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[Musica] benvenute benvenuti a la conversazione
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intorno al film che alcuni di voi hanno appena visto qualcuno l'aveva forse
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visto a Bari e il film è una figlia naturalmente esce il
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24 di eh aprile distribuito da 01 Il film è prodotto da
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Rodeo Drive Re Cinema e quindi saluto Samantha Anton Nicola per Re Cinema e Marco
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Pocioni per Rodeo Drive Vi presento le persone che sono qui non le vedo Tut Sì
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no adesso adesso credo di vederle Allora benvenuta Michela Cescon naturalmente
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Ciao ciao ciao ciao Benvenuta anche a Tony
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naturalmente vorremmo vederla più spesso sullo schermo ma insomma questa è la mia personale
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valutazione Ginevra Francesconi naturalmente che che non c'è e quindi ce
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l'avevo segnata la salutiamo È impegnata purtroppo è impegnata sul set e non ce
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l'ha fatta Io mi era attenuto alla cosa che era arrivata Vabbè la salutiamo Accanto a me
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c'è Valentina Ferran che adora fare le conferenze stampa vero Valentino non
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vede non vede proprio l'ora ha molte cose da dire No lo dico perché ci conosciamo mi
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permetto questo perché mi diceva ovviamente che non è proprio la sua tazza di te Stefana Corzi un bravo
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bravissimo Stefano non solo in questo film e Ivano
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De Matteo no che poi è il capitano il capitano della della nave
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Allora Valentina comincio da te Te l'avevo detto te l'avevo detto un attimo fa visto che proprio ci ci tenevi poi no
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la cosa se non ricordo male quindi non dico tutto il ricordo perché potrei ricordare male È bella questa voce
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gracchiante però un po' così da ranocchia malata e ma non è un problema
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Eh il film spesso i vostri film li definisco
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così è una domanda facile perché ti vedo già che stai trattenendo trattenendo il
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respiro nascono poi da da pensieri come tutti come tutti i film possibili tutte
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le storie ma anche da occasioni da Questo va meglio no credo sia Vabbè non
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un problema anche da occasione di osservazione di conoscenza di incontri di che
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riguardano non solo la schiera di amici con parenti conoscente ma anche da una
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osservazione della realtà Questo si evidentemente sono tutti i microfoni
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quindi capisci vabbè quello va bene va bene dai In
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qualche modo ce la cagheremo se è così tutto il tempo sicur
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per voi soprattutto ecco il classico sistema con i vecchi televisori a valvole no quando
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uno da si alzava e dava dei pugni Valentina questa invece ecco la cosa è questa nasce come quando da quale
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considerazioni lo so lo so Eh la sa Dunque eh in realtà nasce dal in parte
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da da un da un da dalle precedenti incontri dopo il film Una
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figlia perché molti molti alla fine tra
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il pubblico dopo mia scusate appunto e
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molti nel dopo negli incontri dal pubblico in mia c'è questo ragazzo
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estrem estremamente cattivo e che si comporta male appunto con la sua fidanzata E
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molti facevano le osservazioni allora io lo chiuderei per sempre in galera io
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l'ammazzerei io gli farei tutte Qu riconoscersi in questo figlio il
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padre lo difende E quindi l'idea iniziale è stata proprio quella cioè
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passiamo una volta dalla parte di chi è offeso e
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quindi da parte di un del padre dell'offeso che è un un ruolo
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estremamente difficile nel senso che è chiaro che quando descrivi i genitori
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delle parti eh che subiscono eh stai
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immediatamente dalla loro parte E invece questa volta abbiamo detto: "Ok però c'è
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anche il padre del o la madre del del cattivo e non è un ruolo semplice anche
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quello perché in realtà non si può smettere di colpo di di stare dalla
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parte del proprio figlio anche se commette qualcosa di terribile."
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Eh Ivano beh questa poi lascio a voi il microfono per tutto il tempo e
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naturalmente anche perché poi credo anche voi anch'io voglio sentire anche gli interpreti Io capisco la reazione no
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del dei tanti incontri che avete fatto nelle scuole no in cui qualcuno diceva a
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proposito di mia quella persona eh sì dall'estremo non vorrei più
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vederla quindi cancellarla per così dire prova usare un altro verbo
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E poi non è facile da un punto di vista narrativo di messi in scena però
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scegliere il punto di vista di di chi è stato offeso indirettamente no il
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genitore ma anche di chi ha offeso la ragazza E quindi ci raccontate un po' ci
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racconti un po' come avete trovato l'equilibrio perché anche in questo caso
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no lo spettatore può dire "Quella ragazza ha fatto un atto eh
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inaccettabile quindi merita una punizione
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esemplare Arriva ale intanto eh cerchiamo sempre nei
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nostri film di non dare giudizi eh perché è molto delicata e molto difficile Quando abbiamo scritto
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una figlia un po' c'eravamo io ero rimasto un po' colpito da alcune dichiarazioni del papà di Erica
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all'epoca che continuava a a cercare la figlia andava a trovarla in carcere
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questa e piano piano ho cercato di capire cerco di mettermi nei famosi pani dell'altro cosa impossibile quasi e per
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me è veramente impossibile però eh ho cercato di calarmi e capire che cosa può
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fare un genitore perché altrimenti Eh io penso che è troppo facile puntare il
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dito sulla famiglia perché chiaramente la prima cosa che si dice è l'educazione sbagliata è sempre colpa dei genitori Io
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non mi condannerei o perlomeno non mi condannerei in todos anche perché poi
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c'è un altro tipo di educazione che aspetta i nostri figli che va a
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intaccare quella che diamo noi giusta o sbagliata che sia escluso casi
