Dal 15 al 25 febbraio 2024, la città di Berlino è stata sede della 74ª edizione del prestigioso Festival Internazionale del Cinema, con il suggestivo scenario dello Zoo Palast. Per il quinto e conclusivo anno consecutivo, Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek hanno guidato con maestria la direzione artistica dell’evento cinematografico.
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La giuria
Giuria internazionale
- Lupita Nyong’o, rinomata attrice del Kenya, presiede la giuria.[10]
- Brady Corbet, talentuoso attore degli Stati Uniti.
- Ann Hui, rinomata regista, attrice e produttrice proveniente da Hong Kong.
- Christian Petzold, acclamato regista e sceneggiatore tedesco.
- Albert Serra, pluripremiato regista, sceneggiatore, montatore e produttore spagnolo.
- Jasmine Trinca, brillante attrice italiana.
- Oksana Zabužko, illustre scrittrice e poetessa ucraina.
Giuria “Encounters”
- Lisandro Alonso, noto regista, sceneggiatore e produttore argentino.
- Denis Côté, apprezzato regista, sceneggiatore e produttore canadese.
- Tizza Covi, talentuosa regista e sceneggiatrice italiana.
Giuria “Opera Prima”
- Eliza Hittman, acclamata regista, sceneggiatrice e produttrice statunitense.
- Andréa Picard, curatrice del Toronto International Film Festival, proveniente dal Canada.
- Katrin Pors, stimata produttrice danese.
Giuria “Documentari”
- Abbas Fahdel, riconosciuto regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese.
- Thomas Heise, rinomato documentarista tedesco.
- Véréna Paravel, stimata antropologa e artista multimediale francese.
Giuria “Cortometraggi”
- Ilker Çatak, promettente regista e sceneggiatore tedesco.
- Xabier Erkizia, innovativo artista sonoro spagnolo.
- Jennifer Reeder, rinomata regista e sceneggiatrice statunitense.
Il concorso
Il tema di quest’anno, “Small Things Like These”, ha portato alla luce opere cinematografiche che esplorano dettagli intimi e significativi della vita. Ecco alcuni dei film in concorso:
- “Another End” (Regia: Piero Messina, Italia): La storia di Sal, che, attraverso una tecnologia rivoluzionaria, riesce a riportare in vita la coscienza della sua amata Zoe, ma nel corpo di un’altra donna. Un film toccante e misterioso.
- “Architecton” (Regia: Victor Kossakovsky, Germania, Francia): Un’opera visiva che esplora l’architettura e la sua influenza sulla nostra percezione del mondo.
- “Black Tea” (Regia: Abderrahmane Sissako, Francia, Mauritania, Lussemburgo, Taiwan, Costa d’Avorio): Un documentario che esplora la cultura del tè nero e le sue connessioni globali.
- “La Cocina” (Regia: Alonso Ruizpalacios, Messico, Stati Uniti): Una commedia che segue le avventure di un gruppo di chef in un ristorante di lusso.
- “Dahomey” (Regia: Mati Diop, Francia, Senegal, Benin): Un film che esplora la storia del regno africano di Dahomey e la sua eredità.
- “A Different Man” (Regia: Aaron Schimberg, Stati Uniti): Un’opera che esplora l’identità e la percezione di sé attraverso il personaggio di un uomo con una faccia completamente diversa.
- “L’Empire” (Regia: Bruno Dumont, Francia, Italia, Germania, Belgio, Portogallo): Un film storico che esplora l’ascesa e la caduta di un impero.
- “Gloria!” (Regia: Margherita Vicario, Italia, Svizzera): Il debutto alla regia dell’attrice e cantautrice Margherita Vicario. Il film racconta la storia di Teresa, una giovane visionaria che rivoluziona la musica nel XVIII secolo. Una pellicola leggera e moderna che celebra la creatività e la ribellione.
- “Hors du temps” (Regia: Olivier Assayas, Francia): Un film sull’amore e la perdita, ambientato in un mondo parallelo.
- “In Liebe, Eure Hilde” (Regia: Andreas Dresen, Germania): Un dramma familiare che esplora i segreti e le relazioni complesse.
- “Keyke mahboobe man” (Regia: Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, Iran, Francia, Svezia, Germania): Un film che esplora l’amore e la politica in Iran.
- “Langue Étrangère” (Regia: Claire Burger, Francia, Germania, Belgio): Una commedia romantica che coinvolge una coppia di lingue diverse.
