
L’Ascesa dei Ricordi
Titolo originale: Torn
Anno: 2021
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: Documentario
Casa di produzione: Lightbox, Technicolor
Distribuzione: Disney Plus
Durata: 1h 32min
Regia: Max Lowe
Sceneggiatura: Michael Harte
Fotografia: Logan Schneider
Montaggio: –
Musiche: Danny Bensi, Saunder Jurriaans
Attori: Conrad Anker, Alex Lowe, Isaac Lowe, Jennifer Lowe, Sam Lowe
Il documentario del National Geographic Documentary Films, “Torn”, dopo essere stato presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival del 2021 e aver vinto il premio come Best Feature Film al BANFF, arriva in Italia direttamente in streaming grazie a Disney+ che lo rende visibile al pubblico a partire dal 4 febbraio 2022. Alla regia troviamo l’esordiente Max Lowe che decide di presentarsi al mondo del cinema con un film intimo e personale, perché Max ci parla della sua famiglia e di suo padre, l’alpinista Alex Lowe morto tragicamente, ad appena quarant’anni, il 5 ottobre 1999, a causa di una valanga mentre scalava il Shishapangma in Tibet, insieme a lui perse la vita il cameraman David Bridges, mentre il terzo alpinista, Conrad Anker, riesce miracolosamente a sopravvivere.
Ho messo tutto me stesso ne L’Ascesa dei Ricordi. Un film davvero unico nella mia carriera. Descrive nel dettaglio la vulnerabilità della mia famiglia che apre il suo cuore sul nostro dramma condiviso, la redenzione e l’amore. Non potrei essere più onorato ed entusiasta di condividere la nostra storia con il mondo su una delle più grandi piattaforme, con il lancio su Disney+
Cit. Max Lowe
Trama de L’Ascesa dei Ricordi
Siamo nel 2016, gli alpinisti Ueli Steck e David Göttler, mentre percorrono il Shishapangma, ritrovano, casualmente, i cadaveri di Lowe e Bridges, i due scalatori dispersi diciassette anni prima a causa di una valanga che li ha travolti uccidendoli. Da questo evento il figlio Max Lowe inizia ad analizzare e ripercorrere i sentimenti a lungo sepolti della sua famiglia e di se stesso, per comprendere chi fosse realmente suo padre e di come lui e i suoi fratelli, ma anche la madre e l’amico del padre Conrad Anker, abbiano affrontare la perdita e il lutto. Attraverso filmati d’archivio, video amatoriali di famiglia e interviste emozionanti, Max ci parla dell’uomo dietro all’alpinista, riflettendo sul senso stesso di paternità, amore e lutto.

Recensione de L’Ascesa dei Ricordi
Una pellicola in grado di toccare le corde dell’animo umano, un docufilm che al suo termine ti lascia dentro un senso di bellezza, di tristezza e di nostalgia per ciò che è perso per sempre, il tutto attraverso una storia semplice, quella familiare che ottiene un senso di trasparenza e verità tramite il modo in cui i fatti vengono narrati e montati, elementi che dimostrano come questa pellicola sia stata realizzata per un motivo fortemente personale dato che L’Ascesa dei Ricordi, prima di tutto, è un lungometraggio dal sapore di umanità nato da un bisogno interiore. Non a caso alla regia troviamo il figlio maggiore di Alex Lowe, colui che è rimasto più affezionato al padre e che ha faticato maggiormente ad accettare la sua morte e scomparsa, contrariamente ai suoi fratelli molto piccoli all’epoca del decesso e che possiedono fin troppo pochi ricordi sull’alpinista.
Max Lowe dinanzi alla macchina da presa si spoglia, mostra la sua vita e le sue emozioni con estremo coraggio, ponendo a sua madre, a Sam, a Isaac e a Conrad, i suoi dubbi su ciò che significa: amare, superare la morte e il senso profondo di essere padri. Per fare ciò la pellicola non ci concentra solo sulla figura di Alex, ma tenendolo ben presente per tutto il lungometraggio, divenendo a tratti come un ombra onnipresente nelle menti e nel cuore di ogni membro della famiglia, viene dato spazio a ciò che è avvenuto dopo la Morte e come la moglie, in primis, e l’amico Conrad, colui che è scappato per miracolo alla morte, hanno affrontato la scomparsa di una persona a cui erano così profondamente uniti. Tutto ciò dona allo spettatore un ritratto drammatico e di vita di un nucleo familiare facendosi riflette, perché alla fine della visione lo spettatore uscirà arricchito, comprendendo cosa significa vivere realmente.

Alex Lowe, colui che il figlio più piccolo vede come un Superman, ci viene narrato in tutte le sue sfumature, senza però rendercelo un vero eroe, un uomo senza macchia e senza peccato, anzi Max lo mostrare a tutto tondo, dando spazio alla difficile commistione tra alpinismo e famiglia, in un epoca in cui coloro che amavano scalare decidevano di non mettere su dei figli, poiché il timore di lasciarli spesso da soli o di poter non fare più ritorno a casa erano vividi nei loro pensieri. Lowe, uno dei più importanti scalatori dell’epoca, aveva fatto una decisione diversa, aveva voluto sposarsi e mettere su una suo nucleo familiare, composto da tre bambini, i quali però non vedevano quasi mai loro padre, che stava via per gran parte dell’anno, abbandonandoli per scalare montagne e vivere grandi avventure. Alex era dunque un egoista? Un irresponsabile? Perché preferiva trascorrere mesi interi nelle montagne piuttosto che con la propria moglie e i propri bambini? Come fa un alpinista ad andarsene a scalare sapendo di correre il rischio della morte, quando sa di lasciare dietro di sei una famiglia, che ha bisogno di lui? Tutte queste domande frullano nella mente del regista che pur amando il padre ha sofferto per il poco tempo che ha trascorso insieme. Detto ciò però ci viene mostrato come anche Alex soffrisse e riflettesse sulla sua situazione privata, perché se da un lato non poteva fare almeno di scalare dall’altro lato sapeva benissimo che faceva soffrire la sua famiglia e i suoi figli, a cui voleva profondamente del bene, tanto da sentirne la mancanza quando non era con loro. Questo compare bene entro un video d’archivio, in cui l’uomo che si trova sulla nave il giorno di natale, parla dei suoi bambini dimostrandogli il loro affetto.
Non potevi mettere in dubbio il suo amore per la nostra famiglia, ma ha scelto di essere lì.
Cit. L’Ascesa dei Ricordi
Note positive
- Emozione che la storia dona
- La tematica trattata
Note negativa
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