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patologici Escluso casi patologici Io credo che un genitore ai propri figli cerca di insegnargli il massimo per
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numero delle sue esperienze che poi non possono essere giuste per per lui per il suo figo però le dà Poi quando escono
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c'è tutto un altro tipo di di educazione che uno si va a fare anche per dimostrare alcune cose C'è una crescita
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c'è un'adolescenza ci sono delle gerarchie che che loro devono rispettare A volte bisogna anche se lo puoi fare io
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ho lavorato molto con i ragazzi anche col carcere a volte fai degli atti dimostrativi anche per far bella figura
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con una ragazza con un ragazzo per un gruppo per essere accettato Fai degli atti dimostrativi che poi li paghi dopo
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Io faccio sempre l'esempio noi abbiamo parlato dell'omicidio ma entrare in un carcere minorile in Italia che c'è una
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legislazione italiana che permette di entrare in un carcere a 14 anni e un giorno magari fare la famosa cavolata no
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rubo un telefonino a un ragazzo per fare il figo storco il dito i lo rompo e e
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quindi già sei imputabile per rapina con lesioni e quindi rischi già 8
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anni poi non li farai mai però ecco è la cavolata Ecco allora lì io parlo sempre di punto macchina e dico tu dici come
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dove ti poni io mi pongo da una parte e dall'altra mi pongo dalla da quello dal papà del ragazzo che hanno rubato il
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telefono gli hanno rotto il dito e comincio a dire "Eh il padre non l'ha educato bene è da condannare bisogna
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ammazzarlo perché questi sono la feccia e tutto quanto" E poi dico "Ok adesso sposto la macchina mi sto dall'altra
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parte e quindi divento il par dell'altro" Dico: "Sì però è una cavolata una stupidag cerchiamo di
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venirci incontro" Quindi il giudizio è difficile a volte si può sminuire una cosa e criminalizzare Dipende che ruolo
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hai in quel momento C'era Emanuela avevi chiesto tu vero
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eh funziona Sì mi sembra di sì Emanuela Castellini quotidiani del Nord Beh intanto per Stefano Corsi
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che non si fa nelle conferenze stampa ma io lo faccio lo stesso Ti si è fatto proprio abitare addosso il personaggio
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sei sparito te ed era lui per cui i complimenti Quanto quanto è complicato è
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vero che sei un attore reciti però sei anche un papà cioè entrare in un ruolo così e come ci hai lavorato che cosa hai
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provato che cosa ti ha lasciato Grazie Allora intanto grazie Allora
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ehm devo dire che si parte sempre da da un copione in questo caso era un copione molto molto ben scritto dall'incontro
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con Ivano che da subito per quanto la materia fosse molto
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drammatica quando ci siamo incontrati il suo approccio è stato empatico nel raccontarmi la materia mi ha abbracciato
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la sua materia tramite le sue parole e credo che questo fosse proprio
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l'intenzione del film cioè questo cercare di mettersi nei panni
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dell'altro ha un modo hanno un modo secondo me sia in scrittura che in sul
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di gestire le emozioni essendo questo parte di un di un progetto più ampio no
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di cinematografia ehm che non è solo l'emozione non è solo l'approccio
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frontale eh alle volte l'emozioni è raccontate in modo frontale alle volte laterale alle volte nella su nel suo
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rifiuto alle volte nel senso di colpa Cioè il dolore viene raccontato con una serie di sfaccettature molto complesse
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e e soprattutto non è un film a tesi Noi viviamo in un mondo siamo immersi dalle
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informazioni ormai no non dallle informazioni proprio una serie di informazioni continue Per farsi notare
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ci vuole un titolo che funzioni titoli che spesso ci ci spaventano ci inquietano ci ci destabilizzano
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generalizzano Il fatto di entrare con una macchina da presa all'interno di questa narrazione in pellicola tra
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l'altro fa sì che ogni inquadratura deve essere più pensata ogni cosa ha un peso
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specifico e quindi eh si entra in uno specifico estremo dove succedono tante
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cose Non c'è solo questa questo gesto quasi casuale ci sono una serie di cose
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che si vengono a sapere ma mi sembra che sia proprio la volontà di mettere i personaggi in una situazione estrema che
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in qualche modo poi diventi un po' assoluta un po' universale cioè ci si interroga sul rapporto genitori figli si
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esce dallo specifico di questo caso e ci si chiede che cosa avrei fatto io al suo posto come mi come e e il fatto è che
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non credo che ci siano risposte definitive cioè sono quelle situazioni nelle quali ognuno di noi deve trovarci
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per per darsi una vera risposta Ehm e quindi sicuramente l'essere
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genitore ti porta a proiettare ma vedi anche un'altra cosa che facevamo spesso e questa cosa è strana a dirsi ogni
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tanto ridevamo sul set era come se avessimo bisogno di mantenere una forma di distanza dall'emozione perché
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immergersi troppo in questa emozioni si rischia proprio di non essere empatici Io credo che proprio la qualità di
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questo film e di questo cinema è quella di trasferire di fare in modo che il pubblico possa percepire le informazioni
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Se noi le avessimo consumate sullo schermo sarebbe stato sarebbe stato sbagliato oltre che
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forse anche un po' facile ricattatorio Invece c'è sempre un modo poetico di affrontare queste emozioni che ti
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portano sempre a dirti che cosa avrei fatto io ed è quello che ho fatto io dall'inizio alla fine del film
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Grazie Abbiamo un'altra domanda qui alla vostra nostra sinistra
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Ecco Catelo Masullo parere dell'ingegnere per Ivano Naturalmente io
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ho trovato una certa contraddizione all'inizio del film tra
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la estrema delicatezza e budicizia nel
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riprendere i nudi di Sofia durante le perquisizioni e il
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modo inaspettatamente forse ingiustificatamente duro e brusco della
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polizia Cosa hai voluto dire con questa contraddizione con questo
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[Musica] contrasto Ma io diciamo il tema del carcere l'ho
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affrontato già in altri momenti e
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parlare del durezza della polizia diciamo potrebbe essere banale se
