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Moneyboys
Titolo originale: Moneyboys
Anno: 2021
Paese: Austria, Francia, Taiwan, Belgio
Genere: Drammatico
Produzione: KGP Filmproduktion, Zorba, Flash Forward Entertainment, Panache Productions
Distribuzione: ARP Sélection
Durata: 120 minuti
Regia: C.B. Yi
Sceneggiatura: C.B. Yi
Fotografia: Jean-Louis Vialard
Montaggio: Dieter Pichler
Musiche: Yun Xie-Loussignian
Attori: Kai Ko, Chloe Maayan, Yufan Bai, Jc Lin, Zeng Meihuizi, Sun Qiheng
Moneyboys è un film drammatico del 2021, esordio del regista C.B Yi. E’ stato presentato al Festival di Cannes 2021 nella sezione Un Certain Regard. La pellicola partecipa in concorso al Lucca Film Festival e uscirà nelle sale francesi il 10 novembre 2021.
Trama di Moneyboys
Fei, giovane ragazzo che vive nella provincia cinese fortemente conservatrice, decide di allontanarsi dalla famiglia per via della mancata accettazione del suo stile di vita. Parte diretto verso la città, con la speranza di trovare fortuna e una nuova prospettiva. Sogna una vita di successo e una situazione economica agiata che riesce a conquistare, non senza cattive esperienze, privandosi dell’amore e della sua autentica felicità.
Recensione di Moneyboys
Le inquadrature simmetriche dalla fotografia splendente, la macchina da presa statica dai movimenti sempre lenti e riflessivi, rappresentano un mondo in cui la stasi e l’apparenza dominano i personaggi, soprattutto il protagonista. Fei, un giovane con la forte necessità di distaccarsi da un paese di provincia, retrogrado e avvilente, si ritrova a vendere sé stesso per una vita di successo che crede di volere. Ciò che lo spettatore vede è un apparente storia di riscatto: la stasi percorre l’intera pellicola, in cui le inquadrature statiche raffigurano un’esistenza che sembra non procedere mai in avanti, seppur le scenografie denotino uno stile di vita invidiabile, ma che lo è solo nella pura apparenza.
Gesti lenti, momenti profondamente riflessivi e i pochi dialoghi, ma significativi, sono metafora di una vita che scorre lenta e insoddisfatta, in cui si cerca sempre di sopravvivere, o vivere in modo disperato uno status che si è raggiunto. Si intuisce la differenza tra la campagna e la città, il confronto tra una tradizione tossica e una visione aperta del mondo, talvolta altrettanto nocivo e difficile da gestire. Sarebbe stato ancor più interessante approfondire le ragioni della fuga di Fei, la disfunzionalità della sua famiglia e del villaggio da cui proviene; viene per lo più accennato e lasciato all’immaginazione e all’intuizione dello spettatore, tramite i dialoghi tra i familiari e gli amici.
Un’estetica estremamente curata che cerca quasi di nascondere la violenza e la tristezza che aleggia nella vita del protagonista; metafora di come Fei nasconda le sue frustrazioni e la sua latente depressione tramite i soldi e lo status che ha raggiunto, dopo aver vissuto il male sulla sua pelle, probabilmente non ancora assorbito e metabolizzato.
Una felicità che sembra non riuscire mai a raggiungere, alla ricerca di qualcosa che sembra fuggire senza sosta. Fei riesce a evadere dalla sua vecchia vita, avanza nel mondo, frequenta gente facoltosa, ma questa crescita è solo apparente: il suo personaggio rimane fermo, in alcuni momenti della pellicola quasi sembra regredire. Ciò che avanza davvero è la sua disillusione nei confronti dell’esistenza, la perdita dell’ingenuità. In lui si intuisce un forte desiderio di amare ed essere amato, che rimane insoddisfatto. Con il personaggio di Long, arriva la dolcezza nella sua vita, ma non riesce ad accoglierla.
L’ultima scena vede Fei e Long ballare in locale dalle luci fluorescenti e colorate, sequenza analoga ad una delle scene iniziali, rendendo ciclica la narrazione; due dei pochi momenti della pellicola in cui il protagonista appare davvero felice. Una conclusione che tenta di dare nuovamente una speranza, anch’essa, forse, solo apparente.
“Se tu sei felice, farai felici anche gli altri”
Moneyboys
Note positive
- Fotografia
- Estetica curata
- Regia elegante
- Buone interpretazioni
Note negative
- Poco approfondimento delle ragioni del protagonista