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Tenebre e ossa 2
Titolo originale: Shadow and bone 2
Anno: 2023
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: fantastico
Casa di Produzione: 21 Laps Entertainment, Loom Studios
Distribuzione italiana: Netflix
Ideatore: Eric Heisserer
Stagione: 2
Puntate: 8
Regia: Bola Ogun, Laura Belsey, Karen Gaviola, Mairzee Almas
Sceneggiatura: Eric Heisserer, Daegan Fryklind, Leigh Bardugo
Fotografia: –
Montaggio: –
Musica: Joseph Trapanese
Attori: Jessie Mei Li, Archie Renaux, Freddy Carter, Amita Suman, Kit Young, Danielle Galligan, Daisy Head, Calahan Skogman, Lewis Tan, Anna Leong Brophy, Jack Wolfe, Patrick Gibson, Ben Barnes
Il 16 marzo 2023 esce su Netflix la seconda stagione della serie fantasy Tenebre e ossa con otto nuovi episodi che ci immergono nuovamente nel mondo immaginario della scrittrice americana Leigh Bardugo, che nel lontano 2012 tesse le basi per la creazione di una saga letteraria incentrata sul personaggio femminile Alina Starkov, in quella che tuttora è denominata la “Trilogia dei Grisha”. La seconda stagione, riprende i fatti narrati nel terzo romanzo della serie letteraria, ovvero Siege and Storm (2013), ma non solo, perché si rifà, com’è già avvenuto nell’arco della prima stagione, alla saga Duologia Sei di Corvi, costituita dal romanzo Re delle cicatrici (2019) e Il regno dei Lupi (2021), incentrata sulla banda di criminali comandata dall’oscuro Kaz Brekker.
Trama di Tenebre e ossa 2
Alina Starkov è in fuga. Questa icona di speranza che alcuni sospettano di tradimento è decisa a sconfiggere la Faglia d’Ombra e a salvare Ravka dalla rovina, ma il generale oscuro Kirigan è tornato per finire ciò che aveva iniziato. Sostenuto da un nuovo e terrificante esercito di mostri delle tenebre all’apparenza indistruttibili e da temibili reclute Grisha, Kirigan è più pericoloso che mai. Per prepararsi ad affrontarlo, Alina e Mal stringono un’alleanza con dei nuovi formidabili alleati e si vedono costretti ad attraversare tutto il continente per trovare due creature mitiche in grado di aumentare i poteri dell’Evocaluce. Intanto a Ketterdam i Corvi devono creare nuove alleanze mentre affrontano un vecchio rivale di Kaz Brekker, Pekka Rollins, il boss di Ketterdam, colui che controlla con la violenza l’intera città, facendo voce da padrone.

Recensione di Tenebre e Ossa 2
Inizialmente abbiano due storie distaccate e sconnesse l’una dall’altra, due linee narrative parallele che a un tratto però sono portate a incrociarsi per condurci verso l’epilogo finale della stagione, che ci conduce entro una lotta tesa tra la luce e oscurità, in cui Alina dovrà scontrarsi fisicamente ed emotivamente contro il suo alter-ego Kirigan, uno scontro che cambierà completamente lo scenario narrativo dando vita a nuovi percorsi narrativi per ogni singolo personaggio, che in questa stagione sono portati verso una propria conclusione e trasformazione, almeno per quello che avevamo conosciuto fino alla 2×8 “No Funerals”. Il primo arco narrativo segue il viaggio della Starkov e del suo fidato compagno – amico Malyen Oretsev alla ricerca degli amplificatori mentre il secondo arco narrativo ci conduce a Ketterdam tra i Corvi, in una guerra personale che Kaz Brekker intraprende contro il boss locale Pekka Rollins, un uomo avido di potere e di soldi. Accanto a queste due trame però ne troviamo un’altra, connessa però alle vicende della banda di Brekker, in altre parole quella riguardante Matthias, un Fjerdan Drüskelle (cacciatore di streghe), personaggio che avevamo conosciuto nella prima stagione, e che ci condurrà nelle viscere dalla prigione. La sua storia però al momento viene raccontata solo brevemente e in qualche frangente, apparendo l’arco narrativo più debole e meno approfondito all’interno di questa stagione. Le altre due storie invece ci vengono ben raccontate soprattutto quella connessa alla banda dei Corvi composta da Kaz Brekker, lo spettro Inej Ghafa, il tiratore scelto Jesper Fahey, il maestro degli esplosivi Wylan Hendriks e Nina Zenik, una Heartrender fidanzata con il Fjerdan Drüskelle Matthias. Tutti questi caratteri vengono elevati drammaturgicamente sia a livello individuale sia di gruppo, costruendo nuove dinamiche sociali e d’affetto all’interno del gruppo. Spicca però su tutte lo svelamento del background del freddo e distaccato Kaz Brekker che ci farà empatizzare maggiormente e comprendere più profondamente l’animo del personaggio. Proprio l’interno arco narrativo dedicato ai Corvi ha lo scopo di svelare e donarci informazioni sul passato di Kaz, un passato brutale che lo ha trasformato profondamente costringendolo a indossare pesanti corazze interiori per non soffrire. Intenso a livello emotivo il legame che ci verrà a creare tra l’uomo in nero e bastone e lo spettro, un rapporto che avrà il suo apice nell’ultima puntata in cui entrambi svelano le loro carte.
La narrazione riguardante Alina Starkov possiede un approfondimento dei personaggi lieve e poco incisivo, ma la loro storia possiede esclusivamente la struttura tipica del viaggio dell’eroe: nuove alleanze e missioni da portare al termine per tutti i costi. Seguiamo così la Starkov intraprendere un viaggio fisico che la condurrà a stringere un patto e alleanza con il principe Nikolai Lantsov, proveniente da una famiglia che nutre un profondo rancore per i Grisha, tanto da voleri uccidere e sterminandoli, accusandoli di essere la rovina del mondo. Proprio Nikolai Lantsov risulta essere una bella sorpresa, un carattere forte e interessante che trova, immediatamente, la simpatia del pubblico grazie alla sua caratterizzazione di giovane avventuriero pronto a tutto, pur di conoscere la misteriosa Evocaluce. Peccato però che sia Alina che Mal non vengono approfonditi più di tanto, come anche il signore oscuro, che troviamo sia in una condizione di maggior malvagità e pericolosità sia in una condizione di estrema debolezza interiore, apparendoci spezzato e volubile per tutto l’arco narrativo, perdendo quell’aura di fascino malvagio che aveva posseduto nella passata stagione. La sceneggiatura tenta di creare una connessione tra Alina e il generale Kirigan ma questa non prende mai realmente forza a causa di una tensione che non entra mai totalmente in scena, neppure nel finale.

In conclusione
La seconda stagione a livello tecnico non si discosta molto da quella passata, ma è denotabile e apprezzabile l’arduo lavoro che stanno compiendo gli showrunner e sceneggiatori che ci stanno dimostrando abili nell’unire e modificare correttamente i romanzi di Leigh Bardugo per creare una storia che sappia unire due personaggi provenienti da due archi narrativi letterari piuttosto lontani, peccato solo che questa volta non tutti i personaggi hanno avuto un’introspezione narrativa come meritavano.
Note positive
- Interpretazioni
- La storia di Kaz Brekker
Note negative
- Il generale Kirigan e Alina sono poco approfonditi
- Assenza di addestramento per Alina che sembra migliorare senza reali sforzi.