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dicessi "Sono i cattivi" Come potrebbe essere altrettanto banale dire che entri là dentro e ti dicono "Buongiorno
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buonasera" Io ho raccontato un iter che conosco anche personalmente diciamo
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forse da ragazzo diciamo che se entri dentro un commissariato non c'hai un buongiorno e buonasera però puoi anche
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incontrare un soggetto che invece è più delicato dell'altro ma io ho raccontato
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un iter che quello è cioè quello è l'it sono tre perquisizioni che si fanno e
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poi qualcuno può dirti "Per favore toglitele" Per esempio ecco faccio un esempio Qualche un mese fa una ragazza
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ha denunciato dopo che avevo girato il film che era stata fermata una manifestazione e gli hanno fatto togliere le mutande e gli hanno fatto
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fare i tre squat Questa è stata una sua dichiarazione Eh è normale sì è un
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protocollo Poi qualcuno è più delicato qualcuno è meno delicato anche al
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carcere Puoi trovare che uno è più delicato come una delle guardie carcerarie che dice "Auguri è l'altra
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che è più dura" Cioè non è che entri in un mondo dei balocchi Cioè voglio dire io preferisco dire
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una brutta verità a mio figlio che una bella bugia Cioè io voglio che se vede
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qualcosa in TV in qualche modo lo prepari a quello che potrà accadere Perché se io gli mostro un luogo diciamo
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un po' più luna park allora dice "Vabbè faccio un reato e tanto male che va vado
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là dentro e mi trattano mi dicono "Buongiorno scusa devi stare attento non lo fai più" Ecco questo è un po' quindi
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non è non l'ho trovato neanche tanto diciamo duro quello che fanno Forse c'è a volte può succedere anche di peggio
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come eh a volte può essere qualcuno che è un po' più diciamo delicato eh però
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nelle perquisizioni sono delicate so i modi rudi
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Prego Salve Massimano Seriello una domanda a Stefano a Corsi e l'altra Ivan
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Matteo Stefano ci sono molti momenti
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intensi trattenuti nella tua recitazione spesso parli con gli occhi ma nei momenti in cui fra virgolette come si
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dice a Roma sbrocci in cui escono fuori le emozioni due in particolare quelle quando c'è la macchina a lavaggio in cui
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il rumore il disturbante si unisce al tuo grido lo soff si sente
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e momento molto intenso e un altro momento
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in cui te la prendi col personaggio di Michela Cescon che ti capisce che ti comprende Voglio sapere se è possibile
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al di là delle indicazioni che ti ha dato l'autore un pochino brevemente la
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geni di quei momenti se ti hanno emotivamente coinvolto c'è stato quel distanziamento sano di cui hai parlato
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prima E Ivano volevo chiedere in merito al carattere di autenticità la sua oggettiva che è giusta meglio
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eh una verità cruda nuda ma vera rispetto a una pietosa bugia E lui ha
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usato molto anche la tecnica la correzione di fuoco da un soggetto all'altro specialmente in una scena
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delicata ma culminante in cui rimane anche sospesa la FIA chiede una seconda cortesia al padre oltre a quello di
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defilarsi E hai mai avuto hai mai avuto la tentazione dell'iperbole per poi asciugare tutto o
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questo tuo lavoro di sottrazione cioè per esempio io penso al finale eh dei nostri ragazzi l'avi immaginato in un
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modo e poi l'hai reso sobrio scioccante non t'ha mai preso la tentazione dei tempi sempre voluto essere così rigoroso
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ed essenziato Allora beh si torna al discorso del come
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si trattano le emozioni Questa la scena dell'autolavaggio e coinvolto Certo
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certo Sì sì certo che m'ha coinvolto ma mi piaceva il fatto che Ivano avesse
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deciso di girarla all'interno dell'auto mentre c'era l'autolavaggio mentre il rumore era proprio quella la cosa bella
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che permetteva anche di lasciarsi coinvolgere magari in un modo più immediato Ecco Ehm c'era sempre un
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approccio pensato oppure c'era un trattenere l'emozione C'era
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ehm una volta eh mi raccontarono che c'era una signora al telegiornale che
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aveva perso una figlia e questa signora non piangeva questa signora saltava ha
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cominciato a saltare urlando Sono cose che quando tu ne vedi vere eh cioè c'è
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una gamma espressiva del dolore molto più complessa di quella che noi tendiamo a banalizzare Quindi mi è
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piaciuto che non ci fosse mai due volte lo stesso modo di rappresentare il dolore nel film divano Poi certo sai
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alle volte cioè è chiaro che quando sei lì devi essere coinvolto un'emozione però abbiamo sempre cercato di fare in
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modo di trasmetterla a chi guardava Per quanto riguarda il girato io l'imp cioè
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il modo di girare a secondo della diciamo della della scena
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Io non v guarda io io gioco forza non posso fare tanto perché la mia scelta di
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girare in pellicola mi permette di essere molto rigoroso Ho quei ho quei tot e medi di pellicola 35 30.000 bar
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35.000 m di pellicola So che posso girare eh otto ottoche ogni scena quindi
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quella difficile quella facile giro due ciaacche e se me li metto a quell'altra diventò 14 chiacch Questo l'ho sempre
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detto eh è una sorta monto il il film quindi il lo scrivo già con una sorta di
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rimontaggio quindi mi porta essere rigoroso quindi è difficile che a un certo punto dico giro qualcosa in
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più e se capita come a volte capita ma sempre nei miei film giro una sorta di
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un ultimo una codina di finale ma è quasi inconsciamente so che poi la toglierò
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sempre lo faccio spesso quello Un altra domanda di Prego
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Sì buongiorno Giancarlo Salemi del Profumo della Dolce Vita Una domanda per
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la protagonista Chiara anche perché l'altra l'altra faccia del film e quindi
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anche il suo ruolo perché quello della compagna quello che cerca di capire un
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po' questa figlia e quindi il conflitto che si crea non eccesso nel rapporto del padre con la figlia ma anche di una
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mamma che non è mamma e quindi non è semplice E poi regista
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velocemente De Matteo veniamo da dalla serie di Adolescence di Netflix Questo è
