You – Prima stagione (2018): il sociopatico di Netflix

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you locandina prima stagione netflix

You – Prima stagione

Titolo originale: You

Anno: 2018

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Thriller, sentimentale

Produzione: Berlanti Productions, Alloy Entertainment, Warner Bros. Television, A&E Studios

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Greg Berlanti, Sera Gamble

Stagione: 1

Puntate: 10

Attori: Penn Badgley, Elizabeth Lail, Luca Padovan, Shay Mitchell, Lou Taylor Pucci, Zach Cherry, Daniel Cosgrove, Kathryn Gallagher, Nicole Kang, Mark Blum, Hari Nef, John Stamos

Trailer della prima stagione di You

La serie You, ideata dal duo Berlanti e Gamble, è stata distribuita negli Stati Uniti sulla rete via cavo Lifetime a partire dal 9 ottobre 2018. La prima stagione si rifà all’omonimo romanzo scritto da Caroline Kepnes, il cui materiale narrativo diviene l’elemento drammaturgico per la creazione di questo arco narrativo di dieci puntante. La scrittrice americana ha ripreso successivamente in mano i personaggi con il libro del 2016 “Hidden Bodies “, che funge come materiale della seconda season, mentre nel 2021 esce il terzo romanzo della saga intitolato “You Love Me“. In Italia la serie è stata distribuita il 26 dicembre 2018 su Netflix.

Trama di You

Joe Golderg (Penn Badgley), mentre lavora nella libreria che gestisce a New York, incontra la giovane aspirante scrittrice Guinevere Beck (Elizabeth Lail) con cui instaura qualche breve dialogo letterario rimanendone colpito. Da questo momento nella mente del libraio si instaura il bisogno emotivo di conoscerla a tutti i costi così incomincia a stalkerarla prima online, ricercando informazioni personali di lei sul web e i social, e poi dal vivo, pedinandola, spiandola e recandosi nei luoghi che la giovane frequenta. Proprio durante uno di questi pedinamenti avviene l’inaspettata speranza di Joe, ovvero un contatto umano con Beck, riuscendo così a entrare attivamente nella sua vita “reale” fino a diventarne il fidanzato ma per mantenere questo legame l’uomo è disposto a fare di tutto.

Penn Badgley, Elizabeth Lail in You
Penn Badgley, Elizabeth Lail in You

Recensione di You

You e il suo protagonista oscuro Joe Golderg richiamano sotto svariati aspetti tecnici di sceneggiatura e simbolici un altro grande sociopatico della serialità televisiva come il serial killer Dexter Morgan partendo innanzitutto dalla loro lotta interiore tra il bene e il male e dal loro modo d’interpretare le azioni che compiono. Joe compie svariati crimini di privacy e di omicidi ma tutto ciò che attua e provoca viene distolto dalla sua percezione soggettiva tanto che eventi negativi ottengono per lui una visione positiva, grazie alla missione che lui stesso si dà: salvare e proteggere colei che ama. Stesso discorso vale per Dexter che, lottando tra apparenza e realtà indossando varie maschere (come del resto fa Joe dalla psicologo) crede di compiere del bene per il mondo uccidendo dei Serial Killer, come lui, ma seppur gli atti di Dexter potrebbero apparire quasi positivi questi sono causati da una sua pulsione animale come quella del bisogno di uccidere, il tutto senza provare pietà, come avviene anche in Joe, il quale si dimostra sempre distaccato e tranquillo in ogni situazione in cui si trova risultando un vero e proprio serial killer.

Il movente di Joe, come dichiara a Paco, è l’Amore, proteggere a tutti i costi coloro e colei che si ama. Lui ama Guinevere, compito suo è proteggerla dal mondo e dalle persone sbagliate che la circondando e che la fanno deragliare dalla relazione che ha con lui e con la scrittura. Per lui uccidere in nome dell’Amore è corretto, ma questo per lui è solo un modus operandi, ma in verità sfrutta questa scusa per saziare la sete di sangue che possiede. Nel fare ciò Joe si sente come un principe azzurro che lotta per la sua amata. L’uomo infatti, attraverso gli omicidi, riesce realmente a conquistare e a spianare la strada alla sua amata rendendogli la vita più semplice e donandogli la possibilità di credere maggiormente in se stessa e di dedicarsi corpo e anima alla scrittura, attività che tendeva a trascurare a causa di alcune persone sbagliate di cui si era circondata. Uccidere dunque nella folle mente di Joe è un elemento fondante nel volere del bene all’altro, mostrando una sua concezione di amore e bene piuttosto distolta. Ma la vera domanda: Joe sa provare dei veri sentimenti?

Penn Badgley è Joe in You
Penn Badgley è Joe in You

La serie, un po come Dexter, sfrutta in maniera onnipresente l’io narrante. Noi siamo spesso e volentieri nella mente di Joe, ascoltiamo i suoi pensieri e i suoi ragionamenti ma se Dexter ci dice tutto ecco che Joe mente e nasconde una parte di sé, un parte che scopriamo e approfondiamo man mano le puntante procedono. Difatti lo spettatore crede realmente che l’omicidio di Benjii sia il suo primo delitto di sangue, tanto che l’uomo si ripete dentro di sé di non essere un assassino ma alla fine scopriamo che quello è solo uno dei suoi omicidi, così il quadro psicologico del personaggio si arricchisce man mano la storia entra nel vivo. La fortuna della serie e di questo personaggio non sta solo nella sceneggiatura ma anche nel suo carismatico interprete Penn Badgley che già attraverso la sua fisicità corporea e fisionomia del volto possiede la possibilità di apparire come un individuo tenebroso, oscuro ma allo stesso tempo dolce, come del resto lo è Joe.

Qualche volta facciamo cose brutte per le persone che amiamo. Non significa che sia giusto, ma che l’amore è più importante.

Citazione di You – prima stagione

Il secondo protagonista della prima stagione è indubbiamente Guinevere Beck, discretamente interpretata da Elizabeth Lai, che appare allo spettatore come una ragazza incasinata e sadomasochista che si mette attorno gente sbagliata che non l’aiuta a evolversi anzi la frena costantemente nel suo percorso verso il successo e la scoperta di sé. Indubbiamente nell’arco della puntante lo spettatore tenderà ad appoggiare maggiormente il serial killer alla giovane vittima indifesa grazie a una scrittura sceneggiativa che pian piano tende a farla diventare un personaggio quasi antipatico e che si comporterà male, quasi volutamente, con Joe, rendendo allo spettatore ciò che l’uomo gli farà nel finale meno doloroso.

In conclusione

You risulta una serie altamente godibile che viaggia entro uno stile commerciale da binge watching ma non per questo risulta una serie superficiale poiché possiede uno sguardo interessante e originale rivolto alla figura dello stalker, andandolo a mostrare nelle sue sfumature, entro un ottica sentimentale e oscura, il tutto sfruttando un ottima sceneggiatura.

Note positive

  • La sceneggiatura
  • Il ritmo narrativo
  • la scrittura dei personaggi
  • L’interpretazione di Penn Badgley

Note negative

  • La comparsa repentina del personaggio di Karen Minty

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