La conferenza stampa del film Io sono Babbo Natale, ricordando Gigi Proietti

Il 13 ottobre 2021, al cinema Adriano, si è tenuta la presentazione, solo per adetti stampa, del lungometraggio Io sono Babbo Natale, ultima pellicola in cui compare il grande talento romano Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre 2020. Alla conferenza stampa erano presenti Marco Giallini, Barbara Ronchi ed Edoardo Falcone, mentre a moderare l’incontro c’era Enrico Magrelli. Io sono Babbo Natale, sarà in sala dal 3 Novembre 2021.

Video “estratto” dalla conferenza stampa del film Io sono Babbo Natale. Realizzato da Adelina Dragotta Guerrieri

Il film ha un respiro da favola anni ’80 americana, difatti ci sono diversi citazionismi che richiamano questo mondo cinematografico, ad esempio sono presenti alcune inquadrature che sembrano richiamare Ritorno al Futuro.

Edoardo Falcone: In realtà sono uno dei pochi degli anni ’80 che non ha nessun legame emotivo con quel cinema, quindi se sono presenti delle similitudini, possono essere dovute a ricordi ancestrali ma non c’era nessuna intenzione di citare quel mondo. Ho visto Ritorno al Futuro un paio di volte ma non ne sono un fan.

Tutto ciò che hai diretto possiede quel sentimento gioioso e un po fanciullesco. Dentro di te, sei sempre rimasto un bambino?

Edoardo Falcone: Sicuramente c’è una componente, ma non mi sento come uno che vuole continuare a essere bambino. Però questo elemento c’è perché è nel periodo dell’infanzia che veniamo segnati da una serie di cose che poi ci portiamo sempre dietro nel bene e nel male; poi nei mie film faccio un riesame di me stesso, infatti ripropongo spesso il rapporto con la famiglia, con il padre, ma non è semplicemente una voglia di ritornare bambino.

Marco Giallini cosa hai scoperto di Gigi Proietti lavorando con lui e, se si può dire, hai imparato qualcosa da Gigi?

Marco Giallini: Ho imparato da lui ancor prima di conoscerlo, non volendo uno assorbe un po tutto dai suoi colleghi anche vedendo un film ma poi ovviamente devi avere un po di talento ma puoi sempre recitare basta guardare il filo macchina. Gigi è uno di quelli a cui si fa riferimento, a cui si ambisce. Indubbiamente è stato un privilegio trascorrere molto tempo con una persona del genere, era diventato come un Padre e non stava bene, si vedeva ma non credevo che stesse così male ma quando scattava il motore si alzava come uno di vent’anni, e vederlo ridere dietro le quinte per me era un onore. Ringrazio chi mi ha permesso di fare questo lungometraggio perché mi ha permesso di diventare amico di Gigi.

Barbara Ronchi: A me Gigi ha fatto veramente tanto ridere, è la persona che mi ha fatto più ridere in assoluto su un set, era veramente divertente. Lui aveva veramente tanta voglia di sapere degli altri e non trovi tante persone che sono interessate all’altro, e mi parlava tanto anche dei suoi progetti che aveva, di questo Amleto che voleva fare e mi chiedeva se conoscevo attori giovani per questo Amleto.

Edoardo Falcone: Lui veramente aveva quello spirito fanciullesco di cui si parlava prima, a parte che aveva tutti quei pregi di un grande attore senza farli vedere, era puntuale, disponibile, metteva in campo una grande passione, anche tra un ciak e l’altro aveva bisogno di empatizzare con le persone.

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