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un film che non sminuisce quello che voglio dire è un po' televisivo Si
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poteva immaginare più una serie piuttosto che un film chiuso così
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ehm sì diciamo che mh la mia idea era
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quella un po' esattamente quello che che diceva ovvero che è una eh donna sul
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suggerimento divano ovviamente molto dolce molto comprensiva eh ma non è la
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madre e quindi c'è in qualche modo una distanza c'è un un po' di di
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imbarazzo nel nel cercare di comprendere questa ragazzina che non l'accetta
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Ehm e questo diciamo sì questo è quello che avevamo deciso Poi vanano ha eh un
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modo molto musicale eh di interpretare anche il cinema Per quello che ho che ho
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che ho compreso quando ci siamo incontrati la prima volta era la scena in cui poi Chiara ahimè muore
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Ehm era proprio metricamente perfetto lui aveva immaginato ogni momento eh
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ritmicamente in un certo modo quindi è stato insomma importante per me
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[Musica] Ehm una cosa che mi è sempre difficile capire da regista proprio da autore qual
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è la differenza del televisivo eh io credo che ci sia già una perché qu
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è televisivo e cinematografico è difficile è un confine che io non riesco a tecnicamente gli stessi binari e gli
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stessi piis girano sia al cinema che in televisione Forse in televisione stai un po' più sui primi piani e devi avere una
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luce un po' più aperta perché tutti devono guardare In questo caso no un film così difficile me lo me lo
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passerebbe un Sì dopo al cinema va in televisione ma non è un film credo insomma Eh per quanto riguarda la serie
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io non sono cioè no che non piacciono non credo di saperle fare ancora le le serie perché è troppo lunga per me Io
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giro i film velocemente cioè mia l'ho girato in 5 settimane 25 giorni questo
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l'ho girato in 6 settimane però mi come se sono un centometrista che probabilmente in Maradona eh mi
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scoppierebbe il cuore Eh un film così quindi un film non so sì
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andrà nel senso poteva tutto può essere una serie ma il rischio per quanto mi riguarda è che magari prendo un film e
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lo allungo per farlo diventare una serie e quindi magari mi soffermo su una scena che dura invece che 5 secondi ne dura un
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minuto e quindi mi sembra un po' un brodo allungato Eh quindi io preferisco
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rimanere un po' ancorato al cinema Eh ma non per snobismo perché insomma so fai
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100 m quindi insomma poi me le hanno proposte tante serie ma non le ho mai fatte però ancora la la difficoltà
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capire la differenza tra cioè io c'ho c'ho un'idea ma quella anche di recitazione anche di di modo di impostare di luce ma per quanto riguarda
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il cinema puoi anche mettere la macchina fissa e metti l'attore davanti A me l'importante è che arrivi la storia Se
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poi mi invento tutto un marchio ingenio c'ho paura poi per capire come l'ho girato Non capisco più di che cosa
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stavano parlando Deveenare per gli 800 m Dai direi Enrico posso sì certo Beatrice
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prego Beatrice Bertuccioli del Quotidiano Nazionale sono qua per il
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regista Guardando il film mi è subito venuto in mente la vicenda di Novi Ligure proprio
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Erica che lei prima ha citato Volevo appunto chiederle ci sono stati dei fatti di cronaca che in modo particolare
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ha tenuto presente oltre a questo che citava E poi la seconda domanda perché
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la pellicola in che modo la scelta di questo chiamiamolo supporto tecnico
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vintage è importante per lei che cosa significa poi da un punto di vista narrativo come lo cambia grazie Grazie E
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no diciamo che la prima fu appunto era un documinista al papà di Erica e lì
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m'ha colpito perché a me quello che interessa non è tanto l'omicidio non è tanto a me è quello che interessa il rapporto sempre umano sono veramente
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sempre stato sempre affascinato e quindi vedere quest'uomo che dopo quello che ha chiaramente diverso è stato un omicidio
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diverso Eh qui qui è stato un omicidio di impeto Noi insieme al giudice col quale abbiamo scritto tutta la sentenza
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e tutto quanto abbiamo scelto un certo tipo di omicidio preterzionale e di impeto Eh quindi è stato è stato
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veramente difficile scrivere perché chiaramente i miei collaboratori non ero io e Valentina poi avevo dietro a parte
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educatori assistenti sociali i giudici il centro CGM il centro giustizia
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minorile insomma è stato veramente complicato crearlo e anche perché non è che c'è solo questa versione trovo un
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giudice che poteva dare 20 anni una cioè non è che esiste una questo appunto non è un film a tesi Io ho usato lei questo
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tipo di giudice Per quanto riguarda era stato Sì questo era il fatto di cronaca che mi aveva colpito Dopodiché mi era
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arrivato questo libro che era stato scritto credo 10 anni fa 11 anni fa e però nel libro la protagonista era molto
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violenta era molto vicino a Erica Chiaramente noi non volevamo quello noi volevamo abbiamo Valentina volevamo
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portare all'attenzione una persona che compieva un reato e poi tu nel corso del film te la dovresti dimenticare e
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seguire il suo percorso Non abbiamo voluto fare un percorso di recupero un percorso di riparazione
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È proprio un termine tecnico che si usa nel catch Riparare riparare qualcosa che hai rotto agli altri e a te Quindi
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ricostruire è un percorso duro perché arrivare alla MAP alla messa alla prova oltretutto l'Italia è stato il primo
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paese in Europa a inserire la mapp che oltretutto nel per esempio prima citava
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la la serie Adolescent per esempio in Italia c'è stato nel decreto caiano
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c'era stata la proposta di abbassare a 12 anni l'età minima per condannare i ragazzi è stata non è passato in in
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Inghilterra in altri paesi europei a 12 10 o 12 anni in Italia è 14 quindi è diverso Io poi non conosco e chiaramente
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non posso parlare di un paese che non conosco Ognuno c'ha le sue i suoi le sue metodologie eh e quindi io mi sono
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rifatto molto poi a quel libro Abbiamo tolto la parte diciamo violentissima altrimenti sarebbe stato il famoso mostro un mostro che comunque per
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l'opinione pubblica sempre sarà perché poi se andiamo nei social è chiaramente
