L’uomo nell’ombra (2010): un volto da Londra agli Usa in un Thriller incalzante

L'uomo nell'ombra 2010 locandina

L’uomo nell’ombra

Titolo originale: The Ghost Writer

Anno: 2010

Paese di produzione: Francia, Germania, Regno Unito

Genere: Thriller

Produzione: Summit Entertainment

Distribuzione: 01 Distribution

Durata :128 minuti

Regia: Roman Polanski

Sceneggiatura: Robert Harris, Roman Polanski

Fotografia: Pawel Edelman

Montaggio: Hervé de Luze

Musiche: Alexander Desplat

Attori:  Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Olivia Williams, Jim Belushi, Kim Cattrall, Tom Wilkinson.

Trailer italiano de L’uomo nell’ombra (2010)

Trama de L’uomo nell’ombra

Uno scrittore londinese viene assunto come Ghost Rider per completare l’autobiografia di Adam Lang, ex Primo ministro del Regno Unito, dapprima iniziata da un altro Ghost rider di nome Mike McAra annegato in circostanze strane.

Comunicata l’elevata cifra di denaro con cui verrà retribuito, il nuovo scrittore vola diretto in America nella residenza dell’ex Premier in un isola al largo del Massachusetts e ha tempo un mese per finire il lavoro. Amelia Bly (assistente di Lang) è la prima persona che lo accoglie in casa e fa chiarezza sulla modalità di sicurezza da applicare durante il lavoro, il manoscritto originale infatti, che contiene la prima stesura dell’ autobiografia non dovrà mai uscire dalla casa. Nel frattempo Lang viene incriminato dalla corte penale per aver sequestrato e sottoposto a torture terroristi senza autorizzazioni legali ed è quindi costretto a rimanere in America per questioni giuridiche. Nel frattempo il Ghost Rider di cui non si sa il nome, insospettito da alcune foto e biglietti trovati nella camera del suo predecessore inizia a investigare sulla vera causa della morte di questo e sul possibile legame losco di Lang con la CIA. Da qui avranno sfogo le situazioni più insolite e grottesche e lo scrittore mentre conclude il manoscritto cercherà di portare la verità a galla.

Recensione de L’uomo nell’ombra

Salve lei chi è? Sono il suo uomo ombra

L’uomo nell’ombra

Per la regia di Roman Polanski, che si è ispirato al romanzo “Il ghostwriter” di Robert Harris, lo spettatore viene subito immesso all’interno di un climax misterioso e inquietante attraverso una scena d’apertura nel classico stile del cineasta, uno dei più grandi della storia del cinema, che dopo aver girato questo film verrà esiliato in Svizzera. L’uomo nell’ombra si apre con una macchina abbandonata, rimossa da un traghetto, il tutto viene mostrato attingendo ad una tinta di colori grigi con una fotografia misteriosa, che assume maggior pathos grazie ad inquadrature dettagliate e musiche incalzanti.

La versatilità di Ewan McGregor e il fascino di Pierce Brosnan riescono a creare una vera intesa e allo stesso tempo sfida fra personaggi; uno ricco e famoso e l’altro un uomo normale qualunque. Il film si presenta come thriller kafkiano in quanto da subito genera suspense e tensione tra le scene; un manoscritto iniziato da un uomo appena ritrovato morto, l’inquietudine della domestica, il finto sorriso della segretaria, la depressione bipolare della moglie di un uomo d’affari e i complotti che si annusano sotto forma di salvezza, ci fanno capire che la corrente di pensiero di Polanski è rimasta invariata negli anni e riesce sempre a stupire con chiarezza. Macchine nere oscurate che pedinano il protagonista creano l’ansia che possa succedere qualcosa da un momento all’altro. Situazioni ad effetto domino che ti risucchiano in un vortice di menzogne dove non si capisce più a chi dare fiducia e dove i pensieri diventano annebbiati.

Adam Lang interpreta il classico uomo politico con scheletri nell’armadio che trascura la moglie con la segretaria messa palesemente sotto l’ottica di “amante”. La suspense che usa Polanski ricorda i film classici di Hitchcock, con quella genialità ed intelligenza che pochi riescono pienamente a capire.

Lo sa cosa farei io se fossi al potere oggi?! Due diverse file ai check in degli aeroporti! Uno per quei voli per cui non si prevedono controlli, non si calpestano le libertà civili di merda di nessuno e non si utilizzano notizie ottenute sotto tortura, e uno per quei voli per cui si fa tutto il possibile perché siano in perfetta sicurezza! Vorrei proprio vedere poi su quale aereo metterebbero i loro figli i vari Rycart di questo mondo! E questo lo metta pure nel libro

L’uomo nell’ombra

Note positive

  • La fotografia
  • La trasposizione cinematografica

Note negative

  • Il qualunquismo estremo di alcuni personaggi

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