Operazione Vendetta (2025). Intrighi e azione in stile anni 2000, ma senza mordente

Recensione, trama e cast del film Operazione Vendetta (2025): un thriller di spionaggio con Malek e Fishburne, dal 10 aprile 2025 al cinema.

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Trailer di “Operazione Vendetta”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Operazione Vendetta” è un thriller di spionaggio targato 20th Century Studios che vede protagonista il premio Oscar® Rami Malek (Bohemian Rhapsody) accanto al candidato all’Oscar® Laurence Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It).

Il film racconta la storia di Charlie Heller (interpretato da Malek), un brillante ma schivo analista della CIA specializzato in decodificazione, che conduce una vita solitaria nel seminterrato del quartier generale di Langley. La sua esistenza viene sconvolta quando la moglie perde la vita in un attentato terroristico a Londra. Di fronte all’inazione dei suoi superiori, Heller decide di agire in prima persona: intraprende così un viaggio pericoloso che lo porterà in giro per il mondo, determinato a rintracciare i responsabili e ottenere giustizia. Armato della sua intelligenza e delle sue competenze, si troverà a fronteggiare nemici potenti in una missione personale che sfida ogni limite.

Accanto a Malek e Fishburne, il cast include Rachel Brosnahan, Caitríona Balfe, Jon Bernthal, Michael Stuhlbarg, Holt McCallany, Julianne Nicholson, Adrian Martinez e Danny Sapani. La regia è affidata a James Hawes, mentre la sceneggiatura porta la firma di Ken Nolan e Gary Spinelli, ispirata al romanzo di Robert Littell. Il film è prodotto da Hutch Parker, Dan Wilson, Rami Malek e Joel B. Michaels, con JJ Hook nel ruolo di produttore esecutivo, ed è uscito nei cinema italiani il 10 aprile 2025.

Trama di “Operazione Vendetta”

Charles Heller (Rami Malek) è un brillante crittografo che lavora per la CIA a Langley. La sua vita tranquilla e metodica viene brutalmente sconvolta quando sua moglie Sofia rimane vittima di un efferato attentato terroristico. Devastato dal dolore e consumato dal desiderio di giustizia, Charles non riesce ad accettare la fredda burocrazia dell’agenzia e la lentezza delle indagini ufficiali. Convinto che i responsabili non saranno mai assicurati alla giustizia attraverso i canali convenzionali, Charles prende una decisione drastica e audace: sfruttare le sue competenze e le sue conoscenze interne per intraprendere una missione di vendetta personale.

Ignorando gli ordini dei suoi superiori, tra cui il pragmatico agente veterano Garrison (Laurence Fishburne), Charles si addentra in un pericoloso labirinto internazionale. Il suo viaggio lo conduce attraverso diverse città, ognuna delle quali nasconde insidie e segreti: dalla fredda e complessa Berlino, alla vibrante e ambigua Istanbul, fino all’enigmatica Casablanca. In questo peregrinare clandestino, Charles si trasforma da analista di codici a spia improvvisata, costretto ad apprendere velocemente le regole oscure del mondo dell’intelligence e a confrontarsi con individui spietati: agenti doppiogiochisti, mercenari senza scrupoli e oscure figure legate al terrorismo internazionale.

Mentre Charles insegue la sua vendetta, la sua determinazione lo spinge sempre più in profondità in una spirale di violenza e inganni. Lungo il suo cammino, incrocia figure ambigue come la misteriosa agente russa Irina (Caitriona Balfe), le cui motivazioni rimangono oscure, e deve fare i conti con le conseguenze delle sue azioni, mettendo a rischio non solo la propria vita ma anche la stabilità di delicate operazioni internazionali. La sua sete di vendetta lo porterà a scontrarsi con le logiche spietate del potere e a scoprire verità sconcertanti sulla morte di sua moglie e sui complotti che si celano dietro l’attentato. In un mondo dove la fiducia è un lusso raro e il confine tra giusto e sbagliato si fa sempre più labile, Charles dovrà decidere fino a che punto è disposto a spingersi per ottenere la sua personale giustizia.

Rami Malek in una scena del film Operazione Vendetta © 20th Century Studios – Concessione Ufficio Stampa Cristiana Caimmi & Co.
Rami Malek in una scena del film Operazione Vendetta © 20th Century Studios – Concessione Ufficio Stampa Cristiana Caimmi & Co.