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che lì diventa il nostro sfogo dove possiamo dire tutte le nostre cattiverie dove possiamo giudicare possiamo
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giudicare sempre gli altri Quindi riprendendo il discorso di prima è sempre dove ti poni qual è il tuo punto
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macchia chi protagonista semprement è accaduta a me o qualcuno in nella mia
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famiglia o nella mia casa o vicino a me l'ha l'ha causata a qualcun altro Allora lì cambia il
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giudizio Allora sei o un giudice clemente o sei un giudice che che va giù
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con la mannaia Questo è l'altro sc sulla pellicola sulla pellicola Guarda lo faccio molto brevemente Io ho sempre
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girato in questo è il nono film che faccio quindi ho anche tre corti in pellicola Io credo che la pellicola a me
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mi dia soltanto una sicurezza perché devo e tutte le persone devono essere concentrate perché ho
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quella pellicola non posso girare eh la testa o la coda di una scena Non è che
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dico entra da là poi arrivi qua fai il dialogo poi riesci vai Io tanto dicevo poi casomai lo taglio al montaggio no
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perché 27 m di pellicola è 1 minuto costa €2 a a metro costa tantissimo
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Oltrutto io non butto niente 600 m che mi sono rimasti li ho imbobinati e c'ho
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fatto dei rullini Quindi qua dentro sono 36 foto e un secondo e mezzo di film
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perché 1 metro di pellicola è un secondo e e 40 diciamo 2 secondi scarsi di film
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Immaginate che quando diamo motore parte la pellicola e quella fa ogni secondo che quella fa prima che
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io do azione che sono sicuro di dare azione quella fa 1 2 qu sono €2 €2 €2 €2
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€2 Allora io devo sapere che cosa voglio fare Poi magari non è che lo faccio bene
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o male però insomma devo sapere che cosa voglio solo per questo motivo Lo gi poi è soggettivo Ti piace o non ti piace la
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profondità di campo a me piace però insomma questo è il motivo vero è un motivo importante Sì poi poi vi do la
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parola Volevo coinvolgere Michela Michela Cescò no proprio perché il tuo è un
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ruolo narrativamente non semplice no perché e come diceva Ivano dipende dal
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punto macchina dal punto di vista Il tuo è un ruolo più sfumato da quel punto di
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vista C Ce ne parli un pochino vista troppe volte Sì Eh buongiorno a tutti
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Allora ehm io sono contentissima di partecipare a un film divano Reputo che
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ci sia un cinema divano de Matteo e di Valentina ormai molto importante che
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lascia un segno nel nostro paese Quindi è la seconda volta che entro in un film
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divano e lui lo sa assoluta mi chiama io vado ehm messa
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lì messa qui sfocata centrale spostata a sinistra vestita
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nuda perché magari sono over in quel io vado ehm perché lo capisco li
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capisco eh li trovo autentici e e ci e quindi sono felice
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vano che mi avete invitato anche per questo film il mio ruolo ehm lei è
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un'avvocata penalista che solitamente ha a che fare con gli adulti e che quindi gli adolescenti non ha figli non li
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conosce probabilmente non aveva la minima voglia di vederli né di entrarci in relazione una donna riuscita in
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carriera simpatica con una grossa amicizia con Stefano probabilmente d'infanzia hanno
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studiato insieme giocano a paddle cioè eh il fatto fa sì che lei almeno la
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sensazione mia è stata questa mette in atto intanto decide di stare con la
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ragazza non solo perché è una ragazza e quindi ha lo stesso sesso ma anche perché decide eh di guardarla cioè di
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capire dire una cosa che lei non aveva mai guardato e piano piano nel film io
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sono sempre m un po' nascosta un po' presente di
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spalle sfocata nel vetro ehm e credo che
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lui soffra perché io scelgo la figlia Questa è stata non so vano la mia sensazione e per quanto io entra non so
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quante volte 2 3 5 6 credo abbia influito nella scelta del padre poi di a
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un certo punto guardare sta ragazza guardare la figlia Eh questo è Grazie
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Grazie È molto bello quello che hai detto Prego Camilla Corzi Radio BM
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volevo fare una domanda Ivano e sapere in fondo girando questo film che occupi
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da più di due film diciamo dell'adolescenza anche gli altri i nostri ragazzi e tutto e volevo sapere
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quanto diciamo manca che c'è un'assenza diciamo di questo discorso di questo tema e sia sui social media sia su in
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televisione sia al cinema cioè è trascurato diciamo il tema dell'adolescenza
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E questo mondo che voi avete dorato comunque del del carcere e della anche
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dell'assistenza e quanto esiste quanto in realtà esiste e quanto dovrebbe essere aiutato e se viene aiutato
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abbastanza secondo voi grazie Parto l'ultima Ma guarda io ho
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avuto modo chiaramente per girare questo film di entrare più volte nel carcere di Casal del Mar no faccio tanto piccola
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regressione sul tema I carceri femminili minorili in Italia sono soltanto due cioè Castal del Marma Roma e Bontremoli
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in Toscana C dice ma è una che commette un reato in Val d'Osta va o a Roma o in
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Toscana Quando abbiamo girato il film erano circa sette credo detenute a Roma
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e adesso dico 14 o 15 a Ponto per magari una esce comunque insomma erano intorno
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ai 20 detenute in tutta Italia Entrare nel carcere ordinario ossia quello dei
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grandi rispetto a quello minoro è totalmente diverso Io ho avuto modo di entrare più volte nel carcere dei grandi
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Questa è la prima volta che entravo nel carcere minorite Eh c'è tanta gente che lavora là dentro Un mondo non riuscirei
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a raccontarla in un film Ho parlato con educatori educatrici con assistenti
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sociali guardi carcerari o agenti di polizia finanziaria eh i dirigenti e
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tutto un mondo particolare Chi sono i buoni e chi i cattivi come facciamo a dirlo che si prende sta responsabilità
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di dirlo Io non me la prendo Io entro in punta di piedi là dentro Ho parlato con
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ragazzi che sono stati dentro al carcere hanno fatto mesi là dentro perché entrare in un carcere anche un giorno è
