Sing (2016): un film d’animazione spettacolare

Condividi su

I contenuti dell'articolo:

Sing

Titolo originale: Sing

Anno: 2016

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: animazione, commedia, musical

Produzione: Illumination Entertainment

Distribuzione: Universal Pictures

Durata: 108 min.

Regia: Garth Jennings

Sceneggiatura: Garth Jennings

Montaggio: Gregory Perler

Musiche: Joby Talbot

Attori: Matthew McConaughey, Reese Whiterspoon, Scarlett Johansson, Taron Egerton, John C. Reilly, Tori Kelly, Seth MacFarlane, Jennifer Saunders, Nick Kroll

trailer italiano di Sing

Mentre aspettiamo con ansia che arrivi dicembre 2021 per goderci il sequel, ogni occasione è buona per rivedersi Sing, il cartoon canoro del 2016 candidato ai Golden Globe per il miglior film d’animazione e il secondo film d’animazione originale non targato Disney Pixar con il maggior incasso di sempre.

Trama di Sing

Buster Moon è un koala proprietario di un teatro sull’orlo del fallimento, che per raddrizzarne le sorti indice una gara di canto. Per un errore di battitura della sua assistente che aggiunge qualche zero di troppo al montepremi finale, alle audizioni si presentano in migliaia. Nonostante scopra l’errore, Moon decide di proseguire con la bugia arrivando a selezionare per il concorso i concorrenti con le migliori doti canore. Ma mentire su un premio da assegnare non sarà facile per il koala, che dovrà fare i conti con nemici più grandi di lui.  

Recensione di Sing

In Sing funziona tutto, ma le ciliegine sulla torta di questo cartoon scritto e diretto da Garth Jennings, già regista di numerosi videoclip, sono senz’altro la colonna sonora e i personaggi. Il fatto che questi ultimi siano stati doppiati da grandi star hollywoodiane è sicuramente un punto di forza di Sing, ma anche la versione italiana non ha niente da invidiare a quella americana.

Buster Moon, la cui voce originale è quella di Matthew McConaughey, è un koala che vive per il suo teatro, il Moon Theatre, lasciatogli in eredità dal padre. La responsabilità che sente verso la figura paterna e la sua grande passione per lo spettacolo saranno la sua rovina e la sua salvezza. I concorrenti da lui selezionati e i brani cantati sono ciò che spingono gli spettatori a teatro (sia quelli reali, sia quelli interni alla diegesi): Rosita (Reese Witherspoon) è una maialina che fa la mamma a tempo pieno, ma pronta a trasformarsi in una performer da milioni di dischi venduti. Johnny è un gorilla costretto dal padre e la sua banda a fare il palo durante le rapine ma che nasconde un cuore tenero e una grande voce (la sua, non a caso, è quella del rocketman Taron Egerton). Ash (Scarlett Johansson) è un’istrice adolescente con un’anima rock, che non esiterà a tirare fuori per prendersi una rivincita sul suo ex ragazzo. Meena è una elefantessa con una voce potentissima (prestatale da Tori Kelly) ma tradita dalla sua timidezza che la blocca nel momento di salire su un palco. Infine il piccolo Mike, un topolino con un grande ego che canta come Frank Sinatra (bravo l’istrionico Seth MacFarlane).

Chiudono il cast Eddie (John C. Reilly), il montone miglior amico di Buster nonché nipote dell’ex cantante lirica Miss Nana Noodleman (un omaggio alla Norma Desmond di “Viale del tramonto” di Billy Wilder), e Gunter (Nick Kroll), il partner di Rosita nelle sue esibizioni. Ma grazie alla storia che ha da raccontare, ogni personaggio introduce un genere cinematografico: dalla favola di Rosita che si trasforma da casalinga a pop star, al noir del gangster Mike/Sinatra, dal “prison movie” di Johnny che vuole emanciparsi dalla famiglia malavitosa, al mélo suburbano di Meena e quello indie di Ash.

My Way, Shake it off, Hallelujah e I’m still standing sono solo alcuni dei grandi classici portati sul palco dagli aspiranti cantanti, e se di per sé sono già un buon motivo per guardare Sing, ciò che li rende davvero unici sono le performance dei protagonisti. Le esibizioni dei concorrenti sono uno spettacolo per gli occhi, un’esplosione di colori con una scenografia e dei costumi mozzafiato: se la competizione di Sing avesse concorso a qualche festival si sarebbe sicuramente portata a casa qualche premio nella categoria. Nonostante sia un film d’animazione, Sing non è destinato solo a un target di giovanissimi: la mamma che si prende del tempo per sé stessa dedicandosi a ciò che da troppo tempo ha accantonato, il ragazzo che rifiuta la malavita per inseguire il suo sogno di diventare cantante e l’imprenditore che dedica anima e corpo al teatro di famiglia sono solo alcune delle microstorie che si intrecciano tra di loro in questo cartoon e che rendono i personaggi così umani.

Ma se il cast, le musiche e i temi ancora non vi avessero convinti, provate a pensare a un maialino con accento tedesco che con una tutina dorata si esibisce sulle note di Bad Romance di Lady Gaga. Non vi resteranno che tre cose da fare: preparare i fazzoletti, scaldare la voce e cantare!

Condividi su

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.