The Tattoist (2018): un minicorto a tinte horror

The Tattoist

Titolo originale: The Tattoist

Anno: 2018

Paese: Cina

Genere: Horror

Produzione: Scream Zone

Durata: 1′ 20″

Regia: Michael Wong

Sceneggiatura: Michael Wong

Fotografia: Mayela Magrou, Troy Sandford

Montaggio: Lee Pai Seang

Musiche: Found in the Attic

Attori: Wang Yanhu, Lu Li

Trama di The Tattoist

La vicenda segue le oscure ossessioni di un tatuatore il cui studio è acclamato per i suoi tatuaggi eccezionali e intricati. Il problema è che per ricevere il suo prezioso capolavoro, i clienti vengono drogati, imprigionati e poi costretti combattere le proprie paure in una corsa contro il tempo per fuggire. Possono scappare? o diventeranno vittime di The Tattooist?

Recensione di The Tattoist

The Tattoist è un corto che ha partecipato a vari festival a tema horror vincendone alcuni anche a livello internazionale come il Canada’s Bloody Horror International Film Festival, Canada’s Terror in the Bay Film Festival e il Diabolical Horror Film Festival. Alla regia troviamo la cineasta indipendente malese che risiede e lavora prevalentemente a Pechino in Cina, dove ha realizzato il primo cortometraggio intitolato The Story of 90 Coins, il suo secondo lavoro dietro la macchina da presa è invece The Tattoist.

In questo microcorto abbiamo un minuto e venti dove un apparente tatuatore macellaio che assomiglia a Walter White balla a ritmo di Jazz. Possiamo definirlo horror perché sono stati inseriti dei flash pseudo – splatter che lasciano intendere molto. La storia si poggia essenzialmente su una fotografia ben curata che risulta il pezzo forte dell’opera che possiede anche un lavoro ricercato e curato riguardo ai costumi, alla scenografia e al trucco, elementi inevitabile per un corto di questa genere dove l’estetica ne fa da padrone a scanso però di una storia fin troppo vuota, difatti alla fine della visione non c’è molto da giudicare o appuntare, poiché The Tattoist lascia poco o niente risultando esclusivamente un apprezzabile prova tecnica e nulla di più.

Note positive

  • Ottima scenografia
  • Fotografia ben curata

Note negative

  • Nessuna trama effettiva
  • Una storia fine a sé stessa

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