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duro Quindi immaginate una ragazza magari 14 15 sì 17 anni entri là dentro
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c'hai degli orari c'hai delle regole è diverso non c'è più il tuo bagno non c'è più la tua tata che ti sveglia non c'è
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più niente Quindi noi siamo andati molto con molta delicatezza è stato quella la difficoltà di scrivere il film Che
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tornavo a casa dico "Guarda Valentino bisogna cambiare delle cose perché l'assistente sociale m'ha detto così Oppure la educatrice detto così tutti i
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dialoghi che sentite sia dei giudici chiaramente che gli incontri che fa l'assistente sociale che l'incontro che
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dice l'educatrice sono stati revisionati da loro Io li chiamavo e dicevo guarda
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Manuela per riscrivi questa io l'ho scritta così mi ci metti qualcosa mi dici cosa diresti cosa faresti quindi
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quello è stato un lavoro molto interessante Il calcio minorile chiaramente è un po' diverso da quello maschile nel
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senso diciamo a livello visivo è un po' più colorato uso il termine colorato ma le regole più o meno sono quelle là e
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quindi è stato molto delicato lavorare là dentro Io penso che si possa fare di più ma questo anch'io posso fare di più
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coi miei figli Io credo che non c'è mai un limite sempre si può fare di più però
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non c'è un cioè perlomeno io non riuscirei a dirti sono i cattivi come prima detto mostrare i cattiva Io ho
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mostrato quello che è senza forzare non ho fatto potevo fare anche mettere un
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dito dentro e fare la NA che esiste ma non l'ho fatto In quel caso non c'entrava Però se qualcuno pensa che tu
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puoi avere qualcosa dentro fanno anche quella quel tipo di controllo È protocollo Ma non l'ho fatto non volevo
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fare il voierista ho fatto un iter classico Se avessi fatto invece che tre
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perquisizioni ne avessi fatta una avrei detto avrei fatto un errore non avrei raccontato la verità O se avessi se
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fossi entrato dentro il carcere la ragazza e tutti so l'avessero coccolato oppure mangiavano la ragosta che ne so
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dicono i piatti di coccio un vetro in cella Io ho avuto una ragazza che
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diciamo m'ha aiutato molto che era stata è stata là dentro eh giovanissima e io i
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scenografi avevano messo un vetro io non miero proprio accorto e lei mi ha detto "No non c'abbiamo il vedro noi c'abbiamo
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la specie di specchio delle bambole di Barbie" m'ha detto e quindi siamo andati di corsa a cercare una carta adesiva
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diciamo una carta adesiva di plastica e da lì poi mi avevano anche delle inquadrature quindi distorcere tutti Ho
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fatto più inquadrature su quello specchio cerco sempre di scappare del boierismo quindi quando si impicca poi
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sono scappato verso il veto quindi insomma questa è stata quindi credo e spero che si possa fare di più per i ragazzi che possono uscire quindi che la
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messa alla prova possa servire Questo io ho usato chiaramente un tema estremo l'omicidio ma ci stanno anche gente che
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va i ragazzi che vanno anche per accumulo pena cioè fanno più piccoli reati e poi li vanno a scontare tutti
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insieme E magari se qualcuno esci fondo andato per esempio dentro al carcio c'è
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anche Futuro che è un pastificio che vanno aperto dentro al Casal del Marmo e io ho usato la pasta loro Sono dei
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ragazzi che stanno all'articolo 21 quindi escono da Casal del Mar entro dall'altra porta perché era lo stesso però hanno c'è una piccola fabbrica di
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pasta Eh io spero sempre che uno può fare la cazzata da ragazzo e poi che la
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vita è lunga puoi recuperare Poi ci sta quello che è incallito cioè quello a prescindere Vuoi avere 14 anni sei
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incallito esci ti fomenti perché entrare al carcere poi ti dà pure un senso di cioè io riesco dipende dove vado perché
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è pure una medaglia che ti metti in petto cioè quindi c diciamo in questo momento storico dove sui social viene
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fomentato tutto questo avere la macchina i soldi le le Ferrari cioè il ragazzo
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chiaramente è bombardato quindi eh se tu esci magari sai nel tuo nel tuo gruppo sei stato al
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carcere sei un po' più sali di di livello Guarda c'è un documentario che ho fatto si chiama Codice a sbarre e c'è
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un mio amico che purtroppo non c'è più che faceva parte dei quattro detenuti nella cella e diceva proprio questa cosa
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questa proprio gerarchia quando entra al carcere Più danni fai più sei considerato È un'assurdità il carcere è
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un'assurdità Queste sono le sue parole Abbiamo un'altra domanda lì Prego Sì e
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Valeri Ancione del Corriere dello Sport e avrei fatto la domanda a Michela
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ma l'hai fatta e risposta esattamente quella cioè il fatto che Michela scelga
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la ragazza quindi non la faccio È un film molto doloroso non
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non aggiungo altro perché l'abbiamo già detto ma il dolore si respira fin
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dall'inizio con quello di Chiara che non riesce a conquistare la figlia quindi mi
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sembra proprio il motivo di tutto il film il dolore anche del padre che non
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può piangere neanche la moglie cioè alla fine è tanto preso dall'altro dolore che non può neanche piangere la moglie e mi
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è sembrato più che il ecco le perquisizioni la violenza anche che
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subisce quest'uomo quando viene trovato davanti al cadavere e ho sofferto
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moltissimo per accorsi insomma devo dire e mi è
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sembrato l'ho vissuto come un film senza speranza fino alla fine La domanda è
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perché quella piccola apertura e l'ha affidata al padre cioè
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io sono qui resto padre per sempre uno può smettere di essere figlio e non
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invece alla ragazza che gli accolla anche il compito di prendersi la
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responsabilità di questa decisione di tornare indietro sulle sue scelte
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Ehm mi sembra veramente come dire il colpo di grazia su per questo povero
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uomo Allora eh quella frase è una frase insomma che ci ha colpito molto perché è
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proprio la frase del del libro è proprio l'autore scrive quella frase la per lui
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diciamo per il papà E noi noi come abbiamo letto con Valentina la frase abbiamo detto con questa chiudiamo il