- “Mé el Aïn” (Regia: Meryam Joobeur, Tunisia, Francia, Canada, Norvegia, Qatar, Arabia Saudita)
- “Pepe” (Regia: Nelson Carlos De Los Santos Arias, Repubblica Dominicana, Namibia, Germania, Francia): Un film che esplora la vita di un giovane artista dominicano.
- “Shambhala” (Regia: Min Bahadur Bham, Nepal, Francia, Norvegia, Hong Kong, Turchia, Taiwan, Stati Uniti, Qatar): Un film che segue un gruppo di pellegrini in viaggio verso Shambhala, la terra promessa.
- “Small Things Like These” (Regia: Tim Mielants, Irlanda, Belgio): Un film che esplora le piccole gioie e le sfide quotidiane.
- Sterben (Regia Matthias Glasner, Germania): Lissy Lunies, una donna di mezza età, si trova di fronte alla fine della sua vita mentre suo marito soffre di demenza. Nel frattempo, suo figlio Tom, un direttore d’orchestra, lavora a una composizione intitolata “Dying”. Il film esplora il tema della morte e della famiglia.
- Des Teufels Bad (Regia Veronika Franz e Severin Fiala, Austria, Germania): Ambientato nell’Austria del 1750, il film segue la storia di Agnes, una donna religiosa e sensibile, e il suo difficile rapporto con il marito. Basato su documenti storici, il film esplora la vita delle donne contadine dell’epoca.
- Vogter (Regia Gustav Möller, Danimarca, Svezia) Eva, una guardia carceraria idealista, si trova di fronte a un dilemma quando un giovane uomo del suo passato viene trasferito nel carcere in cui lavora. Il film esplora la giustizia, la moralità e il futuro di Eva.
Tutti i vincitori
Categoria | Premio | Film | Regista |
---|---|---|---|
Competizione principale | Orso d’Oro | Dahomey | Mati Diop |
Orso d’Argento, gran premio della giuria | A Traveler’s Needs | Hong Sang-soo | |
Orso d’Argento, premio della giuria | The Empire | Bruno Dumont | |
Orso d’Argento per il miglior regista | Pepe | Nelson Carlos De Los Santos Arias | |
Altri premi | Orso d’Argento per la miglior interpretazione da protagonista | A Different Man | Sebastian Stan |
Orso d’Argento per la miglior interpretazione da non protagonista | Small Things Like These | Emily Watson | |
Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura | Dying | Matthias Glarner | |
Orso d’Argento per il miglior contributo artistico | The Devil’s Bath | Martin Geschlecht | |
Premi onorari | Orso d’Oro alla carriera | – | Martin Scorsese |
Berlinale Kamera | – | Edgar Reitz | |
Berlinale Shorts | Orso per il Miglior cortometraggio | Un movimento extrano | Francisco Lezama |
Oso d’Argento, premio della giuria | Re tian wu hop | Wenqian Zhang | |
Menzione speciale | That’s All from Me | Eva Könnemann | |
Berlin Short Film Candidate for the European Film Awards | That’s All from Me | Eva Könnemann | |
Encounters | Miglior film | Direct Action | Guillaume Cailleau e Ben Russell |
Miglior regista | – | Juliana Rojas | |
Panorama Audience Award | Miglior film | Memorias de un cuerpo que arde | Antonella Sudasassi Furniss |
Panorama Audience Award | Miglior documentario | No Other Land | Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor |
Generation Award | Children’s Jury Generation Kplus | Orso di cristallo per il Miglior film | It’s Okay! |
Menzione speciale | Young Hearts | ||
Orso di cristallo per il miglior cortometraggio | Papillon | ||
Menzione speciale | Sukoun | ||
Youth Jury Generation 14plus | Orso di cristallo per il Miglior film | Last Swim | |
Menzione speciale | Kai She De Qiang | ||
Orso di cristallo per il miglior cortometraggio | Cura sana | ||
Menzione speciale | Lapso | ||
Generation International Jury 2024 | Grand Prix della Giuria Internazionale per il Miglior Film in Generation Kplus | Reinas | |
Menzione speciale Generation Plus | Raíz | ||
Premio Speciale della Giuria Internazionale per il Miglior Film in Generation Kplus | A Summer’s End Poem | ||
Menzione speciale Generation Kplus | Uli | ||
Grand Prix della Giuria Internazionale per il Miglior Film in Generation 14plus | Comme le feu | ||
Menzione speciale Generation 14plus | Maydegol |