Star Wars: Clone Wars – Volume 1: Dentro la guerra dei cloni

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Star Wars: Clone Wars – Volume primo

Titolo originale: Star Wars: Clone Wars

Anno: 2003-2004

Paese di Produzione: Stati Uniti d’America

Genere: Fantastico, guerra

Studio di produzione: starCartoon Network Studios, Lucasfilm, Rough Draft Studios

Distribuzione: Cartoon Network

Stagione: 1 e 2 ( Riunite nel Dvd Volume primo)

Episodi: 20

Durata: 3-7 minuti ( 1h di film)

Regia: Dženndi Tartakovskij

Sceneggiatura: Bryan AndrewsMark Andrews, Darrick Bachman, Paul Rudish, Dženndi Tartakovskij

Musica: James L. Venable, Paul DinletirJohn Williams

Attori: Mat Lucas,  James Arnold Taylor, Tom Kane, Grey DeLisle, Terrence Carson, Corey Burton, Nick Jameson, Grey DeLisle, Richard McGonagle

Trama Clone Wars: Volume primo

Quattro mesi dopo la battaglia di Geonosis, le guerre dei cloni stanno dilagando in tutta la galassia, portando distruzione e morte in ogni singolo pianeta, perfino in quelli rimasti neutrali. Obi-Wan Kenobi si reca a Muunilinst, sede del Clan Bancario Intergallatico, il quale finanzia la confederazione dei sistemi indipendenti. Questi però hanno deciso di appoggiare i Separatisti e la repubblica galattica non può permettersi di perdere questo importante punto strategico economico. Lo Jedi ha il compito di comandare l’attacco a terra, mentre ad Anakin, direttamente per il volere di Palpatine, viene assegnato il comando delle flotte aeree, pur contro il volere del maestro Kenobi, che non lo ritiene ancora pronto. Contemporaneamente assistiamo alle vicende e imprese di alcuni Jedi come Yoda, Kit Fisto, Mace Windu e Luminara Unduli con la sua padawan, e facciamo la conoscenza del Conte Dooku e della sua allieva Ventress.

Recensione di Clone Wars: Volume primo

L. Skywalker: No, mio padre non ha fatto la guerra. Era ufficiale di rotta su un’astronave da carico.
O.W. Kenobi: Questo è quello che ti ha detto tuo zio. Non condivideva gli ideali di tuo padre. Pensava che dovesse restare qui e non farsi coinvolgere.
L.Skywalker: Tu hai fatto la Guerra dei Quoti?
O.W. Kenobi: Sì. Una volta io ero un cavaliere Jedi, come tuo padre.
L. Skywalker: Vorrei averlo conosciuto…
O.W. Kenobi: Era il miglior stella-pilota della galassia, e un astuto guerriero […] Ed era un caro amico. Oh, a proposito, ho qui qualcosa per te. [tira fuori la spada laser di Anakin da un baule] Tuo padre voleva che tu l’avessi quando raggiungevi l’età giusta, ma tuo zio non ne volle sapere. Temeva che potessi seguire il vecchio Obi-Wan in qualche pazza crociata idealistica come fece tuo padre.

Star Wars 1977

Nel primo lungometraggio sul mondo di Star Wars, del 1977, possiamo rintracciare alcuni elementi che hanno impostato la storia su cui doveva svolgersi la trilogia sequel basata su un’epica battaglia cosmica tra Jedi e Sith che viene denominata qui come la Guerra dei Quoti, chiamata poi nella trilogia prequel come la Guerra dei Cloni in cui Kenobi, lo jedi in esilio, ha combattuto al fianco del padre del giovane Luke, di cui era maestro e amico.

George Lucas ha presentato l’inizio di questa incredibile guerra nel finale de L’attacco dei cloni (2002) per poi riproporlo al cinema, seppur in maniera secondaria, ne La vendetta dei Sith (2005). Per il creatore però era fondamentale andare a mostrare in maniera chiara e dettagliata lo scontro tra la Repubblica Galattica, guidata dai Jedi con l’esercito dei cloni umani, contro i Separatisti capeggiate dai Sith e dalle armate dei droidi. Il tutto ha una durata di ben tre anni, dal 22 al 19 BBY. Narrare questo spazio di tempo sconosciuto dopo la visione del film permetteva di andare a spiegare con chiarezza l’origine stessa dell’Impero e mostrare i primi segni del passaggio di Anakin verso il lato oscuro.

Star Wars: Clone Wars è la prima serie animata, composta da ben tre stagioni che costituiscono venticinque episodi, che va a svelare questo lasso di tempo, ponendo le basi di personaggi divenuti mitologici all’interno della saga sulla forza. Qui, andremo ad analizzare le prime due stagioni, riunite in un unico film chiamato Star Wars: Clone Wars – Volume primo trasmesso in Italia su Cartoon Network. Tale serie televisiva animata pone le basi narrative del film animato Star Wars: The Clone Wars, che a sua volta va a presentare personaggi all’interno della serie omonima. Nonostante l’importanza narrativa di Clone Wars all’interno dell’universo di guerre stellari, e contro il volere stesso di Lucas e Tartakovsky, la Disney ha ritenuto di classificare questo Show come non canonico del nuovo Star Wars trasformandola in una serie appartenente all’universo Leggendario della storia, nonostante questa abbia presentato personaggi di rilievo e spessore all’intero dello scontro.