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film proprio anzi volevamo chiamarlo anche qualunque cosa accada che era come il libro ma poi ci siamo staccati ma in
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realtà quella frase completa a noi già era decisa per il finale quindi ci sembrava giusto ma forse perché
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l'abbiamo visto dal punto di vista dei genitori e quindi dice il genitore non smette mai cioè una figlia smette di
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essere una figlia un genitore non smette mai di essere un genitore Mi piaceva quindi l'abbiamo collocata là
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quindi l'abbiamo messa potamo anche girarla e metterla alla figlia però insomma a qualcuno la dovevamo mettere
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quindi ho preferito seguire il come dire quello che era l'autore perché l'ho trovata una frase molto insomma a me
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piace m'ha colpito nel libro questa frase Per quanto riguarda poi invece ritornavo sulla perquisizione del padre
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sero fa male quello Ma io ho chiamato la polizia dell'anti ho detto "Ma se tu
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entri e lui non ha potuto venlea venirla a girare lui lasci" Dico ma se tu entri
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c'è uno così dice "Chi chiedi per favore alzati" Dice che per me lui è Io trovo
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lui per me già lui è in quel momento è il colpevole Poi dopo ne parliamo dopo Detto io che ne so c'è un altro coltello
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c'è una pistola cioè io intanto lo prendo cioè io non lo so perlomeno per
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la mia esperienza o per lo non sono così certo che sia proprio così tutto buongiorno cioè si tratta
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neanche perché credo che come dire da parte loro sia giusto anche così nel senso che se sei molli un po' le redini
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magari c'è il rischio che ti fa male Credo che sono proprio delle regole che devi seguire poi dopo magari dipende da soggetto a soggetto puoi trovare quello
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buono quello cattivo Quello è l'essere umano Io vorrei sentire anche Stefano su questa frase che è una frase importante
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nella sua verità molto lineare ma eh chiaramente una frase che
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colpisce anche a me ha colpito tanto e ed è vero io credo che come genitori
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non ci si uno non smetta mai di porsi delle domande insomma questo capita tutti i giorni torno al discorso un po'
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della storia assoluta cioè hanno scelto un tema molto molto forte ma alla fine
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le domande che ne scaturiscono sono domande che poi rieccheggiano in quelle che ci facciamo tutti i giorni nel
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rapporto con i nostri figli e dei sentimenti anche contrastanti che possiamo avere in una vita ehm con i
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nostri figli Ehm quindi è questo continuare a farsi le
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domande che poi tiene e rappresenta esattamente quel filo per cui non si possa mai Io credo sono d'accordo con
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questa frase non credo che sia possibile anche nella negazione Ecco quando all'inizio il padre il mio personaggio
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nega con così tanta davanti al personaggio di Michela con così tanta forza di andare a vedere la figlia una
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volta c'era uno psicologo che aveva questa frase appesa nello studio ed era quale parte del noi hai capito che la
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prima interpretazione è t'ho detto di no e no In realtà lui l'ha interpretato in
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un altro modo molto interessante Lui diceva è come se il no fosse scomposto in tanti no
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Quando ci sono tanti no ce ne sono alcuni più forti e alcuni più deboli Quelli più deboli possono essere un
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punto di entrata per trasformare quel no in sì Ed è proprio così quando c'è uno
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più è rigido più è assoluto più è fragile più se cade si rompe più si può
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crepare Da quella crepa può entrare qualcosa una speranza una possibilità Ed
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è vero anche quello che diceva Michela cioè io rifiuto questo rapporto con la figlia con un'amica e lei in qualche
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modo non mi sostiene Cioè quando uno prova un certo dolore vorrebbe solo sentire qualcuno di
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fronte che ti dica "Hai ragione hai ragione tu" In realtà non è così E ed è
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vero che forse quella crepa si crepa si crea anche per quel motivo ed è vero che
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il no assoluto non esiste Non si può smettere di avere quel rapporto Prima o poi qualche cosa torna secondo me e
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quindi io sono molto d'accordo Credo eh in qualche modo vale anche per
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i figli in qualche modo cioè è una catena è una continua catena che che va avanti Poi faccio un'altra riflessione
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sul fatto genitori e figli in questo periodo no ci si interroga molto sul fatto che cosa è successo ai nostri
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ragazzi che cosa gli abbiamo che Allora è vero che era da tanto tempo che non c'era un gap generazionale così
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importante culturalmente pensiamo solo alla musica Adesso è la musica che si ascolta sulle
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radio ma fine a qualche anno fa tutti i genitori dicevano quasi che brutta musica che ascolta mio figlio Credo che
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non succedesse dagli anni 50-60 da quando c'è stato la rivoluzione culturale musicale gli orlatori in
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Italia tutto il rock indipendente americano Era tanto che non succedeva questa cosa Io sento tanto parlare di
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ragazzi ma sento che sono sempre persone adulte che ne parlano Anche adolescence è fatta da adulti I miei figli di 15-1
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non l'hanno guardata adolescen io non lo so se sia così diffuso eh che tanti ragazzi cioè mi sembra
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che o non diamo voce ai ragazzi e in questo senso il cinema può fare un'altra
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cosa e l'ha fatta secondo me la la entra nella narrazione dei rapporti cioè ci
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fermiamo spesso a quelli che possono scrivere i titoli che raramente sono ragazzi forse i ragazzi parlano in un
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modo che però a noi non piace accettare non lo so però mi sembra che sia un momento complesso anche dal punto di
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vista della comunicazione Poi non è che se c'è banalizzazione della violenza o delle armi da taglio è solo perché è
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colpa dei ragazzi Forse è che perché hanno fatto delle cose hanno visto delle cose che gli abbiamo fatto che abbiamo
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confezionato noi più grandi che hanno contribuito a banalizzare un certo quindi è è inscindibile quel legame e
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secondo me in questo momento anche quando senti i sociologi eh ma eh quando ero giovane io sì io non c'avevo i
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social io adesso ce li ho io faccio fatica a liberarmi dai social credo come chiunque cioè beato che ci riesce Io un
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giorno sì un giorno dico adesso gli metto su l'iPad perché e quindi un ragazzo di 151 è facile eh sì ma io
