Panic (2021): sfidare le proprie paure per un nuovo inizio

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Panic

Stagione 1

Titolo originale: Panic

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Young Adult, drammatico

Produzione: Amazon Studios Glasstown Entertainment Roth, Kirschenbaum Films

Distribuzione: Amazon Prime Video

Ideatore: Lauren Oliver

Stagione: 1

Puntate: 10

Attori: Olivia Welch, Mike Faist Jessica Sula, Ray Nicholson

Trailer italiano della serie

Serie televisiva di produzione statunitense creata e scritta da Lauren Oliver e basata dall’omonimo romanzo di quest’ultima uscito nel 2014, Panic vede come protagonisti dei giovani teenager che si sfidano in un gioco estremo per poter vincere un montepremi e fuggire da una realtà per loro troppo stretta.

La serie è disponibile sulla piattaforma Amazon Prime Video dal 28 Maggio 2021

Trama della prima stagione della serie Panic

In una piccola cittadina del Texas, annualmente alla fine del percorso liceale, i giovani neodiplomati si sfidano in delle prove ad eliminazione che mettono alla prova il loro coraggio e le proprie abilità. Questo “gioco” ad alto tasso di pericolosità prende il nome di Panic. Al vincitore spetterà un elevato montepremi, che gli permetterà di poter lasciare le campagne di Carp e poter iniziare una nuova vita.

Recensione della prima stagione della serie Panic

Panic è una serie televisiva di genere Young Adult nata dalla penna della scrittrice statunitense Lauren Oliver, che dopo il grande successo letterario dell’opera ha deciso di collaborare con la grande casa di produzione Amazon Prime Video, per poter trasporre la propria creazione sul piccolo schermo. Il risultato di questa operazione risulta buono, ma non esaltante come molti si aspettavano. La trama è incentrata su un gruppo di giovani adolescenti, Heather (Olivia Welch), Natalie (Jessica Sula), Ray (Ray Hall) e Dodge (Mike Faist). Ognuno di loro deve affrontare diversi problemi che la vita gli pone davanti ma sono tutti uniti nell’ambizione di riuscire a conquistare il ricco montepremi di 50.000 dollari per potersi creare un nuovo futuro, questo poterà i protagonisti a creare delle alleanze e tradimenti per arrivare per primi al traguardo.

Ogni episodio della serie è stato scritto da Lauren Oliver, mentre la regia è stata affidata a Ry Russo-Young, Jamie Travis, Viet Nguyen, Megan Griffiths e Gandja Monteiro.

A livello registico il risultato è abbastanza lineare con il livello stilistico del genere, la regia risulta essere abbastanza scolastica, non vi sono presenti inquadrature particolarmente degne di nota e non sono presenti virtuosismi tecnici che fanno fare un balzo a chi visiona l’opera. Il ritmo è buono, ma non tiene quasi mai lo spettatore col fiato sospeso se non in alcune scene dove le prove ad alto tasso di pericolosità fanno temere per la sorte dei personaggi.

Per quanto riguarda la scrittura della serie essa risulta essere buona per quello che riguarda il soggetto ma non altrettanto riuscita per quanto concerne allo sceneggiato. L’idea di una sfida mortale tra gruppi di teenager che vogliono dimostrare il proprio coraggio mettendo a nudo le proprie paure è buona ma non innovativa, inoltre la parte riguardante l’indagine poliziesca è gestita in modo troppo approssimativo donando poco patos nella storia. La sceneggiatura risulta anch’essa troppo basilare, molti dialoghi risultano troppo infantili e non si riesce ad empatizzare con la maggioranza dei personaggi.

Le interpretazioni sono discrete, buone soprattutto le performance di Ray Hall, Mike Faist che interpretano quelli che risultano essere i due migliori personaggi della serie.

In conclusione questo risulta essere un classico prodotto Mainstream, destinato ad un pubblico di fascia 16-25, una serie che offre alcuni buoni spunti di riflessione, ma che non riesce a raccontare in modo drammatico e reale i disagi di questa generazione.

Note positive

  • Alcuni interpreti, nonostante la giovane età, risultano credibili e aggiungono qualità ai loro personaggi
  • Buona, anche se già visto, il soggetto principale dell’opera

Note negative

  • Regia poco ispirata
  • Sceneggiatura qualitativamente poco elevata
  • Tema di fondo affrontato in maniera poco matura
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