Recensione di “Operazione Vendetta”

Operazione Vendetta con Rami Malek nei panni del protagonista, si presenta come un tentativo di riportare in auge le dinamiche del thriller di spionaggio che hanno popolato i primi anni del nuovo millennio, un’epoca in cui film come “Salt” con Angelina Jolie miscelavano azione adrenalinica e trame cospirative. Tuttavia, il risultato finale appare tiepido e privo di una vera scintilla, attestandosi su una sufficienza stiracchiata che raramente decolla.

La regia di James Hawes si dimostra competente ma priva di audacia. La narrazione visiva procede in maniera lineare, seguendo pedissequamente gli sviluppi di una trama che, pur toccando temi come la vendetta personale e le oscure trame internazionali, non sorprende mai veramente. Le sequenze d’azione, pur presenti, mancano di un impatto memorabile e di una coreografia che possa distinguersi dalla massa di produzioni analoghe. Si ha la sensazione di assistere a un compitino ben eseguito, ma privo di un’identità stilistica forte.

Il montaggio di Jonathan Amos svolge un lavoro pulito nel raccordare le scene, ma raramente imprime un ritmo incalzante o contribuisce a costruire una vera tensione. L’alternarsi tra momenti più dialogati e brevi sequenze action risulta prevedibile, senza guizzi o scelte inaspettate che possano ravvivare l’interesse dello spettatore. Il film scorre, ma senza mai trascinare realmente.

Passando alla recitazione, Rami Malek, attore di indubbio talento, sembra qui un po’ imbrigliato in un ruolo che non gli offre grandi opportunità di esprimere la sua versatilità. Il suo Charles Heller è un personaggio tormentato e determinato, ma la sua interpretazione raramente graffia o trasmette un vero senso di urgenza e disperazione. Laurence Fishburne, pur con la sua solita presenza scenica, si limita a un ruolo di supporto piuttosto convenzionale, senza apportare particolari sfumature al suo agente veterano. Anche il resto del cast, tra cui Rachel Brosnahan e Caitriona Balfe, non riesce a lasciare un segno particolarmente distintivo, rimanendo funzionale allo svolgimento della trama senza brillare. Le ambientazioni internazionali, da Berlino a Istanbul, rimangono sullo sfondo senza essere sfruttate appieno per creare un senso di esotismo o di pericolo imminente, come accadeva in alcuni dei thriller più riusciti degli anni 2000.

In conclusione

L’opera nel complesso si presenta come un’operazione di maniera, un thriller che guarda al passato senza riuscire a reinterpretarlo in chiave moderna o a infondere nuova linfa vitale al genere. Pur non essendo un disastro, il film si posiziona nella fascia media delle produzioni di spionaggio, un intrattenimento blando che difficilmente lascerà un ricordo duraturo nello spettatore abituato a ritmi più serrati e a trame più intricate e originali.

Note positive

  • Cast di attori talentuosi: La presenza di Rami Malek, attore premio Oscar, e di figure consolidate come Laurence Fishburne e Rachel Brosnahan, prometteva interpretazioni di un certo livello e un potenziale carisma sullo schermo. Anche se la recensione non esalta le loro performance, il talento degli attori rimane un punto di partenza solido per il film.
  • Tematiche Attuali: La trama che tocca temi come il terrorismo, la vendetta personale e le ansie legate alla sorveglianza digitale si inserisce in un contesto contemporaneo rilevante e potenzialmente coinvolgente per il pubblico. L’esplorazione di queste tematiche avrebbe potuto offrire spunti di riflessione interessanti.

Note negative

  • Regia poco audace e convenzionale: La regia è “lineare” suggerisce una mancanza di visione stilistica distintiva e di capacità di creare una vera tensione o atmosfera. Questo può rendere il film visivamente poco memorabile e incapace di elevare una trama potenzialmente interessante.
  • Personaggi poco definiti: Nonostante il talento del cast, le interpretazioni vengono descritte come “un po’ imbrigliate”, “anonime” e senza lasciare un segno distintivo, questo suggerisce che i personaggi potrebbero essere poco sviluppati o che la direzione degli attori non sia riuscita a sfruttare appieno il loro potenziale, rendendo difficile per il pubblico connettersi emotivamente con la storia.
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Michele Giacchetto
Michele Giacchetto

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