Lupin: la rivisitazione contemporanea del ladro gentiluomo

Condividi su
Locandina Lupin

I contenuti dell'articolo:

Lupin

Titolo originale: Lupin

Anno: 2021

Paese: Francia

Genere: Azione, Fantasy, Avventura

Produzione: Gaumont Television

Distribuzione: Netflix

Ideatore: George Kay, François Uzan

Stagione: 1

Puntate: 5

Produttori: Isabelle Degeorges, Nathan Franck, Martin Jaubert

Attori: Omar Sy, Ludivine Sagnier, Clotilde Hesme, Vincent Londez, Hervé Pierre, Shirine Boutella, Nicole Garcia, Antoine Gouy.

Trailer Ita della serie “Lupin”

“Arsenio Lupin è più di un libro, è la mia eredità, la mia via. Io sono Lupin”.

cit. Assane Diop

La serie è stata prodotta dalla Gaumont Television, che vede alla produzione esecutiva Isabelle Degeorges ed è un riadattamento in chiave contemporanea e moderna delle avventure tanto amate del ladro più famoso al mondo. Il 12 giugno è uscita su Netflix la seconda parte della serie

Trama Lupin

La morte del padre accusato di un crimine che non aveva commesso, sconvolge la precaria vita di Assane Diop (Omar Sy) durante l’adolescenza. Venticinque anni dopo deciderà di vendicarlo, traendo ispirazione da “Arsène Lupin, il ladro gentiluomo”, un libro regalatogli proprio da suo padre e che ha tenuto con sé per tutti questi anni, studiandone ogni particolare. Inizierà così il suo percorso verso la verità, da un collier che presto verrà messo all’asta al Louvre di Parigi.

Recensione Lupin

La serie diretta da George Kay (Killing Eve), Francois Uzan (Family Business) e Louis Leterrier e prodotta direttamente in Francia da Gaumont Television, ci mostra un Lupin a cui non siamo abituati, diverso dal solito scapolo solitario in cerca di gioielli e fuori dall’ordinario.

Il Lupin o per meglio dire, Assan Diop, messo in scena da Omar Sy è un uomo che si lascia coinvolgere sì, in truffe ingegnose e contorte, mago del travestimento e del furto, ma non lo fa per sé stesso; il suo obiettivo infatti, è garantire una vita serena a sua moglie che l’ha lasciato qualche tempo prima e soprattutto a suo figlio, permettendogli di avere il futuro negato a lui quando era solo un bambino.

Le cose cambiano però, quando decide di far luce su un collier che venticinque anni prima ha portato suo padre alla morte. Così Assane, sempre con uno sguardo rivolto alla famiglia, inizia una corsa contro il tempo per smascherare chi ha incastrato suo padre costringendolo ad impiccarsi.

Ci si ritrova fin da subito al centro dell’azione, nessun episodio introduttivo, anche perché il tutto viene sviluppato in soli cinque episodi. Nel corso delle puntate scopriamo tutto il genio che si nasconde dietro un uomo all’apparenza normale, ma che in realtà cela miriadi di travestimenti e metodi per fuggire, rubare e ottenere ciò che desidera, principalmente giustizia. Tutto ciò che conosce l’ha imparato dai libri, quei libri che suo padre riteneva fondamentali e che tiene a ricordarlo a tutti con “La verità si trova sempre nelle biblioteche”.

Omar Sy riesce a rendere il prodotto molto scorrevole, occupando momenti d’interdizione con il suo sorriso e le sue battute che ci hanno fatto sorridere già in “Quasi Amici”. Tutti gli altri personaggi svolgono ruoli secondari e poco rilevanti, fatta eccezione per l’antagonista principale della serie, ovvero l’ex capo di suo padre che sembra essere colui che architettò tutto e un ispettore della polizia, l’unico in grado di collegare Assane ai vari furti ed eventi che stanno succedendo nella città francese, ma che nonostante ciò, nessuno considera alla portata del caso.

Un ritmo incalzante, musiche che ci portano a seguire le avventure di quest’uomo incollati allo schermo, costringendoci a guardare la serie tutta d’un fiato per scoprire in ogni nuovo episodio un indizio in più che alla fine ci porterà verso la soluzione finale. Ogni pezzo sembra mettersi al suo posto man mano che si va avanti, fino a comporre il puzzle finale che nell’ultimo episodio sembra quasi venir distrutto. Ogni certezza svanisce e si resta lì di fronte ad uno schermo a chiedersi se sia solo la fine o l’inizio di tutto.

Un preludio per una seconda stagione, già in cantiere e che non tarderà ad arrivare sui nostri schermi, per scoprire la verità, per rendere giustizia ad un uomo innocente vittima di qualcosa più grande di lui.

“Mi hai visto ma non mi hai guardato, proprio come non mi guardano loro”.

cit. Assane Diop

Note Positive

  • Interpretazione del protagonista
  • Storia avvincente e ricca di intrecci
  • Diverso dal solito Lupin

Note Negative

  • La polizia viene rappresentata in modo ridicolo
  • Numero di episodi molto ridotti

Condividi su

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.