The Conjuring – Per ordine del diavolo (2021): Il male torna a fare visita

Condividi su
The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo locandina film

The Conjuring – Per ordine del diavolo

Titolo originale: The Conjuring per ordine del diavolo

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: horror, thriller

Produzione: New Line Cinema, The Safran Company

Distribuzione: WarnerBros

Durata: 112

Regia: Micheal Chaves

Sceneggiatura: David Leslie, Jhonson McGoldrick

Fotografia: Micheal Burgess

Montaggio: Christian Wagner

Musiche: Joseph Bishara

Attori: Vera Farmiga, Sterling Jerins, John Noble, Patrick Wilson, Julian Hilliard, Sara Catherine Hook

Trama di The Conjuring: Per ordine del diavolo

Trama di The Conjuring – Per ordine del diavolo

The Conjuring- Per ordine del diavolo ci porta nuovamente nelle vite degli investigatori coniugi del paranormale, gli Warren. Questa volta per indagare su di un terribile e agghiacciante caso di cronaca nella piccola cittadina di Brookfiled, legato alla possessione demoniaca, mai visto prima, che sconvolse gli Stati Uniti d’America nei primi anni 80.

The Conjuring Per Ordine Del Diavolo
Scena del film The Conjuring – Per Ordine Del Diavolo

Recensione di The Conjuring – Per ordine del diavolo

Dopo il grande e certosino lavoro compiuto dall’acclamato regista James Wan, per i due capitoli precedenti della saga, che ebbero un enorme successo planetario nell’universo main stream Horror, lo scettro della regia passa per questo nuovo capitolo della saga ad un altro cineasta esperto del genere come Micheal Chaves, regista di Llorona – Le lacrime del male. Il lavoro portato a compimento per questa pellicola, vedeva come obiettivo per lo stesso regista, la realizzazione di un classico film Horror stile americano, che puntasse come priorità narrativa, al ritorno alle origini come aveva ben marcato la prima pellicola.

Il cambiamento principale però, che diversifica questo ultimo lavoro rispetto a i precedenti, risiede nell’utilizzo degli immancabili “jump scare”, questa volta rappresentati ad Hoc per risaltare l’alone di mistero che suggella l’intera opera, portandoci così alle radici e alle premesse, che diedero vita alla realizzazione del franchise. Già dai titoli si realizza, come l’escalation di pericolo, da un’evocazione all’introduzione del diavolo, sia con questo film arrivato all suo punto di svolta.

Il filone Horror, Iniziato nell’oramai lontano 2013, con il primo memorabile film The Conjuring “L’evocazione”, si conclude con questo ultimo spaventoso ritrovo, più blandamente del solito, non rispettando a pieno gli incipit e le basi stilate in precedenza. Se il primo film, giocava con il sento senza vedere, emulando nel significato e senso, il tanto apprezzato The Others, questo terzo film invece mette da parte le convenzioni classiche, approntando per la prima volta sullo schermo a suon di azione e super effetti speciali, combattimenti veri e proprio tra il giusto e lo sbagliato, tralasciando così l’essenza a cui doveva ambire. La coppia Warren più di prima, riesce a impersonificare la lotta del bene contro il male, dello sceriffo contro il fuorilegge. L’utilizzo però di mosse magiche ed esoteriche ai limiti del normale, contrastano l’idea di una storia tratta da eventi realmente accaduti, portando così lo spettatore a domandarsi, quanto sia lecito pensare alla veridicità del tutto.

Questo male torna come spesso ci ha abituato, anche con importanti serie, nella più periferica e rurale provincia americana, in cui la civiltà è abbandonata agli echi del tempo e delle intemperie, dove solo la fede può aiutarti. Perciò non bastano l’ottima, su tutte, l’ interpretazione della magnetica Vera Farmiga a contrastare una sceneggiatura, che a tratti buca nelle parti più importanti del film, risaltando più l’ovvio a favore del necessario.

Una scena del film con la protagonista, interpretata da Vera Farmiga

Come ogni Horror rispettabile vuole, i riferimenti ai classici, entrati nell’immaginario dei fan e non solo, non possono mancare. Ne è un plausibile esempio l’apertura del film, che evoca il film L’Esorcista, ricostruendo a livello scenografico e di ambientazioni, quelle lugubri atmosfere, coadiuvate da suoni musicali incessantemente sordi la ricostruzione di un esorcismo, che convince poco per gli effetti troppo marcati, ma che gioca bene con l’intensità e la suspense, presentandosi a volte anche troppo invadente. Anche Shining, come possiamo ben notare nel finale, si annovera tra i riferimenti celebri, creando un velato effetto fan service, addolcendo così gli appassionati del genere.

Le musiche, così come le interpretazioni e il montaggio, fortunatamente giocano a favore della pellicola, sottolineando nei giusti momenti, il pathos e la paura. ma anche la speranza, che si cela dietro un angolo o dalla finestra, come a rimarcare che il male può presentarsi quando vuole, ma che il bene, stranamente qui più ignoto del oscuro, non aspetta altro che a intervenire.

Note positive

  • Le musiche
  • L’interpretazione di Vera Farmiga
  • L’ambientazione della campagna Americana
  • I riferimenti ad altri classici del genere
  • Il Montaggio
  • I titoli di coda

Note negative

  • La sceneggiatura
  • La rappresentazione del male
  • Gli stereotipi dell’Horror
  • Elementi ripetitivi

Condividi su

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.