avere coraggio per viverla. Ma la vita è una sola e il tempo limitato, bisogna quindi imparare a viverla e a cogliere tutte le opportunità che lei ci offre senza farci fermare dalla paura e dalle varie paranoie: vivere e basta, accettare quello che capita, tenendo a mente, però, il concetto di karma, al quale si sopravvive solo se nel profondo si è in qualche modo innocenti, concetto esemplificato nel finale e che rende la storia perfettamente circolare.
Jesus Rolls è un inno a tutto ciò, accompagnato dall’ azzeccatissima scelta di mettere nella colonna sonora brani dei Gypsy King che oltre a omaggiare e ricollegarsi al Il grande Lebowski sono perfettamente in linea con lo spirito dei protagonisti: gitano, vagabondo.
A livello tecnico bisogna dire che ha un inizio lento, con battute e situazione un po’ sciatte ma già dopo la prima ventina di minuti si riprende, acquisendo via via un buon ritmo, facendo appassionare lo spettatore, e addirittura stupendolo in alcuni punti, rivelando alla fine, dietro un tono leggero la grande riflessione sulla vita, sui rapporti umani, sull’essere uomo e sull’essere donna. Una commedia molto poetica che sicuramente vale la pena di vedere.
Note positive
- Un cast eccezionale
- Un’ottima colonna sonora
Note negative
- Lentezza iniziale