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Leonardo. Il Capolavoro Perduto
Titolo originale: The Lost Leonardo
Anno: 2021
Genere: Documentario
Casa di produzione: Elk Film, Mantaray Film, Pumpernickel Films
Distribuzione: Sony Pictures Classics, Dogwoof Pictures, Piece of Magic Entertainmen, Nexo Digital
Durata: 1 hr e 40 (100 min)
Regia: Andreas Koefoed
Sceneggiatura: Andreas Dalsgaard, Andreas Koefoed, Christian Kirk Muff
Fotografia: Adam Jandrup
Montaggio: Nicolás Nørgaard Staffolani
Musiche: Sveinung Nygaard
LeonardLeonardo. Il Capolavoro Perduto, film di genere documentario del 2021, racconta i retroscena riguardanti la scoperta e la vendita del Salvator mundi, il dipinto, attribuito a Leonardo Da Vinci, che ha battuto ogni record di vendita ma che tutt’ora rimane oggetto di studi e dibattiti accademici riguardanti la reale paternità dell’opera. Il lungometraggio sarà distribuito nelle sale italiane da Nexo Digital i giorni 21, 22 e 23 Marzo del 2022.
Trama del film Leonardo. Il capolavoro perduto
Nel 2004 due “cacciatori” di opere d’arte, Alexander Parish e Robert Simon, trovano un ritratto di Cristo del periodo rinascimentale che subito cattura la loro attenzione e curiosità. Dopo una analisi della tavola i due ritengono che possa trattarsi di un autentico Leonardo Da Vinci e decidono quindi di acquistare il quadro per una piccola somma di denaro. Subito inviano l’opera a Diane Modestini, una restauratrice di grande fama che dopo aver anche lei confermato che ciò che i due hanno acquistato è un Leonardo, decide di restauralo e riportarlo alla luce. Il quadro verrà poi esposto al pubblico a Londra nel 2012, dove susciterà un grande interesse da parte dei collezionisti di tutto il mondo. Nel 2017, l’opera verrà venduta per la cifra record di 450 milioni di dollari. Ma il famoso Salvator mundi in questione, è davvero di Leonardo?

Recensione del film Leonardo. Il capolavoro perduto
Questa storia mette a nudo i meccanismi della psiche umana, la nostra attrazione verso il divino e i meccanismi delle società capitaliste in cui denaro e potere prevalgono sulla verità. Il dipinto diventa un prisma attraverso cui possiamo comprendere noi stessi e il mondo in cui viviamo. A oggi non ci sono prove conclusive che il dipinto sia – o non sia – di Leonardo. E finché c’è un dubbio, persone, istituzioni e stati possono di fatto “usarlo” per lo scopo che risulta loro più utile
Andreas Kofoed
Leonardo. Il capolavoro perduto è un documentario, diviso in tre atti, che cerca di ricostruire il lungo viaggio compiuto da una delle opere d’arte più controverse e discusse degli ultimi anni, il Salvator mundi attribuito al genio fiorentino Leonardo. Il regista Andreas Koefoed ci accompagna all’interno del vasto e complesso mondo del mercato dell’arte, che viene descritto come uno dei più redditizi e meno regolamentati di tutto il panorama economico mondiale. Il film riesce bene nel suo intento, grazie agli interventi di noti critici d’arte, mercanti e imprenditori di fama mondiale riusciamo a capire tutto il complesso sistema che gira attorno all’autenticazione e vendita di un opera pittorica.


Il documentario cerca quindi di essere neutrale, mostrando sia fatti e pareri di studiosi convinti della autenticità dell’opera, come ad esempio Diane Modestini, ma dando anche ampio spazi ai pareri discordanti, che vedono il Salvator mundi come un lavoro di scuola leonardesca, che mai ha avuto l’onore di essere anche solo ritoccato dal maestro. Quindi è un vero Leonardo o ci troviamo difronte a un errore di autenticazione, dovuto forse per distrazione o forse per interessi economici? Spetta allo spettatore farsi una propria idea su uno dei misteri d’arte più affascinanti degli ultimi anni.
Il protagonista è il dipinto. A rimuginare su di lui, c’è la sua restauratrice, Dianne Modestini, che ha iniziato a lavorarci subito dopo aver perso il marito, Mario, lui stesso restauratore di fama mondiale. Per Modestini il restauro è diventato un processo simbiotico legato al lutto in cui la pittura e Mario a volte sono diventati una cosa sola. Dopo il restauro, il dipinto viene rinchiuso in un porto franco, lasciando Dianne sola e criticata per il suo lavoro. Il suo restauro è arrivato al punto di trasformare un dipinto danneggiato in un Leonardo? La Modestini è costretta a difendere se stessa e la sua integrità.
Andreas Koefoed
In conclusione
In conclusione ci troviamo davanti ad buon prodotto, che sarà gradito in particolare agli appassionati di mercato ed opere d’arte ma che per ritmo e scrittura che seguono i toni dell’inchiesta, catturerà anche i profani della materia.
Note positive
- Struttura del documentario
- Interviste a noti ed importanti esponenti del mondo dell’arte
Note negative
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