Prey (2022): la caccia è aperta! 

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Prey locandina film 2022

Prey

Titolo originale: Prey

Anno: 2022

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: azione, fantascienza, thriller

Casa di Produzione: 20th Century Studios, Davis Entertaiment

Distribuzione: Disney +

Durata: 1h 39m

Regia: Dan Trachtenberg

Soggetto: Predator creato da Jim e John Thomas

Sceneggiatura: Patrick Aison

Fotografia: Jeff Cutter

Montaggio: Claudia Castello, Angela M. Catanzaro

Musica: Sarah Schachner

Attori: Amber Midthunder, Dakota Beavers, Stefany Mathias, Dane DiLiegro, Stormee Kipp, Michelle Thrush, Julian Black Antelope

Trailer italiano di Prey

Il 26 Luglio ai Giffoni 2022, per un pubblico superiore ai 16 anni, è stata presentata, in anteprima italiana, Prey, la pellicola action thriller, targata 20th Century Studios, per la regia di Dan Trachtenberg (No Escape, 2011; 10 Cloverfield Lane, 2016), quinto capitolo della longeva saga cinematografica Predator, iniziata nel 1987 con il film di John McTiernan. Il lungometraggio del 2022, distribuito dal 5 agosto 2022 su Star di Disney Plus, funge da prequel del franchise Predator, ambientato nella nazione del Comanche 300 anni fa.

Trama di Prey

Nazione Comanche, 300 anni fa. Naru è una guerriera feroce e altamente abile che è stata cresciuta all’ombra di alcuni dei più leggendari cacciatori che vagano per le Grandi Pianure. Quando un giorno il pericolo minaccia il suo accampamento si propone di proteggere la sua gente. La preda che insegue, e alla fine affronta, si rivela essere un predatore alieno altamente evoluto con un arsenale tecnicamente avanzato, traducendosi così in una resa dei conti feroce e terrificante tra i due avversari.

Prey (2022) - 20th Century Studios
Prey (2022) – 20th Century Studios

Recensione di Prey

Dopo il vano tentativo di riportare in auge la saga di Predator, con l’ultima pellicola The Predator del 2018, che si rivelò un clamoroso flop, la 20th Century Studios rimescola le carte in tavola, e ripropone una nuova storia del cacciatore alieno più letale dell’universo. Questa volta viene riproposta una storia classica, ma con delle novità molto interessanti, prime tra tutte l’ambientazione. La pellicola infatti è ambientata nell’America del ‘700, non ci sono dunque armi e tecnologie moderne, solo natura selvaggia e armi bianche. 

I realizzatori si sono impegnati a creare un film che fornisse un ritratto accurato dei Comanche e portasse un livello di autenticità che suonasse fedele ai suoi popoli indigeni.  Jhane Myers, un’acclamata regista, che in Prey ricopre il ruolo di produttore,  lei stessa membro della nazione Comanche, è nota per la sua attenzione e dedizione ai film che circondano le nazioni Comanche e Blackfeet e per la sua passione per onorare i lasciti delle comunità native. E’ proprio l’ambientazione nativa americana a rendere vincente la pellicola, ci troviamo trasportati in una realtà diversa dalla nostra, siamo immersi nella natura selvaggia e incontaminata, se non da una tribù Comanche.  Quest’interessantissima scelta narrativa si rivela vincente, proponendoci un prequel canonico dei precedenti film, con una regia ispirata, quasi autoriale ( i movimenti di camera sono fluidi e bellissimi da vedere) e una certa dose di violenza, che ha sempre caratterizzato la saga di Predator.

Tutto nel film è studiato nei minimi dettagli, dai costumi, al fango sui vestiti dei protagonisti umani, l’utilizzo di location in loco, senza uso di green screen. La fotografia, con paesaggi mozzafiato che lasciano letterariamente a bocca aperta, permette di farci immergere dentro la storia attraverso un uso cromatico dei colori che abbandona la lucentezza per donarci un senso d’imminente pericolo costante. La CGI invece è l’elemento tecnico più difettoso del film, difatti alcuni animali sono palesemente creati in computer grafica, e si distaccano troppo dalle ambientazioni reali. Anche il Predator risulta un po’ troppo finto quando utilizza la sua “barriera dell’invisibilità”, ma, inversamente, rende ottimamente quando lo vediamo nella sua interezza.

La colonna sonora non è molto ispirata, forse si tratta proprio di una scelta stilistica, in moltissime sequenze infatti non c’è presenza di musiche, cosa che rende un po’ più lenta la trama, ma nulla di troppo tragico sia chiaro. Prey è un film che sarebbe potuto uscire tranquillamente al cinema per la sua qualità, ma che comunque fa godere di un’ottima esperienza anche davanti alla televisione.

Fotogramma di Prey (2022)
Fotogramma di Prey (2022)

I personaggi

Molti dei personaggi del lungometraggio sono, purtroppo, solo accennati, non hanno caratterizzazione e figurano solo sullo sfondo nella narrazione. La protagonista però risulta essere molto interessante, essendo donna, non viene considerata bene per diventare un cacciatore, ma è determinata, tenace, intelligente e molto coraggiosa.  La figura della giovane gioca un duplice ruolo, come suggerisce il titolo del film, che significa preda, si ritrova dal cacciare un misterioso animale e all’essere cacciata da quest’ultimo. Ci troviamo davanti a un confronto tra cacciatori molto interessante, dove la suspense la fa da padrona.

Per quanto concerne l’antagonista principale, l’iconico Predator, non ha bisogno di presentazioni. Lui caccia in cerca di prede potenti da affrontare e niente e nessuno lo può fermare. La messa in scena delle sue battute di caccia sono spettacolari e cruente, degne di un film della saga di Predator.

I personaggi secondari di Prey
I personaggi secondari di Prey

In conclusione

Il primo Predator è diventato un cult, con questo prequel ci troviamo davanti a un’ottima pellicola, forse addirittura migliore del primo iconico capitolo. Con la sua durata di 1h 39 min sicuramente sarà in grado di soddisfare anche il fan più esigente. Vi do un consiglio per la visione, guardatelo assieme al vostro gruppo di amici, spegnete le luci, e guardatevelo sullo schermo più grande che avete, possibilmente in 4k UHD, perché rende veramente alla grande.

Note positive

  • Protagonista ben caratterizzata
  • Antagonista tenace e spaventoso
  • Regia, fotografia ecc eccezionali
  • Ottime le scene d’azione violente

Note negative

  • Colonna sonora poco incisiva
  • Personaggi secondari poco
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