The Souvenir: La fragilità dell’amore

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the souvenir locandina

The Souvenir

Titolo originale: The Souvenir

Anno:  2019

Paese di produzioneRegno Unito

Generedrammatico

ProduzioneBBC FilmsBFI Film Fund, JWH Films, Sikelia Productions

Distribuzione: A24, Curzon Artificial Eye

Durata:2h

Regia: Joanna Hogg

Sceneggiatore: Joanna Hogg

Montaggio: Helle Le Fevre

Dop: David Raedeker

Attori: Honor Swinton Byrne, Tom Burke, Tilda Swinton

Trailer di The Souvenir

Trama di The Souvenir

Julie (interpretata da Honor Swinton Byrne) è l’alter-ego della regista all’ora ventenne studentessa di cinema, borghese e privilegiata, che durante una festa nel suo appartamento a Knightsbridge, nel sud-ovest di Londra incontra un uomo misterioso e affascinante che la porterà a conoscere sé stessa attraverso un rapporto totalizzante e passionale. Il segreto che Anthony (Tom Burke) porta con sé rivelerà non solo la sua mascherata fragilità ma farà uscire Julie da quella “bolla di privilegio” che tanto vuole far scoppiare.

Recensione di The Souvenir

Non vogliamo vedere la vita rappresentata com’è. Vogliamo vedere la vita com’è vissuta in questo corpo umano                                    

  Cit. The Souvenir

In quanti modi possiamo conservare la memoria? Come possiamo trattenere nel tempo quei ricordi, quegli attimi, quelle persone nella nostra vita che non vorremmo mai lasciare andare?

In The Souvenir, l’ultima pellicola della film-maker inglese Joanna Hogg, la memoria e i ricordi di una storia d’amore passata diventano protagonisti di un racconto intimo e autobiografico che prende vita con lentezza e apparente distacco per poi accendersi e bruciarsi in un attimo come fosse un fiammifero.

Vincitore del premio World Dramatic Grand Jury Prize, nell’ edizione 2019 del Sundance Film FestivalThe Souvenir bilancia la ricerca estetica e la raffinata eleganza formale degli interni e dei costumi con la profondità e tragicità di un’esperienza personale che la regista ha vissuto a cavallo tra gli anni 80 e 90. La Hogg decide di non consegnare agli attori un classico copione, ma crea il suo film ritagliando e ricucendo pezzi di memoria, lettere, oggetti, diari, appunti personali e li affida alla capacità e all’intensa chimica che si instaura fra i due attori protagonisti. È infatti nei dialoghi sull’arte e il cinema attorno a un tavolo, negli sguardi scambiati a distanza, nel ballare un lento nel proprio appartamento che il classico romance si distacca dai cliché narrativi della storia d’amore che siamo abituati a vedere al cinema.

The Souvenir ci mette alla prova nel giudicare quanto sacrificio ci richiede amare qualcuno che evidentemente fa di tutto per non esserlo, quanto siamo disposti a perdonare, quanto a volte l’amore non è abbastanza. Ma lo fa facendo un passo indietro, senza giudicare le azioni dei protagonisti, senza pesare quanto e quale tipo di amore sia meglio per Julie e Anthony. 

Tom Burke e Honor Swinton Byrne ci riconsegnano sullo schermo una storia d’amore realmente vissuta e lo fanno con estrema vulnerabilità e complessità. La fragilità e l’ingenuità di Julie nei confronti di Anthony appare ambigua e unidirezionale, ma il giudizio morale serve solo a non voler vedere quanto complesse, sfaccettate e tortuose sono le relazioni umane. Nel film anche Tilda Swinton (madre di Honor nella vita e madre di Julie sullo schermo), che come sempre ci regala una seppur piccola ma magnifica interpretazione di una madre borghese dei cottage inglesi che porta alla figlia oggetti di decòr nel suo appartamento, la vizia dandole soldi, ma che sarà anche colei che rivelerà alla figlia con una breve e tragica parola la conclusione della storia d’amore tra i due.  

Ricostruire la memoria ma anche ricostruire i luoghi. Londra, Venezia ma soprattutto l’appartamento della regista minuziosamente ricostruito centimetro per centimetro in un ex hangar della Raf nel Norfolk. Stéphane Collonge, lo scenografo, ha perfino proiettato vecchie foto scattate dalla Hogg delle vedute dal suo vero appartamento per simulare gli esterni dalle finestre della casa. 

Un lavoro minuzioso, lento e di grande finezza anche nella scelta degli abiti, negli oggetti, nei lussuosi interni degli alberghi, nella colonna sonora, nell’uso degli specchi, dei letti, delle strade, dei corpi. La telecamera si muove in modo sofisticato e ricercato, intimo ma gentile anche durante le scene d’amore. Un drama, un’autobiografia, una storia d’amore, un film sul processo creativo, un film che parla di film, un coming-of-age, un film sulle dipendenze, un memoir. The Souvenir è tutto questo in un film solo, ma è soprattutto il personale ricordo d’amore che ha cambiato la vita di chi, quel souvenir, ha deciso di rievocare. 

Note positive: 

  • Eleganza e ricercatezza visiva
  • Storia d’amore senza i clichè cinematografici classici
  • Intensità e verità nelle performance degli attori protagonisti
  • Rivelazione sul protagonista che capovolge la trama

Note negative:

  • Lentezza iniziale nel ritmo che può essere scambiata per superficialità
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