Si è conclusa all’alba della notte tra il 3 ed il 4 maggio la settantasettesima edizione dei David di Donatello, tra splendide riconferme, come quella di Mainetti e Sorrentino, e incredibili esordi, come quelli di Eduardo Scarpetta e Swamy Rotolo in un’edizione dal chiaro accento partenopeo. All’indomani di una serata così piena, come solo quella della celebrazione del cinema nostrano può essere, sono i momenti e i personaggi più belli a restare impressi, spunti per personali considerazioni.

Le mie personalissime dieci cose più belle
1. Drusilla Foer che domina il palco e fa scomparire Carlo Conti: “ti chiamerò Conticarlo, tutto attaccato” cit. Irriverente.
2. Le lacrime di Eduardo Scarpetta(David come miglior attore non protagonista) nell’anno in cui cinema e televisione hanno sancito la sua consacrazione. Divo in erba.
3. “Qui rido io“,”È stata la mano di Dio“,”I fratelli De Filippo“,l’omaggio ad Antonio Capuano e il loro denominatore comune: Napoli, città,la cui essenza ha indiscutibilmente dominato questa edizione. Regina.
4.I fratelli D’Innocenzo che, emozionati nel premiare, incoraggiano i registi esordienti. Fratelli maggiori.
5. Il profondissimo sguardo di Monica Vitti di nuovo sul grande schermo,anche se di lei avremo solo il ricordo. Intensa.
6. Paolo Sorrentino(5 David tra cui miglior film e miglior regia) e Antonio Capuano in un momento veramente toccante: il loro è un abbraccio nel nome del “non ti disunire”. Come nel film.
7.La passione e i sacrifici nelle parole di Gabriele Mainetti,non più esordiente,ma artista completo e vissuto,a cui andrebbe un premio solo solo per la dedizione e l’attenzione nei confronti dei suoi film. Il suo “Freaks Out” con 6 statuette é il film più premiato. Emozionato ed emozionante.
8. Il ricordo indelebile di Ennio Morricone negli occhi lucidi di Giuseppe Tornatore(David come miglior documentario) . Compagni di avventura.
9. Giovanna Ralli(David alla carriera) e un’ autenticità rara,quasi introvabile al giorno d’oggi. Vera.
10.La precoce maturità di Jude Hill, piccolo protagonista di “Belfast”(David come miglior film straniero), che dà a tutti una lezione(non solo d’italiano). Incredibile.
I vincitori dell’edizione
Miglior film: Paolo Sorrentino – È stata la mano di Dio
Miglior regia: Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio
Miglior esordio alla regia: Laura Samani – Piccolo corpo
Miglior documentario: Ennio, di Giuseppe Tornatore
David dello spettatore: Me contro te Il Film – Persi Nel Tempo
Miglior montaggio: Ennio, di Giuseppe Tornatore
Miglior Cortometraggio: Maestrale di Nico Bonomolo
Miglior sceneggiatura originale: Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella – Ariaferma
Miglior autore della fotografia: Daria D’Antonio – È stata la mano di Dio e Michele D’Attanasio – Freaks Out
Miglior compositore: Nicola Piovani – I fratelli De Filippo
Miglior acconciatura – Freaks Out
Miglior canzone originale: Manuel Agnelli con La profondità degli abissi per il film Diabolik
Miglior attore protagonista: Silvio Orlando – Ariaferma
Miglior attrice protagonista: Swamy Rotolo – A Chiara
Miglior attrice non protagonista: Teresa Saponangelo – È stata la mano di Dio
Miglior attore protagonista: Silvio Orlando – Ariaferma
Miglior attore non protagonista: Eduardo Scarpetta – Qui rido io
Miglior scenografia: Massimiliano Sturiale e Ilaria Fallacara – Freaks Out
David speciale: Sabrina Ferilli
Migliori costumi: Ursula Patzak – Qui rido io
Miglior trucco: Diego Prestopino – Freaks Out
Miglior produttore: Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Gabriele Mainetti, Mattia Guerra, Rai Cinema
Migliori effetti visivi: Stefano Leoni – Freaks Out
Miglior suono: Ennio