The Pitt – prima stagione (2025): una nuova frontiera del medical drama

Recensione, trama e cast della prima stagione del medical drama The Pitt, serie vincitrice nel 2025 dell'Emmy come miglior serie drammatica

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Trailer di “The Pitt – Prima stagione”

Informazioni sulla stagione e dove vederla in streaming

A partire dal 24 settembre 2025, è disponibile in Italia in esclusiva su Sky e in streaming su NOW la serie drammatica “The Pitt”, vincitrice di cinque Emmy Awards, tra cui quello per la Miglior Serie Drammatica. Il progetto, già rinnovato per una seconda stagione, è prodotto da HBO Max Original per il mercato statunitense e da Sky Exclusive per quello italiano. Ideata da R. Scott Gemmill, autore di lunga esperienza nel genere medical drama, “The Pitt” è ambientata nel pronto soccorso del Trauma Medical Center di Pittsburgh, soprannominato “The Pitt”. La narrazione si sviluppa in quindici episodi e segue il lavoro quotidiano di medici, infermieri e paramedici impegnati in un contesto ospedaliero sotto-organico e sovraffollato, dove ogni decisione deve essere presa in pochi istanti.

Al centro della serie si trova il dottor Michael “Robby” Robinavitch, interpretato da Noah Wyle, anche produttore esecutivo. Il personaggio è segnato dalle conseguenze della pandemia e dalla perdita del proprio mentore. L’arrivo di un nuovo gruppo di specializzandi e tirocinanti introduce dinamiche professionali e personali che mettono in evidenza le sfide della medicina d’urgenza, in un contesto in cui la gestione amministrativa privilegia l’efficienza economica rispetto alla cura del paziente.

Il cast include, oltre a Noah Wyle, anche Tracey Ifeachor, Patrick Ball, Katherine LaNasa, Supriya Ganesh, Fiona Dourif, Taylor Dearden, Isa Briones, Gerran Howell e Shabana Azeez. La serie è prodotta da John Wells Productions in collaborazione con Warner Bros. Television. Tra i produttori esecutivi figurano R. Scott Gemmill, John Wells, Noah Wyle, Michael Hissrich, Erin Jontow e Simran Baidwan.

Trama di “The Pitt – Prima stagione”

Che cosa può mai accadere in 15 ore di lavoro? Se si lavora in un pronto soccorso la scelta è molto vasta…Lo sa bene il dottor Michael “Robby” Robinavitch e i suoi colleghi, che si ritrovano ad affrontare le più disparate emergenze mediche, di pari passo con le loro difficoltà personali.

Recensione di “The Pitt – Prima stagione”

Disponibile in Italia dal 24 settembre su Sky e Now Tv, The Pitt ha già fatto parlare ampiamente di sé in America, trionfando in ben cinque categorie agli Emmy Awards: miglior serie drammatica, miglior attore in una serie drammatica, miglior attrice non protagonista in una serie drammatica, miglior attore guest star in una serie drammatica e miglior casting in una serie drammatica. Un bel bottino. C’è chi è stato molto felice del successo e chi ha storto il naso per via di una somiglianza evidente con il suo rivale E.R.- medici in prima linea: si grida al reboot, ma sarebbe come paragonare New Amsterdam a The Resident, stesso concept ma sviluppo differente; in fondo ogni medical drama si somiglia, vuoi per ambientazione, vuoi per tipo di storia raccontata. C’è però una cosa innegabile, Noah Wyle (già John Carter in E.R.) torna a vestire i panni del protagonista sbaragliando la concorrenza.

The Pitt si muove indubbiamente all’interno dei canoni seriali del medical drama, ma possiede al suo interno un elemento di novità rispetto ai suoi simili: uno sviluppo costante e quasi predominante della trama orizzontale, che rende ogni episodio connesso al precedente, trascinando lo spettatore nella frenesia di un turno in pronto soccorso. La narrazione non si limita a casi clinici isolati, ma costruisce un flusso continuo di eventi, relazioni e tensioni che si accumulano episodio dopo episodio. Ogni capitolo, della durata di un’ora, è un mix di tensione e adrenalina, che trova il suo culmine negli ultimi due episodi, dove la pressione emotiva e narrativa esplode con forza. La struttura seriale, pur rispettando le convenzioni del genere, riesce a mantenere alta l’attenzione grazie a un ritmo serrato e a una progressione drammatica che non concede tregua.

La scrittura è dinamica e perfettamente coerente con il tipo di prodotto: ogni personaggio ha una propria linea narrativa e ciascuno riceve il giusto spazio. Nessuno viene lasciato in sospeso o percepito come “di troppo”. Il ritmo è incalzante, mai noioso, e l’assenza di tempi morti o eccessivamente dilatati rispecchia con precisione la frenesia del pronto soccorso, restituendo allo spettatore la sensazione di urgenza e pressione costante. Nonostante il caos delle storie mediche, ogni personaggio ha modo di esplorare la propria personalità. Molto spesso, i loro problemi sono strettamente legati al lavoro: viene fatto cenno al periodo Covid, momento di profondo cambiamento nelle vite di medici e infermieri, che ha influenzato anche la narrazione dei medical drama. Altre volte, le vicende personali si riflettono nei casi clinici, portando con sé dolore e riflessione. Questo intreccio tra vita privata e professionale arricchisce la scrittura, conferendo spessore emotivo e autenticità alla rappresentazione.

In conclusione

Se state pensando di vedere l’ennesimo medical drama, forse potreste rimane delusi…”The Pitt” ti trascina dentro il pronto soccorso, ti fa respirare l’adrenalina che solo un lavoro tra la vita e la morte sa dare. Sarete tristi con i personaggi e vi arrabbierete con loro; per 15 ore sarete in sala insieme.

Note positive

  • Trama
  • Dinamiche tra i personaggi
  • Ritmo narrativo

Note negative

  • È pur sempre un medical drama quindi se non piace il genere potrebbe essere difficile apprezzarlo.

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Interpretazione
Emozione
SUMMARY
4.0
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Federica Buonaiuto
Federica Buonaiuto

Fin da bambina il cinema mi ha sempre affascinato profondamente. Proprio per questo ho intrapreso i miei studi presso il Dams di Bologna e in parallelo ho messo un po' le mani in pasta! Sto ancora seguendo corsi di recitazione e nel frattempo ho girato qualche corto.
Scrivere recensioni è un campo che ho scoperto relativamente da poco ma è estremamente stimolante!