Lupin III – The First: Per la prima volta in CGI

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Poster lupin III the first

Lupin III – The First: Scheda film

Anno:  2019

Paese di produzione: Giappone

Genere: Animazione, azione

Produzione: TOHO animation

Distribuzione: Koch Media

Regia: Takashi Yamazaki, Takashi Zamazaki

Sceneggiatore: Takashi Yamazaki, Takashi Zamazaki

Musica: Yūji Ōno

Doppiatori: Kan’ichi Kurita, Kiyoshi Kobayashi, Daisuke Namikawa, Miyuki Sawashiro:, Kōichi Yamadera, Suzu Hirose

Trailer di Lupin III – The First

Trama di Lupin III – The First

Lupin III e la sua gang si alleano con Laetitia, una giovane appassionata di archeologia, per trovare il diario di Bresson, oggetto lasciato dal vecchio archeologo proprietario del quaderno, bramato fin dalla seconda guerra mondiale dal regime nazista che sembrerebbe contenere una mappa per un misterioso tesoro. Lupin e la sua banda non sono gli unici sulle tracce dell’oggetto misterioso, dovranno infatti fare i conti con Lambert e Geralt, membri di una losca organizzazione che vuole impossessarsene.

Recensione di Lupin III – The First

Prima avventura in CGI per il ladro gentiluomo Lupin III, che grazie al regista Takashi Yamazaki viene trasposto sul grande schermo con grande fedeltà insieme alla sua banda, tra cui il misterioso Jigen, lo spadaccino Goemon, l’affascinante Fujiko e l’ispettore Zenigata, che per l’occasione ritroviamo tutti in veste d’alleati, insieme alla giovane Laetitia, per realizzare un colpo degno del nostro protagonista. Riuscirà il nostro Lupin III a compiere il lavoro che neanche suo nonno, Arsenio Lupin I, riuscì a portare a termine?

Parigi, Messico e Brasile diventano il palcoscenico di una caccia al tesoro senza precedenti, in Lupin III – The First, che vede la Lupin Family far parte di un’avventura entusiasmante e adatta a tutti. Nel complesso il film non delude, risultando scorrevole e mai pesante. Ci si trova però davanti a una trama un po’ troppo banale e scontata, che per fortuna i personaggi principali, grazie al loro carisma, riescono a far passare in secondo piano.

Salta subito all’occhio una grande attenzione ai dettagli, soprattutto per quanto riguarda i protagonisti, le cui espressioni risultano sì a volte un po’ rigide, ma che incarnano perfettamente l’essenza dei personaggi che tanto conosciamo per la serie originale, iniziata nel lontano 1967 a fumetti sulla testata Manga Action.

Parlando più nello specifico del protagonista, notiamo infatti come si sia voluto preservare l’aspetto ironico di Lupin III, rinunciando però a un po’ di malizia che tanto contraddistingue il personaggio.

Lupin III riesce nell’effetto nostalgia, riportando i fan di vecchia data indietro nel tempo e riuscendo anche a intrattenere i più piccoli. Chiunque ami la serie non può negare di aver accennato un sorriso nelle scene d’azione con le classiche composizioni del musicista Yūji Ōno a fare da sfondo, realizzate tra l’altro con grande chiarezza e linearità, coadiuvate da un comparto visivo degno di nota.

Perché “The First”?

I motivi sono diversi, tra cui proprio il diario di Bresson, unico oggetto che Lupin I non è riuscito a rubare; un’altra ragione è la prima direzione del regista Takashi Yamazaki (maestro della CGI in
Giappone, che ha lavorato a progetti come “Doraemon – Il film” e “Dragon Quest your story“) per la serie Lupin. Infine, questo “Lupin III” è il primo della serie disegnato in animazione 3DCG

Perché un progetto in 3DCG?

“Lo voglio vedere”. Furono queste le parole del maestro Monkey Punch, autore del nostro ladro gentiluomo, riferendosi a un ipotetico film su Lupin in 3DCG, che diventa realtà da un’idea che prende forma nell’estate del 2015, quando Yamazaki, dichiarato fan della saga, prende parte al progetto.

Nel novembre 2017 si entra nel vivo dell’animazione e lo staff (per l’occasione anche internazionale, data la fama del personaggio in tutto il mondo), decide di adottare il procedimento della key frame animation, in cui i particolari dei personaggi vengono aggiunti manualmente e non attraverso la motion capture.

Il primo personaggio a essere modellato in 3D è stato Lupin, di cui sono stati realizzati una trentina di pattern in 2D, poi migliorati e ultimati. Per gli altri personaggi il processo è stato relativamente semplice, dopo il lavoro fatto su Lupin, mentre per Fujiko è stato più complesso, avendo diverse espressioni nelle diverse serie.

Note positive

  • Fedele rappresentazione della serie, soprattuo dei personaggi principali
  • Scene d’azione chiare e lineari
  • Ottimo uso della tecnica 3DCG

Note negative

  •  Alcune animazioni dei personaggi un po’ rigide
  • Trama un po’ troppo scontata
  • Alcune spiegazioni date risultano troppo banali
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