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Questo mondo non mi renderà cattivo
Titolo originale: Questo mondo non mi renderà cattivo
Anno: 2023
Paese di Produzione: Italia
Genere: animazione, commedia, drammatico
Stagione: 1
Puntate: 6
Durata: 30min
Produzione: BAO Publishing, Movimenti Production, DogHead Animation
Distribuzione: Netflix
Soggetto: Zerocalcare
Sceneggiatura: Zerocalcare
Regia: Zerocalcare
Doppiatori: Zerocalcare, Valerio Mastrandrea
Dopo la rivelazione e il sorprendete successo della serie Strappare lungo i bordi (2021), che vedeva sbarcare il fumettista di Rebibbia su Netflix, Zerocalcare, in collaborazione con Movimenti Production insieme BAO Publishing, torna con una nuova serie inedita, distribuita su Netflix dal 9 giugno 2023. Questo mondo non mi renderà cattivo, infatti, non sarà un sequel di Strappare lungo i bordi ma sarà una nuova storia inedita nell’universo narrativo di Zerocalcare che racconterà questa nuova storia con il suo inconfondibile modo di fare. La serie è composta da sei episodi da circa mezzoretta l’uno, inoltre, a Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, si aggiunge un nuovo, centralissimo personaggio: Cesare.


Trama Questo mondo non mi renderà cattivo (2023)
Un vecchio amico torna nel quartiere dopo diversi anni di assenza e fatica a riconoscere il mondo in cui è cresciuto. Zerocalcare vorrebbe fare qualcosa per lui ma si rende conto di non essere in grado di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa e a fare la scelta giusta per trovare il suo posto nel mondo.

Scopri anche: Conferenza stampa della serie Netflix Questo mondo non mi renderà cattivo (2023)
Recensione Questo mondo non mi renderà cattivo (2023)
Zerocalcare torna su Netflix, questa volta però per confermare la bellissima sorpresa del suo primo lavoro per il colosso dello streaming, però non con un sequel ma bensì con una nuova storia inedita. In “Questo mondo non mi renderà cattivo” un amico di vecchia data di Zero, Cesare, tornerà a Rebibbia dopo anni di assenza faticando però a reintegrarsi e a riconoscere il posto in cui è cresciuto. Zero cercherà in qualche modo di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa, ma la vita dei due è cambiata troppo in questo lungo periodo di assenza rendendo davvero difficile il rapporto d’amicizia ritrovata tra i due. E saranno proprio l’amicizia ritrovata e la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo due degli argomenti cardine che Zerocalcare racconterà a suo modo in questa nuova storia, insieme alla difficoltà di rimanere sé stessi e forti dei propri ideali non cedendo alla tentazione di fare scelte sbagliate al fine di togliersi dai guai.
Ed è così che Zerocalcare torna a raccontarsi come solo lui sa fare, tra ironia, insicurezze e pensieri profondi con una narrazione serrata che si contrappone tra flashback della sua adolescenza e l’incontro e la storia di Cesare agli eventi che si stanno svolgendo nella sua vita e dei suoi amici ai giorni nostri. Tra citazioni alla cultura pop degli anni 80’ e una infinità di easter egg, che citano in continuazione il suo universo narrativo (dall’amico Cinghiale a Camille), filtrano le insicurezze e le inadeguatezze sia adolescenziali (con la paura del giudizio degli altri sulle proprie fragilità) sia quelle presenti (come cercare di esprimere una propria opinione morale e sui principi dopo il “successo”). Il rimanere se stessi di fronte alle contraddizioni della vita sarà l’argomento onnipresente che trascinerà la narrazione della storia, che si tratti di Zero, Secco, Sarah, Cesare o chiunque altro, l’argomento verrà trattato in un modo che quasi paradossalmente la stragrande maggioranza delle persone può capire e immedesimarsi, mostrando ancora una volta quanto lo stile, il modo di porsi e la capacità comunicativa di Zerocalcare sia universale, sia che si tratti di un libro che di un prodotto seriale.
Sei in un paese meraviglioso
Come canta Giancane nella sigla di apertura della serie, la quale sicuramente risulta meno d’impatto sul piano puramente comico, anche se le risate e i momenti comici non mancano, però tutto questo permette di concentrare la storia su toni più maturi e di conseguenza di poter sviluppare tematiche importanti e attuali. Tematiche molto delicate e importanti che man mano col passare del tempo sono ritornate attuali, dove il fumettista romano si espone, anche politicamente, rischiando in un certo modo di scontentare una certa parte di pubblico.
La storia si muove attorno anche e soprattutto a questo contesto socio-polito importante senza timori (forse) o troppi peli sulla lingua, ma “grazie” a questo si approfondiscono i sentimenti più intimi dei personaggi, come la difficoltà del trovare il proprio posto nel mondo che Cesare continua a vivere ogni giorno da quando è tornato a Rebibbia, di non restare indietro rispetto alle persone a te care e fare i conti con la realtà delle aspettative, oppure di sentirsi a posto con sé stessi rispetto a certe scelte di vita. Temi a cui Zerocalcare tiene molto e riesce a trasmettere in maniera schietta buttandosi sull’attualità, criticando il mondo che lo circonda, ma allo stesso tempo mettendosi sempre in discussione. Ed è questa sua caratteristica peculiare di essere schietto, di avere le stesse paranoie in cui molti di noi ci possiamo identificare che rendono ancora più potente e d’impatto il messaggio che con questa storia ci vuole raccontare.

Una evoluzione artistica
In Questo mondo non mi renderà cattivo, si nota un bel miglioramento rispetto a Strappare lungo i bordi a livello puramente visivo e artistico. DogHead Animation dimostra ancora una volta la sua compentenza a livello di animazione tradizionale mettendo in scena delle sequenze più fluide e un character design molto dettagliato. Questa volta però non si limita solo a questo perchè gioca anche con altri stili d’animazione, come ad esempio le interessanti sequenze realizzate in Stop-Motion e nel ricreare lo stile grafico dei videogiochi dell’adolescenza di Zero. Un comparto visivo che riesce a catturare e a mettere in scena ogni sfumatura dei personaggi creati da Zerocalcare che riesce ad unire la narrazione più matura a delle musiche mai casuali, a partire dal brano che da il nome alla serie, mettendo in simbiosi perfetta questo prodotto.

In conclusione
Questo mondo non mi renderà cattivo (2023) è la conferma che Zerocalcare abbia ancora qualcosa da raccontare anche in una serie animata. Con una conferma assoluta, dalle splendide animazioni e musiche fino agli attacchi ironici alle istituzioni, alle amicizie ritrovate, quelle perse e la difficoltà di rimanere sé stessi in un mondo che continua a metterti alla prova. Zerocalcare, con la sua nuova storia, ci distrugge emotivamente ancora una volta, facendoci riflettere davvero molto sulla propria morale e la difficoltà di “fare la scelta giusta” in questo mondo difficile.

Note positive
- Animazioni
- Musiche
- Sceneggiatura
- La capacità straordinaria di Zerocalcare di comunicare e di trattare temi così delicati ma che coinvolgono tutti
- Comicità irriverente
Note negative
- ./