Analisi de Star Wars: Clone Wars

Come fuoco in tutta la galassia le guerre dei cloni dilagano. Nelle file del malvagio Conte Dooku sempre più pianeti passano. Contro tale minaccia, compito dei cavalieri Jedi guidare l’esercito della repubblica appena formato e quanto più infuria la guerra, tanto più prode si dimostra uno dei più valenti allievi della forza ( la macchina da presa osserva Anakin)

Yoda – Intro Star Wars: Clone Wars

La storia si apre visivamente con Yoda impegnato in uno scontro armato con il crudele esercito di droidi dei separatisti. Una voice over sempre del gran maestro del consiglio Jedi, interpretato vocalmente da Tom Kane, spiega rapidamente la nuova situazione della galassia, il tutto supportato da un montaggio ritmico che va a mostrare vari istanti di battaglia in cui le armate della repubblica con cloni e Jedi sono impegnati in scontri frontali con i nemici, il tutto è appoggiato sulla classica musica di stile Star Wars che drammatizza e dona mitologia a tale sequenza.

George Lucas affidò il progetto a uno dei più famosi animatori del periodo, Dženndi Tartakovskij, che aveva ricevuto ottimi riscontri con i suoi prodotti precedenti come Il laboratorio di Dexter e, la serie vincitrice di un Emmy, Samurai Jack. La mano dell’animatore – regista si sente prepotentemente nel concept visivo di Clone Wars, che ripropone il tutto secondo il suo classico modo di disegnare e di leggere il mondo. L’autore non ricercò una riproduzione fedele dei volti attoriali ma decise di usufruire di ritratti stilizzati ed essenziali lavorando sulle geometrie, spesso rettangolari, e linee forti e nette. Le stesse scenografie risultano un elemento forte e onnipresente all’interno della narrazione riuscendo a catturare e meravigliare lo spettatore, sopratutto in due sequenze di ottima fattura visiva e narrativa: lo scontro tra Kenobi e il terrificante cacciatore di taglie Durge, in una sequenza invidiabile a molti film di fantascienza, e lo scontro epico e interiore tra i due padawan Anakin (Jedi) e Ventress ( Sith) tra alberi e dietro a un immenso sole rosso fuoco, molto suggestivo. La grafica al computer non viene quasi mai utilizzata all’interno della serie a eccezione degli scontri spaziali, troppo complessi da realizzare con un animazione 2D.

Interessante risulta essere lo stile narrativo che si distanzia in maniera importante da quello della saga principale filmica, risultando un prodotto propriamente di guerra e non adatto, come lo possono essere i lungometraggi, a un pubblico di bambini. Le singole puntante risultano piuttosto brevi e per tale scopo è stato scelto di lasciare ampio spazio agli scontri rendendo al minimo indispensabile ogni dialogo. Il modo di mostrare il combattimento è privo di un vero e proprio montaggio ritmico ma a tratti si mostra calmo e riflessivo dando spazio all’attesa western dell’opera. La storia narrata nelle prime due stagioni, unite nel volume primo di Clone Wars, mostra nuovi personaggi indimenticabili, sopratutto nel finale con un terribile Generale Grievous, molto più forte e mostruoso di quello presentatoci in The Clone Wars, e mostra alcuni elementi non conosciuti all’interno dell’opera filmica come il tempio Jedi e il modo in cui la spada laser viene creata

Ricorda, il cristallo è il cuore della lama, il cuore è il cristallo del cavaliere Jedi a sua volta il cavaliere Jedi è il cristallo della forza, e la forza è la lama del cuore. È un unico intreccio; il cristallo, la lama, il Jedi

Luminara Unduli – Star War: Clone Wars

Indubbiamente la storia risulta interessante anche se alcuni elementi poco coincidono con ciò che vedremo in The Clone Wars: il Generale Grievous viene presentato come una macchina micidiale uccidi Jedi, elemento che si perde nella serie canonica in cui troviamo un Grievous piuttosto indebolito, anche il rapporto tra Anakin e il suo maestro muta nelle due serie, se qui si rifà propriamente a quello presente nel film in The Clone Wars rintracciamo un rapporto ampiamente errato e privo di quel raffreddamento che dovrebbe esserci. Inoltre non rintracciamo mai in Clone Wars elementi infantili e comici onnipresenti in quella facente parte della continuità narrativa principale.

Clone Wars – Volume Primo è una serie piuttosto interessante, realizzata con una forte connotazione autoriale ma pecca a tratti nel ritmo narrativo sopratutto nella forma di film in cui l’assenza spesso e volentieri di dialoghi e musica appesantisce notevolmente la storia, mostrando ancor di più come questo prodotto vada visto a puntate e non in versione estesa di un ora.

Note positive

  • Caratterizzazione dei personaggi
  • L’essere totalmente di guerra
  • Animazione e stile narrativo

Note negative

  • Alcune puntate eccessivamente brevi
  • La versione pubblicata in Dvd come un film funziona male e fa perdere ritmo alla narrazione
  • Le voci non sono quelle del film originale
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