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uscivo di più Certo il telefono io lo usavo per dire dove ci vediamo va bene ciao Non non avevo un'altra funzione il
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telefono cioè quindi credo che è in questo anello della catena che noi
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dovremmo un pochino analizzare È come se analizzassimo due parti
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distinte questa catena No ma quello che Stefano proprio ieri
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sera una psicoterapeuta in TV parlava di questa ossessione di ragni e tempi e poi
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bisogna andare veramente indietro di secoli e troviamo scrittori filosofi che
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già al loro tempo molto prima del no Aantico Cristo come si fa a scuola già
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dicevano ai miei tempi no quindi quella è un'ossessione e volevo chiudere questa chiacchierata coinvolgendo Samanta e
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Marco no fatto perché avete fatto questo film l'abbiamo visto naturalmente e ne
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sappiamo ne sappiamo i motivi e però appunto quando poi arrivano questi
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progetti eh appunto come matura il sì al di là della storia non matura in prima battuta
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zì non c'è maturazione non c'è sviluppo Questo è il quinto
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Questo è il quinto film che facciamo con Ivano e quindi è è un percorso di circa
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10 anni di vita insieme e con l'interruzione di Mia
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purtroppo che questo è la voce del produttore del film
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è andato bene questo no ma anche scherzo dai perché l'ho fatto unaione Eh sì
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perché sono un po' stato un po' geloso Ehm e però insomma non si è mai interrotto il rapporto di affetto e
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personale di amicizia e quindi siamo felici di aver ripreso il il percorso
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con Ivano che è un percorso che mi auguro continuerà no infatti abbiamo
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diciamo un progetto molto molto interessante che a noi piace molto e poi
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Ivano se se gli va insomma farà un accenno
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Eh e quindi che dire insomma il motivo è sicuramente una enorme stima per Ivano e
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Valentina e poi anche perché essendo io padre di una di una
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ragazza tutto quello che ho sentito e che è stato detto ha coinvolto pure me nel senso che cosa avrei fatto in quella
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situazione e credo che è una cosa che coinvolga tutti quelli che hanno dei figli insomma e per cui insomma felici
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di aver fatto il film e che abbiamo trovato bellissimo però
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oste come il vino però no Samanta però non te la puoi cavare semplicemente con con un sì dai
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giustamente accettiamo la tua battuta Dice non c'è nessuna maturazione No non
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c'è stata maturazione perché abbiamo letto il film e quello Madonna e quello
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e quello era siccome noi anche lavoriamo con Ivano da sempre ormai non so da
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senza l'interruzione di mia perché eravamo anche lì e quindi abbiamo una
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grande stima di Ivano perché è sia dal punto di vista ovviamente
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tecnico come regista ma anche per proprio la passione il cuore
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l'autenticità che mette nelle sue intenzioni cioè il suo modo di indagare il rapporto
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genitori figli che è annoso ormai non è non nasce con questo film è qualcosa che
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lui ogni volta capito cerca degli altri punti di vista per raccontare un po' la
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stessa storia in questo caso ha preso questa che è solo cioè con con Ivano sei
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garantito che non farà qualcosa attesi per gli altri per
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dimostrare Va dritto su qualcosa che gli vibra dentro a lui e a Valentina in
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modo pazzesco cioè in modo autentico molto autentico poi
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a maestria e sempre più eleganza nel restituire in sintesi per questo è un
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film molto poi alla fine simbolico sintetico perché attraverso questo tu
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dici anche delle altre cose ma devi arrivare a una sintesi ovviamente evitando le bucce di banana
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della superficialità no e E quindi lui era come lo chiamo sempre io
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posseduto quindi andava benissimo Ivano non so se vuoi
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anticipare qualcosa per la gioia dei colleghi e non so se poi Marco ti sollecitava Marco Puccioni per No no Sì
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poi dobbiamo chiudere Mi chiudo Intanto ringrazio di una cosa Ringrazio Samanta perché io sono come dice eh sia l'unigro
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del brono ostico sono perché penso di avere la mia idea ma non sono
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presuntuoso Eh quindi quando poi faccio l'incontro io ho fatto un incontro ma molto duro eh stamanta lo sa divento poi
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mi chiudo però ascolto se dici qualcosa di interessante è vero io cambio E infatti la questo film io l'avevamo
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scritto ma soltanto l'inizio era montato in un altro modo c'era partivo un po'
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dopo e poi recuperavo è una cosa di montaggio stesse inquadratura Abbiamo parlato e lei mi ha detto "No mettilo
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dritto mettilo dritto" e alla fine io ho fatto poi altre cose meha detto no però insomma nel senso però ci siamo È bello
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che c'è questo perché non è che so perché bisogna essere anche elastici un lavoro che bisogna essere elastico Detto
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la verità non c'è senza snaturare il proprio lavoro Quindi devo dire che sono stato contento degli incontri che ho
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fatto con Matta Per quanto riguarda quello che dice Marco è una forma di paraculagine quella che sta dicendo
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Marco perché mi sta inducendo a dire qualcosa nel senso che io No scherzo Eh
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cosa parlare solo di questo certo certo Sì No ma non è che ne volo lui dice che
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io insieme anche a Valentina avevamo deciso di porre fine a questi temi diciamo per ora diciamo molto forti
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perché con con una figlia siamo andati molto a scavare dentro e anche girare in quei luoghi parlare con quelle persone
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ci fa male Stessa cosa è stato con mia e quindi abbiamo avevamo un progetto noi
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di una commedia molto amara tagliente che avevamo nel cassetto e Marco glielho raccontata e vorrebbe fare Quindi più io
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lo dico e più questa cosa diventa reale sai una bugia Più la dici tante volte più diventa realtà Quindi probabilmente
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succederà questa cosa qua Tutti e tre candidati tutti e tre tutti
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quanti E Samantha è la protagonista Certo Allora grazie Grazie a tutte le
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colleghe colleghi e grazie a tutti voi [Applauso]