
Dracula – L’amore perduto
Titolo originale: Dracula: A Love Tale
Anno: 2025
Nazione: Francia, Regno Unito
Genere: horror, sentimentale
Casa di produzione: EuropaCorp, LBP Productions
Distribuzione italiana: Lucky Red
Durata: 129 minuti
Regia: Luc Besson
Sceneggiatura: Luc Besson
Fotografia: Colin Wandersman, Vincent Richard
Montaggio: Hugues Tissandier
Musiche: Danny Elfman
Attori: Caleb Landry Jones, Zoë Bleu, Christoph Waltz, Ewens Abid, Matilda De Angelis, Guillaume De Tonquédec, Romain Levi, Raphael Luce, Bertrand-Xavier Corbi, Ivan Franek, Jassem Mougari
Trailer di “Dracula – L’amore perduto”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Dracula: L’amore perduto (titolo originale Dracula: A Love Tale) è un film del 2025 scritto e diretto da Luc Besson, ispirato al celebre romanzo Dracula di Bram Stoker, pubblicato nel 1897. La pellicola è stata presentata nella sezione Grand Public alla ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma 2025, e la sua uscita nelle sale italiane è prevista per il 29 ottobre 2025. Nel ruolo del leggendario Conte Dracula troviamo Caleb Landry Jones, affiancato da Christoph Waltz, Zoë Bleu e Matilda De Angelis .
Caleb Landry Jones e il regista Luc Besson hanno già collaborato per il film Dogman. Volendo tornare a dirigere l’attore, Besson ha pensato che il ruolo di Dracula fosse perfetto, approcciandosi alla storia in modo totalmente diverso, ponendo come fulcro della trama l’amore tra Dracula e Mina: “C’è un lato romantico nel libro di Bram Stoker che non è stato esplorato molto: è la storia d’amore di un uomo che aspetta per 400 anni la reincarnazione di sua moglie. Questo è il vero cuore della storia, aspettare un’eternità per il ritorno dell’amore“.
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Trama di “Dracula – L’amore perduto”
Dracula: L’Amore Perduto, diretto da Luc Besson, ci riporta nel 1480, al tempo del principe Vlad di Valacchia, interpretato da Caleb Landry Jones, valoroso condottiero impegnato nella guerra contro gli ottomani. Prima di partire, Vlad affida la sua amata moglie Elisabeta (Zoë Bleu) al cugino, ignaro del destino crudele che li attende. Quando la giovane donna viene uccisa Vlad, consumato dal dolore, rinnega Dio e compie un atto sacrilego. Da quel momento, è condannato a vagare nei secoli come creatura immortale delle tenebre. Molti anni dopo, nella Parigi del XIX secolo, il giovane avvocato Jonathan Harker (Ewens Abid) viene inviato nei Carpazi per trattare la vendita di un’abbazia nei pressi di Parigi. Ignaro della verità, Jonathan cade vittima del potere di Dracula. Quando il vampiro scopre nel suo medaglione il ritratto di Mina, comprende che il destino gli ha concesso una seconda possibilità di redenzione o dannazione. Spinto dall’ossessione, abbandona il suo castello in Transilvania per raggiungere la donna, dando inizio a una nuova spirale di passione, illusione e violenza. Ma il suo ritorno non passa inosservato, sulle sue tracce si muove Van Helsing (Christoph Waltz), un prete guerriero inviato dalla Chiesa per fermare l’avanzata dell’oscurità che nel suo percorso incontrerà Maria (Matilda De Angelis), una misteriosa donna rinchiusa in un manicomio, la cui esistenza è legata da un segreto inquietante all’oscuro signore dei vampiri.
Recensione di “Dracula – L’amore perduto”
Luc Besson con il suo adattamento del mito di Dracula, propone una rilettura personale e stilizzata di un archetipo narrativo ampiamente esplorato e spesso abusato. Portare sul grande schermo una figura come Dracula rappresenta una sfida non solo per la saturazione del genere vampiresco, ma anche per la necessità di innovare senza tradire un’iconografia già consolidata.
A differenza del recente Nosferatu di Robert Eggers, tecnicamente raffinato ma narrativamente debole, Besson orienta la sua pellicola verso una dimensione più intimista e romantica. Il focus è la relazione tra Dracula ed Elisabeta, un amore ossessivo e atemporale, trattato con un registro meno ambizioso rispetto alla versione barocca e tragica della pellicola Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola, ma consapevolmente distante da quella visione. Besson firma anche la sceneggiatura e adotta soluzioni controcorrente: sposta l’ambientazione da Londra a Parigi, semplifica e fonde personaggi, come Maria, vampira seducente interpretata con efficacia da Matilda De Angelis o decostruisce figure secondarie fino a renderle meri dispositivi narrativi. È il caso di Jonathan Arcker, ridotto a una presenza goffa e poco funzionale. Alcune scelte di tono e ritmo risultano meno coerenti, con inserti comici che spezzano l’atmosfera drammatica e sembrano più pensati per l’intrattenimento che per l’equilibrio narrativo. Sul piano visivo, la regia di Besson si distingue per una costruzione scenografica d’impatto, ma l’uso degli effetti speciali è disomogeneo, in alcune sequenze la resa visiva è caricaturale e poco fluida, compromettendo la sospensione dell’incredulità.
Caleb Landry Jones offre una performance stratificata nel ruolo del protagonista: il suo Dracula è un essere dannato, teatrale nei gesti ma profondamente disilluso, ancorato a un passato idealizzato e segnato dalla perdita. Zoë Bleu, nel doppio ruolo di Elisabeta/Mina, regge con convinzione la dualità del personaggio, mentre Christoph Waltz si conferma efficace nel ruolo di Van Helsing, figura ambigua e sfaccettata, in linea con la sua consueta capacità di oscillare tra luce e ombra.
In conclusione
Con Dracula – L’amore perduto, Luc Besson firma un progetto che si distingue per una chiara consapevolezza dei propri limiti espressivi e narrativi. La regia adotta un approccio selettivo e controcorrente, scegliendo di concentrarsi su un singolo nodo tematico: la dimensione amorosa e ossessiva del personaggio di Dracula. Questa focalizzazione, seppur coerente con la narrazione, riduce l’ambizione dell’opera e ne limita l’innovazione.
Un’operazione che nel suo complesso, alterna momenti riusciti ad altri meno efficaci, risultando più orientata a all’intrattenimento, difatti il film non aspira a ridefinire il genere gotico né a rinnovare l’iconografia del genere.
Note positive
- Regia
- Interpretazione di
Caleb Landry Jones - Alcune scelte controcorrente rispetto alla storia
Note negative
- Effetti speciali disomogenei
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3.8
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