Lost Ollie (2022): un Toy Story oscuro

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Lost Ollie locandina miniser netflix

Lost Ollie

Titolo originale: Lost Ollie

Anno: 2022

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: drammatico, avventura

Casa di Produzione: 21 Laps Entertainment, Flight School Studio, Industrial Light & Magic, Netflix

Distribuzione italiana: Netflix

Ideatore: Shannon Tindle

Stagione: 1

Puntate: 4

Regia: Peter Ramsey

Sceneggiatura: Kate Gersten, Shannon Tindle, Marc Haimes

Fotografia: C. Kim Miles

Montaggio: Ryan Chan, Lampton Enochs

Musica: Scot Blackwell Stafford, Stephen A. Spies

Attori: Jonathan Groff, Jake Johnson, Gina Rodriguez, Tim Blake Nelson, Mary J. Blige, Kesler Talbot, BJ Harrison, Everett Andres, Zoë Noelle Baker

Trailer di Lost Ollie

Liberamente tratto dal romanzo Ollie e i giocattoli dimenticati (2006) del rinomato autore, illustratore e filmmaker William Joyce, colui che ha aiutato la Pixar per la realizzazione del design dei due protagonisti (Woody e Buzz), arriva su Netflix, il 24 Agosto 2022, Lost Ollie, una miniserie in live action di quattro puntate prodotta da 21 Laps Enochs ed ideata e sceneggiata da Shannon Tindle (Kubo and Two Strings, 2016; Coraline, 2009) e diretta dal premio oscar Peter Ramsey ottenuto nel 2019 nella categoria “Miglior film d’animazione” con Spider-Man: Into the Spider-Verse.

Trama di Lost Ollie

Il giovane Billy (Kesler Talbot), un bambino sui dieci anni, sta attraversando un duro periodo, sia a scuola che a casa, a causa di un ragazzino che lo ha preso di mira e della malattia della madre. Nonostante ciò, trova un riparo, dalla crudezza della vita, nell’immaginazione e nell’amicizia straordinaria con il suo peluche Ollie, un giocattolo di stoffa a forma di coniglietto con dei lunghi orecchi. Un giorno però i due si separano bruscamente e Billy e Ollie si ritrovano senza il loro miglior amico. Il bambino inizia ad appendere dei volantini per la cittadina con la speranza di riabbracciare il suo giocattolo, mentre Ollie termina dentro un negozio di oggettistica dove fa la conoscenza di Zozo, un balocco a forma di Elvis Presley. Il duo intraprenderà un incredibile odissea per  raggiungere la casa di Billy, ma il viaggio si dimostrerà più arduo e oscuro del previsto, anche perché la memoria di Ollie è alquanto frammentata e confusa.  

Lost Ollie. (L to R) Ollie (voiced by Jonathan Groff), William Carson as Billy in episode 101 of Lost Ollie. Cr. Diyah Pera/Netflix © 2022.
Lost Ollie. (L to R) Ollie (voiced by Jonathan Groff), William Carson as Billy in episode 101 of Lost Ollie. Cr. Diyah Pera/Netflix © 2022.

Recensione di Lost Ollie

Nello scrivere questa recensione risulta alquanto difficile ricercare degli errori oggettivi riguardanti questa miniserie Netflix, una serie che riesce a donare allo spettatore azione, umorismo ed emozione, il tutto a tinte on the road, mantenendo, puntata dopo puntata, un equilibrio sottile e difficile tra le varie componenti drammaturgiche donandoci una storia dove, risulta alquanto difficile, evitare la commozione. Noi del resto, fin dalla prima puntata, tifiamo fortemente per i nostri due protagonisti: Billy e Ollie, grazie a una costruzione dei due caratteri ben congeniata fin dai primi minuti, dove viene teso e creato, in un’unica sequenza introduttiva, il forte legame che i due possiedono. Un legame che fa rivenire alla mente proprio quello tra Andy e lo sceriffo Woody, ma tra la costruzione drammaturgica di un Andy e quella di Billy c’è un importante divergenza di fondo. Il primo è un personaggio pressoché marginale nella quadrilogia di Lasserter, seppur importante ai fini della storia, mentre il secondo è un personaggio di primo piano, approfondito, caratterizzato con estrema cura e attenzione alla pari dei giocattoli, noi di Billy sappiamo il suo background mentre di Andy, in tutti i Toy Story, conosciamo ben poco a livello caratteriale. La divergenza maggiore, che funge da forza dello show di Shannon Tindle, è la costruzione del legame tra “padrone” e “giocattolo”, se in Toy Story Buzz è quasi una proprietà di Andy, qui Ollie è il miglior amico di Billy, tra i due non sussiste solo un aspetto di divertimento ma un rapporto paritario di estrema amicizia in cui Ollie è in grado di parlare verbalmente con il suo umano, contrariamente a quanto avviene con Andy che non a nessun tipo di contatto dialogico effettivo con le vere personalità di Buzz e Woody, che per lui sono, in tutto e per tutto, dei semplici giocattoli.

Queste variazioni sulla narrazione, e le seguenti introspezioni dei personaggi partendo dalla famiglia di Billy fino a Zozo, rendono la serie alquanto innovativa seppur la trama, per certi versi, risulta alquanto priva di originalità seguendo il canone tipico del lungometraggio d’animazione della Pixar: un giocattolo si perde e deve sfidare il mondo e le sue insidie per far ritorno a casa, da colui che ama. In Lost Ollie, il tutto viene inondato di maggior emozionalità e oscurità difronte a Toy Story mostrando anche come i giocattoli siano in grado di soffrire e di evolversi e cambiare carattere nel tempo. Loro, come noi umani, si cambia e si modifichiamo nel corso dei giorni e degli anni, acquistando dolori, tristezze, rabbia e felicità. In questa miniserie i giocattoli, se così possiamo definirli, sono identici a noi, e anche loro possono perdere la loro purezza. La storia possiede inoltre un interessante Twist, ben creato ed escogitato, che cambierà, nell’ultima puntata, tutte le carte in tavola.

Non si può inoltre terminare la recensione senza fare un accenno all’animazione della miniserie, i pupazzi appaiono alquanto realistici, pieni di dettagli come abbiamo visto poco volte nella serialità. I loro volti, soprattutto quello di Zozo e di Ollie, racchiudono effettivamente le loro emozioni che vengono così donate a noi spettatore con maggior forza emotiva.

Lost Ollie. (L to R) Rosy (voiced by Mary J. Blige), Ollie (voiced by Jonathan Groff), Zozo (voiced by Tim Blake Nelson) in episode 102 of Lost Ollie. Cr. Courtesy Of Netflix © 2022
Lost Ollie. (L to R) Rosy (voiced by Mary J. Blige), Ollie (voiced by Jonathan Groff), Zozo (voiced by Tim Blake Nelson) in episode 102 of Lost Ollie. Cr. Courtesy Of Netflix © 2022

In conclusione

Lost Ollie risulta essere una delle migliori miniserie in circolazione su Netflix, con quattro puntate dal sapore di Toy Story che hanno la forza di emozionare, sia i più grandi che i più piccolini.

Note positive

  • L’esser riusciti a rendere una storia poco originale alquanto originale
  • L’animazione dei giocattoli
  • Le interpretazioni

Note negative

  • /
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